Il mercato sta registrando una buona richiesta di finocchio, ma più per mancanza di prodotto che per un reale incremento dei consumi. A spiegare l'attuale situazione produttivo-commerciale sono Gennaro e Ciro Paolillo, i quali insieme alla sorella Mariapia sono soci fondatori dell'azienda campana Paolillo, specializzata in finocchio. Ciro e Gennaro sottolineano come il momento attuale sia il risultato diretto delle condizioni climatiche delle ultime settimane.
© Paolillo s.r.l.
"A incidere in maniera decisiva è stato l'andamento meteorologico. Settembre ha portato con sé rese scarse, e anche ottobre non si è aperto con prospettive migliori – osserva Gennaro Paolillo, responsabile della produzione – L'estate siccitosa ha lasciato il segno: settembre si conferma il mese più complicato da gestire e l'inizio di ottobre ha regalato mattinate fredde e perfino qualche gelata. Ciò ha rallentato la crescita delle piante e ridotto ulteriormente la disponibilità".
La conseguenza è evidente: meno prodotto sul mercato e partite dalla qualità non sempre omogenea. "Non tutte le partite di finocchio infatti sono belle, ma ci riteniamo soddisfatti di quanto stiamo raccogliendo, considerate le difficoltà. Abbiamo lotti che ci soddisfano pienamente, e altri che risentono delle oscillazioni climatiche. In generale, è soprattutto la quantità a mancare", aggiunge Paolillo.
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Al momento, l'approvvigionamento è ancora concentrato nel Fucino, cuore pulsante della campagna. "Siamo ancora lì – conferma Paolillo – e lo saremo almeno per i prossimi venti giorni. Qualche piccolo appezzamento parallelo si sta affacciando, tra Emilia-Romagna e Puglia, ma si tratta di quantitativi molto ridotti. Per ora il grosso arriva dal Fucino".
Domanda sostenuta su tutti i canali
"Dal punto di vista delle vendite c'è movimento e la domanda è sostenuta – spiega Ciro Paolillo, responsabile commerciale dell'azienda – ma proprio perché i quantitativi sono ridotti. I consumi al dettaglio restano in linea con gli anni passati, pur risentendo di prezzi sempre piuttosto alti per il consumatore".
"In questo momento, il finocchio è richiesto da tutti i canali e facciamo fatica a soddisfare tutte le richieste. Non ci sono particolari novità sul fronte degli imballaggi o delle tipologie di confezionamento: la vera differenza la fa la carenza in campagna, che inevitabilmente accende la domanda". Secondo Paolillo, lo scenario non è del tutto nuovo. "Anche lo scorso anno, in questo stesso periodo, il finocchio era ricercato, sempre per effetto di condizioni climatiche anomale. Alla fine è il clima ad avere l'ultima parola".
Nonostante le difficoltà, l'azienda conferma una linea di prudente soddisfazione per i risultati ottenuti fino a questo punto della campagna. "La situazione non è semplice – concludono i fratelli Paolillo – La criticità più evidente è la disponibilità ridotta, che resta l'elemento da monitorare nelle prossime settimane".
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