In un contesto dove i prezzi non hanno ancora registrato il classico scatto del periodo (cfr. FreshPlaza del 3/10/2025), la partita per l'uva da tavola si vince su dimensioni che vanno oltre la mera offerta: organizzazione, innovazione e relazioni internazionali. Lo afferma con convinzione Nicola De Santis, direttore della Op APOC, che getta uno sguardo avanti, verso un modello di filiera più consapevole e competitivo.
Secondo De Santis, uno dei limiti storici del comparto è l'approccio "monolitico", cioè offrire un prodotto unico, senza curare le differenze di segmento. "La vera opportunità sta nel garantire shelf-life, gusto e consistenza e proporre differenti formati, densità di acini, packaging che rispondano a esigenze diverse (consumo locale, export, GDO). Non dobbiamo più vendere l'uva in senso generico, ma creare soluzioni precise, che permettano di dialogare meglio con retailer e mercati esteri".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it
Ambrogio Garofano (Power Expo Allestimenti srl), Angelo Garofano (presidente Op APOC), Vito Renna (tecnico Op), Teresa Diomede (socia), Nicola De Santis (direttore Op APOC) e Domenico Franchini (socio)
Uno dei cardini della strategia resta l'espansione internazionale. "Non basta presidiare i mercati tradizionali del nord Europa – spiega De Santis – Dobbiamo aprirci con decisione a nuove destinazioni, presentandoci non come semplici fornitori di commodity, ma come operatori capaci di offrire qualità certificata e continuità di fornitura. Noi possiamo competere con le produzioni estere con qualità, credibilità e garanzia della filiera, se siamo capaci di raccontare il nostro valore e sostenerlo con servizio, packaging, certificazioni".
In quest'ottica, la partecipazione a fiere internazionali come Fruit Attraction di Madrid ha un valore cruciale: "Non si tratta solo di avere uno stand, ma di costruire relazioni, attivare progetti comuni e raccogliere feedback immediati sulla nostra offerta".
Accanto alla dimensione estera, De Santis richiama anche il valore degli eventi territoriali come la Sagra dell'Uva di Rutigliano, che APOC sponsorizza e cui partecipa attivamente. Alcuni dei soci sono anche stati premiati al Concorso Grappolo Gigante (cfr. FreshPlaza del 7/10/2025). "Sono manifestazioni che raccontano l'identità del nostro prodotto, lo avvicinano ai consumatori e rafforzano il legame con il territorio. Se vogliamo essere riconosciuti e competitivi all'estero, dobbiamo anche custodire e promuovere le nostre radici", conclude De Santis.
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