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La prima giornata conferma le aspettative

Fruit Attraction: parola d'ordine programmazione

Una fiera come Fruit Attraction ti proietta verso i mercati esteri: non puoi farci nulla, è naturale, se rimani nella comfort zone hai fallito. Ma le oltre 300 aziende italiane presenti alla fiera di Madrid hanno ben chiaro in mente l'obiettivo da raggiungere, cioè l'internazionalizzazione. La disposizione delle aziende nei padiglioni favorisce abbastanza la circolazione di visitatori da tutto il mondo. Forse è un po' penalizzato il padiglione 4, dove vi è una forte presenza di imprese italiane e quindi gran parte dei visitatori sono originari della penisola; ma già nel 10 c'è un mix di provenienze notevole, per non parlare degli altri padiglioni, dove una maggioranza di espositori da tutto il mondo attrae visitatori molto eterogenei per provenienza.

© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it

"La programmazione con l'estero è fondamentale, già in questo periodo - afferma Gerardo Diana, presidente del Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia - L'estero è fondamentale per noi, perché sta crescendo e alcuni mercati come la Francia richiedono un prodotto di qualità, a marchio di indicazione geografica protetta Igp. Chiaramente serve anche da parte nostra rivoluzione culturale: occorre investire in comunicazione all'estero, per far conoscere non solo il fresco, ma anche i prodotti trasformati come quelli che abbiamo portato in fiera. Si tratta di succhi, marmellate, soft drink, insieme agli amari o alle creme. Il prodotto, così rielaborato e variamente declinato, rimane disponibile per tutto l'anno sotto un'altra forma, che crea comunque un 'effetto attesa' in vista dell'arrivo delle arance fresche".

Anche il vivaismo è fonte di innovazione ed esportazione verso l'estero. Lo conferma anche Enrico Mazzon della Top Plant: "La maggior parte del nostro fatturato è all'estero; ad esempio, il ciliegio che produciamo viene venduto molto più oltralpe che in Italia, in zone come Paesi dell'Est e nord Europa".

© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it

"Una fiera è anche l'occasione per costruire un rapporto continuativo con i buyer - è l'opinione di Luca Canonici della cooperativa Sapore di Romagna - Non si può produrre senza avere già chiaro il proprio canale di vendita. Programmare è indispensabile non solo a livello aziendale, ma a livello di sistema Paese: che è proprio ciò che hanno fatto gli spagnoli in gran parte, e poco noi italiani. Sarebbe ora di cambiare passo".

Spagna
In generale si parla di costi di produzione elevati e della difficoltà di ottenere profitti in quasi tutti i prodotti. La stagione degli ortaggi in serra sta iniziando ora, così come quella degli agrumi, e questo ha reso particolarmente affollati i padiglioni con le aziende che coltivano e commercializzano tali prodotti. I produttori spagnoli segnalano un raccolto ridotto di agrumi quest'anno, con una forte sovrapposizione con i mandarini provenienti dal Sudafrica. Per questo i coltivatori spagnoli attendono di avviare davvero le loro campagne. I produttori di peperoni sono molto preoccupati per il thrips parvispinus e altri virus. Il mango invece sta andando male, a causa di una produzione abbondante e di una cattiva pianificazione con i rivenditori europei. I coltivatori guardano già alla prossima stagione dell'avocado, che inizierà a novembre.

© Joel Pitarch | FreshPlaza.it
Lo stand del Kaki Persimon

America Latina
Il padiglione delle Americhe ha avuto un ruolo di primo piano a Fruit Attraction, riunendo Paesi come Ecuador, Argentina, Panama, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Cile, Brasile, Colombia, Perù, Messico e Uruguay. La presenza congiunta di queste nazioni ha riflesso la crescente importanza della regione nell'approvvigionamento di frutta e verdura per l'Europa. La diversità dei prodotti presentati - dai mango alle papaya, dai meloni all'uva, dagli avocado alle banane, fino agli agrumi - ha mostrato l'ampiezza dell'offerta latinoamericana e caraibica. Allo stesso tempo, molte discussioni si sono concentrate sugli standard richiesti dal mercato europeo, come le certificazioni di sicurezza alimentare (GlobalGAP, GRASP), la tracciabilità, la responsabilità sociale (SMETA) e la sostenibilità ambientale.

© Nichola McGregor | FreshPlaza.it
Il gremito stand del Perù

Il padiglione ha offerto uno sguardo non solo sulla competitività di ciascun Paese, ma anche su come gli esportatori stiano cercando di adattarsi a requisiti sempre più stringenti da parte degli acquirenti internazionali, per garantire la loro presenza e crescita nelle destinazioni chiave.

Paesi Bassi
A Fruit Attraction è presente una numerosa delegazione olandese. A parte qualche problema di traffico prima dell'apertura, i partecipanti si dichiarano soddisfatti della prima giornata. Non è stata una giornata molto affollata, ma c'è stato un flusso costante di visitatori. Gli espositori hanno riferito che le rese di mango e avocado in Spagna sono alte per la prima volta dopo anni. Anche i mandarini e gli ortaggi in serra spagnoli stanno già arrivando nei Paesi Bassi. Per loro questa fiera è il momento giusto per stipulare contratti con i fornitori. Sul piano sociale, questa sera molti commercianti di ortofrutta andranno alla partita di Champions League dell'Atletico. Domani si aspettano la tradizionale giornata più intensa della fiera.

