Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Campagna pomodoro al Sud Italia: produttori scoraggiati, tra normative e parassiti resistenti

"La campagna del pomodoro da industria è vicina alla conclusione. La qualità si mantiene buona, anche per le produzioni tardive". Umberto Todisco, presidente della APOM, traccia l'analisi della stagione nel centro-sud Italia.

Todisco ha aggiunto che "Le ultime partite vengono dal Molise. Contiamo di chiudere la stagione entro dieci giorni, se la raccolta, rallentata dalle piogge recenti, potrà accelerare".

La coltivazione avviene prevalentemente in regime di produzione integrata, con una quota minore dedicata al biologico. La stagione ha imposto notevoli sfide fitosanitarie. L'80% dei produttori si dichiara scoraggiato a causa delle condizioni dei campi.

Questo sconforto è anche legato all'eliminazione normativa di molte molecole fitosanitarie, mentre il clima favorisce lo sviluppo di insetti resistenti. Infestazioni di ragnetto rosso ed eriofide rugginoso si sono manifestate precocemente, già a metà giugno, prima dell'avvio della campagna.

© APOM

Sul fronte economico, i prezzi sono aumentati dal mese di agosto. A settembre, le quotazioni si sono stabilizzate a una media di 22 centesimi al chilogrammo.

Complessivamente, la campagna è stata variegata e difficile, dovuta alle basse rese in alcuni areali. Si prevede di concludere con un bilancio connotato da una diminuzione produttiva del 15%. Le rese minori sono la diretta conseguenza delle temperature elevate e della siccità registrate a luglio. L'area del foggiano è stata la più penalizzata. Al contrario, la provincia di Caserta ha registrato buoni risultati in termini di rese e qualità, mantenendo stabili le quotazioni contrattuali.

© APOM

La società cooperativa A.P.O.M., operativa dal 2002, immette sul mercato volumi congrui di pomodoro lungo e tondo destinati alla trasformazione. La cooperativa gestisce circa 1.200 ettari, grazie ai suoi soci specializzati. La produzione media si attesta intorno alle 90.000 tonnellate, ottenute sia da agricoltura biologica che convenzionale.

La maggior parte del pomodoro lungo (80%) è coltivata in Capitanata (Puglia), il restante 20% in Campania. L'impresa si è evoluta concentrandosi sull'affidabilità, la qualità e il servizio per interpretare le esigenze di un mercato esigente. A.P.O.M. commercializza anche i formati speciali, come datterino e pomodorino Corbarino, a marchio Rare Bontà.

Il pomodoro italiano è apprezzato a livello globale. Anche se i consumatori mostrano maggiore attenzione alla spesa, ricercano attivamente prodotti autentici, con gusto superiore e tracciabilità di filiera.

Il settore delle conserve rosse sta affrontando una trasformazione, imposta dalle nuove esigenze del mercato e da un contesto economico che richiede scelte d'acquisto rigorose. Le tendenze attuali evidenziano l'innovazione e lo sviluppo di prodotti di alta qualità.

Per maggiori informazioni:
Umberto Todisco
APOM
Via dei Goti, 234
84012 Angri (SA) - Italy
+39 081 948596
+39 335 838 4949
[email protected]
www.rarebonta.it

Articoli Correlati → Vedi