La rassegna spagnola Fruit Attraction cade in un periodo in cui si decidono le esportazioni per produzioni italiane quali kiwi e mele, la parte finale dell'uva da tavola e si cominciano a mettere le basi per gli agrumi. Lo confermano diversi operatori che in fiera hanno allacciato rapporti, già in essere o nuovi, con buyer da tutto il mondo.
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"I nostri clienti stanno allacciando rapporti di vendita con i principali compratori di questo periodo - afferma Riccardo Martini di Tramaco, azienda di organizzazione logistica internazionale e spedizioni - Quindi, nel nostro caso, dal Medio Oriente come giordani e sauditi, ma anche Egitto. Inoltre, la fiera è molto interessante per il traffico in importazione perché, finita la produzione di frutta estiva, si dà il via a quella in controstagione. Su questo fronte, noi lavoriamo molto con l'Egitto per l'importazione delle primizie scaricate poi nei porti dell'alto Adriatico".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itPatrick Filistun e Riccardo Martini di Tramaco
Un operatore che sta vendendo gli ultimi scampoli di frutta estiva, come pesche e nettarine, è Adelino Cordioli della ADFruit di Verona. "Abbiamo pesche e nettarine tardive, di alta qualità, coltivate in Sicilia e qui in fiera abbiamo rafforzato i rapporti con operatori esteri. Poi stiamo entrando nel vivo dell'export delle mele e delle susine come l'Angeleno. Fruit Attraction dà la possibilità di incontrare i clienti".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itAdelino e Giulia Cordioli
Non solo frutta: Bruno Della Nave è il commerciale di Arnoplast, azienda di Rignano sull'Arno (Firenze) che produce accessori per la protezione dei frutteti. "Abbiamo avuto importanti contatti con tecnici dei Paesi del Nord Africa, ma anche con un nostro importatore dal Cile. Noi esportiamo circa il 50 per cento della nostra produzione, anche nei Paesi dell'Est Europa".
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L'irrisolto nodo della posizione
Come ogni fiera che si rispetti, c'è sempre chi non risulta soddisfatto della propria posizione. In generale, dalle opinioni raccolte, e da quanto visto in prima persona, il flusso di visitatori si concentra nei primi 6 padiglioni per poi diminuire (leggermente) andando verso il 10. "Nel nostro corridoio passa molta meno gente rispetto alle posizioni più centrali", hanno affermato diversi espositori di padiglioni diversi. Fra questi, Davide Simeoni della Vivai Simeone e Nicola Antonacci di Zetapack. "Pur avendo tanti appuntamenti prefissati, e pur essendoci stato in entrambe le giornate un buon flusso di presenze, i visitatori che accedono in certe zone sono molti di meno rispetto alle aree centrali, proprio perché i padiglioni sono molto grandi".
Una "prima volta"
Il sindaco di Cesena, il 37 enne Enzo Lattuca, ha compiuto una visita di un giorno in fiera. Accompagnato dallo staff di Cesena Fiera e dal neo presidente di Macfrut Patrizio Neri, ha osservato in prima persona il livello di una delle maggiori fiere dell'ortofrutta mondiali e incontrato diversi espositori italiani che, in gran parte, parteciperanno anche a Macfrut.
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itEnzo Lattuca e Patrizio Neri
Cesena Fiera, che organizza il Macfrut, è partecipata dal Comune per cui il sindaco rappresenta una buona fetta delle quote. "Ho voluto parlare direttamente con gli imprenditori - ha detto Lattuca - per ringraziarli. In tanti hanno già confermato la presenza all'edizione 2026. L'ente fiera continuerà a lavorare per organizzare un grande Macfrut, condiviso nelle scelte principali e negli indirizzi programmatici".
Portogallo
Il padiglione portoghese a Fruit Attraction sembra crescere ogni anno, e anche nel 2025 non ha fatto eccezione. Diversi espositori presenti per la prima volta hanno presentato i loro frutti e ortaggi, oltre a una sezione dedicata a temi come le coperture in plastica e l'irrigazione intelligente. Nel complesso, le diverse campagne sembrano positive, con opportunità per mele, patate e patate dolci, grazie alla minore produzione registrata altrove.
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Paesi Bassi
Le aziende olandesi sono nuovamente molto ben rappresentate quest'anno, non solo nell'Holland Pavilion, organizzato da Holland Fresh Group in Hall 6, ma anche attraverso vari stand distribuiti in tutto lo spazio espositivo.
Germania
La partecipazione delle aziende tedesche e austriache è cresciuta. Un esportatore ha sottolineato che la loro presenza non è rivolta solo alla Spagna, ma anche agli affari internazionali. La tempistica è eccellente per le aziende di pomacee, poiché coincide con il pieno della stagione.
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"Abbiamo la sensazione che la fiera sia complessivamente più affollata," ha osservato un espositore. "Sembra che anche il numero di espositori tedeschi sia aumentato. Soprattutto nella seconda giornata, c'è stato molto movimento. Anche se siamo collocati verso la fine del padiglione, molte persone passano comunque a trovarci. In generale, consideriamo questa una fiera molto positiva. È importante per il nostro team girare tra gli stand e connettersi con potenziali clienti, ma il numero di visitatori che si fermano al nostro stand supera decisamente quello dello scorso anno".
America Latina
Nella seconda giornata di Fruit Attraction, la Hall 12 - dedicato all'America Latina - è stata animata fin dal mattino presto, con incontri in corso presso gli stand di ciascun Paese. Partecipare a questa fiera significa vivere giornate intense, piene di agende dinamiche, conversazioni significative e scambi che vanno ben oltre il semplice business. È un'opportunità per rafforzare i legami, aprire le porte a nuove collaborazioni e mettere in risalto il ruolo sempre più importante della produzione frutticola latinoamericana nell'approvvigionamento globale, come ha osservato un partecipante.
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Ancora una volta, l'Ecuador si è distinto con il padiglione più grande, riunendo oltre 60 aziende agroindustriali in uno spazio di 1.300 metri quadrati, pari a quasi un terzo della Hall 12. Tuttavia, non tutti gli espositori si dichiarano pienamente soddisfatti, poiché alcuni ritengono che questa collocazione li tenga troppo lontani dal flusso dei buyer internazionali.