© Nichola McGregor | FreshPlaza.itIl team di Beenkenkamp

Belgio
Quest'anno c'è un nuovo padiglione per i belgi, situato principalmente nel Padiglione 4. Nonostante ciò, vige ottimismo riguardo al flusso di visitatori della prima mattina. Gli italiani, collocati proprio accanto al padiglione fiammingo, attirano una grande folla. Fruit Attraction sembra diventare una fiera sempre più importante per gli espositori belgi anno dopo anno. Con la raccolta delle pomacee terminata, c'è ottimismo per le pere belghe di quest'anno, mentre le mele destano qualche preoccupazione.

Francia
Gli espositori francesi si sono detti molto soddisfatti della prima giornata. Oltre a una maggiore affluenza rispetto all'anno scorso, molti hanno dichiarato che i contatti stabiliti hanno portato alla firma di contratti. Cooperative e produttori sono stati lieti di vedere la presenza degli acquirenti della distribuzione moderna, con tutte le principali catene rappresentate. L'impressione generale è che Madrid migliori ogni anno. Sono stati presenti diversi nuovi espositori francesi. Alcuni hanno colto l'occasione di Fruit Attraction per annunciare la diversificazione delle colture, l'espansione degli impianti di confezionamento o il lancio di nuove varietà, come la nuova pera Kiara. I colloqui tra produttori si sono concentrati anche sulle proteste agricole e sulle difficoltà affrontate dalle industrie francesi, in particolare riguardo alla concorrenza sleale con altri Paesi dell'Unione europea (uso di agrofarmaci), poiché la Francia ha alcune delle normative più severe.

© Nichola McGregor | FreshPlaza.itIl team di Blue Whale

Nord Africa
La partecipazione dal Nord Africa è stata nuovamente dominata dagli espositori egiziani e marocchini, situati nel Padiglione 14 insieme ad altre origini africane e asiatiche, una Hall che secondo molti espositori è "disconnessa dal flusso del traffico della fiera". Diversi espositori dei due Paesi non hanno nascosto il loro malcontento per questa collocazione, che giudicano marginalizzante e incoerente con l'importanza di Egitto e Marocco in termini di volumi e valore del commercio ortofrutticolo. Un esportatore egiziano ha dichiarato: "Siamo stati collocati, insieme ai nostri colleghi marocchini, fuori dal flusso principale della fiera nonostante la grande importanza delle nostre origini per il mercato mondiale dei prodotti freschi. Abbiamo avuto traffico, ma si tratta di visitatori regolari o contatti già acquisiti prima della fiera. La decisione di cambiare quest'anno la posizione del padiglione dedicato alla regione MENA è molto deplorevole e solleva interrogativi sulle sue intenzioni".

Un espositore marocchino ha detto: "Si tratta dello stand e della posizione peggiori che ci siano mai stati assegnati in oltre un decennio di partecipazione continua alla fiera. Sembra che il Padiglione 14 sia dedicato al 'Terzo mondo', con una mentalità che non riflette l'importanza dei Paesi esportatori di ortofrutta per il mercato globale".

Il programma degli eventi collaterali della fiera ha suscitato critiche anche da parte dei professionisti marocchini. Un visitatore ha dichiarato: "Vediamo che si svolgono discussioni a margine della fiera che riguardano direttamente le esportazioni marocchine verso l'Europa, in particolare quelle di pomodoro, e dove la parola è data interamente alla concorrenza. L'esclusione degli oratori marocchini si aggiunge a una marginalizzazione spaziale, legata alla posizione degli stand e del padiglione".

Tuttavia, l'edizione 2025 di Fruit Attraction ha visto una maggiore diversificazione della partecipazione dalla regione MENA. Il padiglione libanese è tornato dopo un'assenza forzata dovuta alle condizioni politiche del Paese l'anno scorso. Il padiglione mauritano è ormai una presenza regolare della fiera, e quest'anno si è aggiunta anche la prima partecipazione di un padiglione algerino.

© Nichola McGregor | FreshPlaza.it
Il team di GreenSort

Polonia
Gli esportatori polacchi di mele stanno risentendo anch'essi dei minori volumi di mele turche, poiché quest'anno c'è molta domanda dall'India. In generale sembra essere una buona stagione per le mele, con volumi migliori rispetto all'anno scorso.

Turchia
Neppure gli stand turchi sembrano soddisfatti del nuovo padiglione, essendo stati collocati anch'essi nel Padiglione 14. Hanno dichiarato che c'è stato meno traffico di quanto si aspettassero. Inoltre hanno vissuto una stagione difficile, con molte produzioni frutticole ridotte quest'anno: alcuni alberi risentono ancora degli effetti della gelata del 2024.

© Nichola McGregor | FreshPlaza.itIl team di Fresh Formulaics

Nord America
Fruit Attraction è sempre più conosciuta in Nord America e un numero crescente di aziende invia rappresentanti a visitare la fiera. Tuttavia, il numero di espositori provenienti dal continente resta relativamente basso e si compone principalmente di aziende con una presenza globale attive nel miglioramento genetico, nel packaging, nell'etichettatura e nelle soluzioni per l'allungamento della shelf-life. Inoltre espongono fornitori di etilene, strumenti di misurazione, sistemi di copertura retrattile e dispositivi per il monitoraggio della temperatura. La quota di produttori ed esportatori è ridotta, poiché oggi pochissimi prodotti ortofrutticoli vengono esportati dal Nord America verso l'Europa. Un espositore di patate dolci ha sottolineato che l'ambiente di coltivazione negli Stati Uniti è difficile. I costi di produzione, come manodopera, fertilizzanti e attrezzature agricole, sono aumentati notevolmente e i coltivatori cercano modi per recuperare i loro investimenti, il che diventa sempre più difficile.

La rassegna continua oggi con la giornata centrale, per la quale si attende il pieno di visitatori: l'orario d'ingresso è dalle 9,30 e la chiusura alle 19.

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