Per il 2025 la stagione dei mango peruviani dovrebbe svilupparsi in maniera insolita, con una fioritura tardiva, volumi previsti inferiori e difficoltà logistiche ormai note. Ciononostante, Sunshine Peru rimane ottimista. "Stiamo assistendo a una fioritura media del 70%", ha spiegato Keyner Gamarra, direttore generale dell'azienda, sottolineando che, sebbene il volume sarà inferiore rispetto allo scorso anno, i calibri potrebbero essere migliori. "L'anno scorso abbiamo raccolto frutti piccoli; quest'anno ci aspettiamo dimensioni più grandi, che potrebbero bilanciare il peso totale esportato".

Sofía Wong, responsabile commerciale, è d'accordo: "Secondo la nostra valutazione sul campo, abbiamo il 35% in meno di fioritura, ma questo non si traduce direttamente in una diminuzione della produzione. I frutti che si sono sviluppati bene, potrebbero essere più pesanti rispetto all'anno scorso".
Wong e Gamarra sottolineano che la stagione ora è più in linea con il calendario tradizionale, dopo un inizio anticipato nel 2024 causato da condizioni meteorologiche insolite. "L'anno scorso il freddo insolito ha portato a una fioritura anticipata. Quest'anno è successo il contrario: le temperature minime non sono scese abbastanza, il che ha ritardato l'intero processo", ha spiegato Gamarra. Prevediamo che la campagna raggiungerà il picco tra le settimane 3 e 5, con raccolti più consistenti a partire da dicembre.

A livello logistico - una delle principali preoccupazioni per il 2024 - Sunshine Peru ha implementato misure preventive. "Alla fine della scorsa stagione stavamo già negoziando con i fornitori. Attualmente abbiamo assicurato circa l'80% dei materiali, come il cartone, e le compagnie di spedizione sono più preparate", afferma il direttore generale. Entrambi i responsabili riconoscono che le sovrapposizioni con mirtilli e uva sono inevitabili, ma prevedono un miglioramento del coordinamento quest'anno.
Per quanto riguarda il mercato, la fiducia rimane alta. "Abbiamo verificato la domanda e un eccesso di offerta è improbabile, quindi riteniamo che saremo in grado di esportare tutti i container senza avere un impatto sui prezzi", spiega Gamarra. Sunshine Peru ha esportato 1.245 container lo scorso anno, principalmente negli Stati Uniti e in Europa, e recentemente ha iniziato a esplorare il mercato coreano, sebbene sia ancora piccolo e impegnativo.

Infine, il direttore commerciale sottolinea un punto strategico: "Quest'anno, poiché le finestre di esportazione sono più distanziate, dovremo affrontare una concorrenza meno diretta con il Brasile e l'Ecuador, il che va a vantaggio delle nostre spedizioni". Questa desincronizzazione potrebbe essere fondamentale per mantenere i prezzi e garantire rendimenti soddisfacenti per i produttori e gli esportatori.
Per maggiori informazioni:
Sofia Wong e Keyner Gamarra
Sunshine Peru
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