In un contesto caratterizzato dalla concorrenza globale, dai cambiamenti climatici e dalla pressione sui margini, la ricerca di nuove varietà genetiche è passata dall'essere un'opzione a diventare un requisito indispensabile. Aziende come La Canastita, con oltre 125 anni di tradizione familiare, hanno scommesso sullo sviluppo di varietà proprie di more, adattate al clima, al terreno e ai ritmi produttivi. Questa strategia ha permesso non solo di migliorare le rese e la qualità, ma anche di accedere a mercati internazionali sempre più esigenti, dove la differenziazione genetica si traduce in opportunità commerciali.
La Canastita è riuscita a estendere la sua finestra di produzione di more durante i dodici mesi dell'anno, rompendo con la tradizionale stagionalità della coltura. Ciò è stato determinante per consolidare la presenza delle sue more sugli scaffali europei. Con una produzione di 1.600 tonnellate all'anno, l'azienda esporta oltre l'80% della sua produzione e lavora per ampliare la sua portata internazionale.
© La Canastita
Il motore di questa strategia è un programma di ricerca genetica sviluppato in collaborazione con centri di eccellenza tecnologica, come il CIB Margarita Salas (CSIC), e aziende biotecnologiche, attraverso un approccio basato sulla genetica avanzata, mediante l'implementazione dell'IA, la selezione assistita da marcatori molecolari (MAS) e la progressiva incorporazione di tecniche di genomica funzionale per la progettazione delle cultivar parentali. In questo modo l'azienda accorcia i cicli di miglioramento varietale e rafforza la propria capacità di generare materiale vegetale di proprietà.
Questo modello di ottenimento di nuove genetiche l'ha portata a esternalizzare la sua ampia gamma di varietà di more al mercato internazionale, dove sono già coltivate in diversi Paesi dell'Unione europea, nonché in Marocco e Messico.
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Il lancio del marchio commerciale Berryum Varieties simboleggia il culmine di questo sforzo, con varietà come Furia, Equa, Nemus, Kalika, Krola e Indra.
In questo contesto spiccano le varietà di more rifiorenti, che consentono più cicli di fioritura e raccolta, massimizzando così la produttività e prolungando la disponibilità stagionale, caratteristiche che aggiungono valore e competitività all'offerta varietale, traducendosi direttamente in maggiori margini di redditività per i produttori, grazie all'offerta di un frutto ad alto valore aggiunto con una maggiore stabilità nella fornitura, una durata di conservazione più lunga e una maggiore resistenza a parassiti e fitopatie, una maggiore sostenibilità e redditività. Questo tipo di progressi è il risultato diretto di una strategia chiara: trasformare la ricerca genetica varietale in un asse portante per la trasformazione del modello agricolo.
Nei prossimi anni si prevede che la produzione di more aumenterà vertiginosamente e, con l'introduzione di queste nuove varietà, le more sono pronte a competere ad armi pari con altri piccoli frutti più tradizionali.
La Canastita ha investito anche nella ricerca sul potenziale funzionale della mora come alimento salutare. Con un alto contenuto di composti bioattivi, come polifenoli e antociani, le sue varietà sono state oggetto di diversi studi che ne confermano i benefici nella prevenzione di patologie ad alta prevalenza.
Per maggiori informazioni:
La Canastita
www.lacanastita.com