Dopo un inizio difficile, il mercato delle pere sembra riprendersi lentamente, ma inesorabilmente. È quanto osserva Xavier Laduron, coltivatore e rappresentante del comitato di settore per la frutta presso Fairebel. "Molte aziende agricole stanno ancora raccogliendo le mele, il che riduce lo spazio disponibile nelle celle refrigerate. Di conseguenza, le pere arrivano rapidamente sul mercato, esercitando una certa pressione e determinando prezzi più bassi. Tuttavia, nelle ultime due settimane ho notato un leggero miglioramento".

Nell'azienda agricola del coltivatore, nella città vallone di Weerst, la raccolta è ormai quasi completata. "Nella nostra azienda, tutte le pere sono state raccolte, così come la maggior parte delle mele. Stiamo ancora lavorando sulle mele da industria e ultimando l'ultimo ciclo di raccolta delle Fuji. Quest'anno è stata una sfida staccare in tempo i frutti dagli alberi, soprattutto per le pere. A causa dei volumi più elevati, non è stato facile completare la raccolta nei tempi previsti, ma alla fine è andata bene. La squadra di raccolta è stata forte e il meteo è stato dalla nostra parte, quindi siamo soddisfatti", osserva Xavier.
Il coltivatore si dice molto soddisfatto della qualità. "La qualità delle pere Conference quest'anno è eccellente. Hanno un alto contenuto zuccherino e siamo riusciti a raccoglierle al momento giusto. Il sapore è davvero buono, quindi sono molto soddisfatto sia della qualità sia dell'andamento della raccolta".
Prosegue la tendenza al rialzo
Tuttavia, il mercato non è ancora decollato del tutto. "Al momento, resta molto dinamico. Subito dopo la raccolta, c'è sempre molta offerta, come accade ogni anno. Tuttavia, nelle ultime due settimane, ho rilevato un leggero miglioramento: un segnale incoraggiante. Ritengo che i prezzi continueranno a salire nel prossimo periodo. Con il raccolto europeo di pere di quest'anno, ci aspettiamo di poter raggiungere quotazioni simili a quelle dello scorso anno, anche se, naturalmente, nessuno può prevederlo con certezza".
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Guardando al futuro, Xavier mette però in guardia contro un eccesso di piantagioni nei Paesi Bassi e in Belgio. "Nel breve periodo non cambierà molto. L'Italia, ad esempio, non raggiungerà mai più i volumi precedenti di 600-700mila tonnellate, perché molti frutteti sono stati estirpati. Finché non si avvierà un reimpianto su larga scala, i prossimi anni resteranno stabili. Ma bisognerà fare attenzione a non piantare ettari aggiuntivi. Se ogni agricoltore piantasse il 20% in più, non ne trarrebbe beneficio nessuno. Al momento l'offerta è sufficiente: dobbiamo rimanere organizzati e non raddoppiare la produzione. Mantenere la calma è fondamentale".
Raccolto europeo stabile per le mele
Xavier osserva una situazione simile anche per le mele. "Le previsioni di agosto indicavano che il raccolto in Europa non sarebbe stato superiore a quello dell'anno scorso, quindi la situazione dovrebbe restare equilibrata. In Belgio e nei Paesi Bassi, la raccolta è stata leggermente superiore alle attese, e di conseguenza le celle refrigerate e i magazzini di stoccaggio sono pieni. Questo sta temporaneamente mettendo sotto pressione il mercato, ma mi aspetto un miglioramento nelle prossime settimane. Nel resto d'Europa, l'offerta non è così elevata come previsto. La Polonia conta circa 3,2 milioni di tonnellate, mentre in Turchia il raccolto è molto scarso, un fattore che potrebbe sostenere il mercato. Non è certo se vedremo gli stessi prezzi dello scorso anno. Il raccolto del 2024 è stato inferiore, ma è fondamentale raggiungere quotazioni più alte. Nessuna azienda può sopravvivere con i prezzi di dieci anni fa. I costi sono aumentati enormemente, quindi dobbiamo essere realisti: un'azienda che non riesce a coprire i propri costi è destinata a scomparire".
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Serve una garanzia per le nuove varietà
È per questo che l'azienda sta prendendo in considerazione nuove varietà? "È sempre interessante e siamo aperti a questa possibilità. Ma il problema più grande è che varietà note come Jonagold in Belgio ed Elstar nei Paesi Bassi sono ormai radicate. Senza un solido piano commerciale, e parlo di milioni di euro all'anno, è impossibile introdurre con successo una nuova varietà. Senza una garanzia o un supporto commerciale, piantare ha poco senso. Dopotutto, nuovi impianti comportano maggiori investimenti: alberi costosi, costi di impianto elevati e, complessivamente, un investimento molto alto. Anche il prezzo di resa deve essere adeguato", sottolinea Xavier.
"Credo che ci siano opportunità, soprattutto tra i consumatori disposti a pagare un po' di più per prodotti sostenibili. Ma la varietà deve essere riconosciuta e adeguatamente promossa. Senza un marketing solido, non avrà successo. Siamo pronti a piantare nuove varietà, ma abbiamo bisogno anche di certezze. Come responsabile di un'azienda agricola, devo garantire la sostenibilità dell'attività, e posso farlo solo se ci sono sufficienti garanzie", conclude Xavier.
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Xavier Laduron
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