La Commissione europea ha reso pubblico l'accordo raggiunto con il Marocco per estendere i vantaggi tariffari di cui beneficiano i prodotti marocchini nel mercato comunitario alle produzioni del Sahara Occidentale, ignorando le due sentenze della Corte di Giustizia dell'Ue del 21 dicembre 2021. L'accordo è già entrato in vigore in via provvisoria e, secondo Fepex, provocherà un forte aumento delle esportazioni marocchine di frutta e verdura verso l'Ue.
Fepex respinge radicalmente il nuovo accordo Ue-Marocco, pubblicato nella Gazzetta ufficiale sabato 4 ottobre e reso pubblico lunedì, perché provocherà un aumento delle esportazioni di frutta e verdura verso l'Ue e, di conseguenza, un aumento della concorrenza con le produzioni comunitarie che, negli ultimi anni, hanno già subito un incremento e sono soggette a requisiti più severi in materia di lavoro e fitosanitari rispetto a quelli dei Paesi terzi.
Nel caso delle esportazioni di pomodori, la concorrenza marocchina ha causato una riduzione della produzione in Spagna del 31% negli ultimi dieci anni e un calo delle esportazioni verso l'UE del 25%, passando da 786.599 tonnellate nel 2014 a 591.098 tonnellate nel 2024 (escluso il Regno Unito), mentre le importazioni comunitarie di pomodori dal Marocco sono aumentate del 42% negli ultimi dieci anni, passando da 345.416 tonnellate nel 2014 a 491.908 tonnellate nel 2023.
Pertanto, Fepex ribadisce che, sebbene l'accordo con il Marocco sia stato negoziato in modo poco trasparente, il che ha permesso la sua entrata in vigore in via provvisoria, è necessario tenere conto del Parlamento europeo e non approvarlo definitivamente, in quanto l'accordo è stato concluso ignorando l'essenza delle due sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea e i danni che causerà ai produttori di frutta e verdura dell'Ue.
Per maggiori informazioni:
www.fepex.es