L'avvio della campagna orticola ad Almería è cominciato con forti cali dei prezzi che, secondo quanto avverte la Coordinadora de Organizaciones de Agricultores y Ganaderos (COAG), possono aggravare la crisi che le aziende agricole già stavano affrontando a causa di parassiti, malattie e virosi. L'organizzazione agricola afferma che i prezzi di cetrioli, zucchine e pomodori sono scesi significativamente al di sotto dei costi di produzione, descrivendo la situazione come "selvaggia e diffusa".
Il cetriolo è un esempio significativo. "I produttori ricevono meno di 0,20 euro, ma nei supermercati un singolo frutto costa in media oltre 0,30 euro e un chilogrammo supera 1,50 euro. I prezzi delle zucchine si aggirano intorno a 0,40 euro", ha dichiarato Andrés Góngora, segretario provinciale di COAG Almeria.
Il crollo delle quotazioni si verifica, inoltre, in una fase precoce della campagna, quando la disponibilità di prodotto non è ancora elevata. "Non c'è alcuna giustificazione per questo forte calo".
L'organizzazione ha sottolineato che il divario tra ciò che ricevono i coltivatori e ciò che pagano i consumatori continua ad aumentare. "Solleviamo la questione da molti anni, ma non viene fatto nulla per correggere questa ingiustizia".
COAG ha sottolineato che l'agricoltura ad Almeria è una fonte cruciale di occupazione per la provincia e che la mancanza di redditività rappresenta una minaccia per la sopravvivenza di migliaia di piccole aziende agricole. "Il futuro del settore agroalimentare ad Almeria dipende da una risposta immediata ed efficace da parte delle amministrazioni", hanno sottolineato.
In questo senso, l'organizzazione chiede un intervento diretto sul mercato e avverte che l'attuale legge sulla filiera alimentare "non è sufficiente" a garantire prezzi equi ai produttori.
Fonte: sevilla.abc.es