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Adit Moensi, della Triple A Organic Farm:

"L'offerta di acerola non riesce a stare al passo con la domanda europea"

Se cercate un frutto che contenga dieci volte più vitamina C del kiwi e trenta volte più di fragole o arance, dovrete recarvi ai tropici, ad esempio in Brasile. Stiamo parlando dell'acerola, conosciuta anche come ciliegia delle Barbados, che viene coltivata con metodo biologico anche in Suriname. Alla Triple A Organic Farm, la coltivazione è addirittura vicina a ottenere la piena certificazione Demeter per l'agricoltura biodinamica.

© Fresh Publishers
Gli stagni sono posizionati tra gli alberi di acerola appositamente per soddisfare i requisiti della certificazione Demeter.

Per aspetto e calibro, l'acerola ricorda molto una ciliegia. In Suriname, quando si parla di "ciliegia", ci si riferisce quasi sempre all'acerola. Il frutto ha una buccia sottile, una polpa morbida e succosa e un sapore rinfrescante, agrodolce, simile a quello di un'amarena. Sebbene possa essere consumata fresca, l'acerola viene spesso trasformata in succhi, marmellate o in polvere come integratore naturale ricco di vitamine.

© Fresh Publishers
Coltivazione propria

Alla Triple A Organic Farm, il fondatore e direttore Adit Moensi coltiva personalmente tutte le sue piantine di acerola. Durante il boom minerario del Suriname, Adit lavorava per Suralco. Quando quell'epoca giunse al termine, decise di dedicarsi all'agricoltura. "Ero convinto che l'agricoltura e l'orticoltura potessero svolgere un ruolo chiave nella diversificazione dell'economia del Suriname. L'acerola sembrava la scelta perfetta: è un frutto tipico del Paese e c'è una forte domanda in Europa e negli Stati Uniti, grazie all'altissimo contenuto di vitamina C. In effetti, l'offerta globale non riesce a stare al passo con la domanda", spiega Adit.

© Fresh Publishers
La bacca di acerola, o "ciliegia", è molto conosciuta in Suriname ed è ampiamente utilizzata per la produzione di bevande.

Adit ha iniziato in piccolo, con tre ettari nell'ex piantagione di canna da zucchero Welbedacht, nel distretto di Commewijne. Sono già in corso piani di espansione per ulteriori 44 ettari. L'azienda agricola è vicina a ottenere la certificazione Demeter per la produzione biodinamica, mentre l'etichetta biologica Ue è in fase di completamento. "L'acerola biologica arriva a valere fino a tre volte il prezzo della frutta coltivata convenzionalmente, compensando ampiamente i maggiori costi di produzione", osserva Adit.

Non troverete facilmente queste bacche delicate nei mercati locali, perché la loro shelf life è troppo breve. "Ma la maggior parte dei surinamesi conosce bene questo frutto e molti ne hanno persino un albero nel proprio giardino. È il rimedio casalingo per raffreddore o influenza", afferma Adit.

L'acerola appena raccolta viene accuratamente lavata prima di essere venduta. Adit le fornisce in confezioni da un chilogrammo ai produttori locali di succhi e sotto forma di polpa surgelata, oppure in porzioni delle dimensioni di un cubetto di ghiaccio ai supermercati. La sua polpa surgelata è particolarmente apprezzata dalla comunità brasiliana del Suriname. Oltre al mercato locale, Adit esporta anche a un acquirente in Germania che ritira container interi di polpa surgelata. "Al momento, posso spedire due container all'anno. Una volta piantati i nuovi campi, punto a uno al mese. Sebbene anche il mercato statunitense sia interessato, per ora mi concentro sull'Europa", spiega Adit.

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Adit con un'acerola sfuggita ai raccoglitori

La trasformazione e la surgelazione avvengono presso uno stabilimento partner che dedica una linea biologica esclusiva e certificata alla produzione di Adit. "Da una tonnellata di acerola fresca otteniamo circa 750 kg di polpa, che viene rapidamente surgelata a -30 °C e conservata a -20 °C. La polpa surgelata viene poi spedita in Europa in contenitori da 175 litri, dove viene principalmente utilizzata per aumentare il contenuto di vitamina C in varie miscele di succhi di frutta".

Il prossimo grande passo è la produzione di polvere di acerola tramite liofilizzazione. "Qui sta il vero valore: risulta più leggera da trasportare e ha un prezzo più alto. Tuttavia, l'investimento nell'attrezzatura ne fa un obiettivo a lungo termine", sottolinea Adit.

© Fresh Publishers
Ettari di piante di acerola

Per quanto riguarda la concorrenza, Adit non è molto preoccupato. "Il Brasile è il più grande fornitore mondiale di polpa di acerola surgelata, ma non la produce in regime biologico. Inoltre, la domanda continua a crescere. Abbiamo anche un vantaggio con la nostra varietà locale, la Boma 1/8, che si adatta perfettamente al clima del Suriname ed è naturalmente resistente a parassiti e malattie".

Per l'espansione pianificata, Adit può contare sul sostegno governativo tramite il NOFA, un fondo di investimento agricolo che offre prestiti in dollari surinamesi al 5,5% di interesse. "Potrebbe sembrare alto, ma i tassi di interesse standard qui vanno dal 10 al 15%. Per sfruttare al meglio il terreno, stiamo anche valutando di coltivare lo zenzero in consociazione con l'acerola: si tratta di un altro prodotto molto richiesto in Europa, soprattutto nella versione biologica".

© Fresh Publishers
Bins pieni di ciliegie acerola

Adit sta anche preparando un progetto pilota con il cacao, utilizzando un sistema di agroforestazione. Durante l'allestimento dei filari di acerola, lascia intatti dei tratti di foresta secondaria da usare come frangivento, nei quali verrà piantata la varietà di cacao Trinitario.

Avendo acquisito una vasta conoscenza della coltivazione dell'acerola fin dai tempi in cui lavorava come minatore, Adit spera ora di condividere la sua esperienza con altri. "Voglio aiutare i nuovi coltivatori a iniziare con questa vera e propria miniera di vitamine. È sicuramente una coltura redditizia: ogni ettaro ospita circa 400 alberi, e ciascun albero può produrre fino a 60 kg di frutta all'anno. Si tratta di circa 20-24 tonnellate per ettaro, e una sola persona può gestire circa due ettari. Oltre a insegnare le tecniche di coltivazione, posso anche fornire materiale vegetativo", conclude con entusiasmo Adit Moensi.

Per maggiori informazioni:
Adit Moensi - amministratore delegato
Triple A Organic Farm NV
East-West Connection KM 31 #1215
Welbedacht, Commewijne - Suriname
+597 8810180
[email protected]

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