"La raccolta è partita da pochi giorni, in linea con la norma stagionale, ma la situazione generale appare altalenante sul fronte produttivo e climatico, più incoraggiante invece sul fronte fitosanitario". Queste le parole di Antonio Basso, tecnico dell'Associazione Castanicoltori del Vulture di Melfi, in Basilicata, nel fornire un resoconto sull'avvio della campagna locale delle castagne.
Basso precisa che per il clou della stagione occorre attendere almeno altri 20 giorni, poiché la gran parte dei ricci è ancora chiusa e appesa alle piante.
"A momento l'offerta è limitata, poiché la maggior parte delle castagne è ancora in attesa di maturazione. I ricci si trovano in uno stadio fenologico che ne impedisce la caduta precoce, dunque non sono ancora maturi. Fortunatamente, le escursioni termiche delle ultime settimane stanno contribuendo a maturare i frutti".
© Antonio Basso
La produzione di quest'anno risente della siccità estiva, un fattore che ha inciso direttamente sui calibri. "Le castagne sono di media pezzatura, proprio a causa della scarsità delle piogge – dice il tecnico - Pur essendoci una buona presenza di ricci sulle piante, i frutti non sono sviluppati al massimo del potenziale, e quindi le castagne risultano di dimensioni più contenute".
Tuttavia, si notano delle differenze qualitative a seconda della zona coltivazione. Le aree che hanno registrato condizioni climatiche più idonee, come ad esempio le vallate, presentano castagne di pezzature superiori.
© Antonio Basso
Un elemento di particolare rilievo per gli operatori del settore è la sanità dei frutti, complice l'assenza di piogge nel periodo estivo. "La merce raccolta finora risulta sana, con bassissime percentuali di problematiche legate al Balanino o al marciume interno (Gnomoniopsis castaneae). Il fenomeno della Cydia non desta preoccupazioni, con danni nell'ordine del 10% in situazioni peggiori. Nonostante il buon profilo sanitario, non mi aspetto grandi quantità di raccolto, ma sicuramente si prevede una situazione produttiva migliore rispetto allo scorso anno. Sebbene i volumi complessivi possano non essere eccezionali, il raccolto 2025 è destinato a superare il risultato negativo registrato nell'annata precedente".
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