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Cirilo Arnandis, presidente del Consiglio regolatore del Kaki de la Ribera del Xúquer DOP:

"Visto il successo dei cachi, era prevedibile l'arrivo di nuovi concorrenti"

Quest'anno, dopo diverse stagioni difficili con rese significativamente inferiori al potenziale, le prospettive sembrano indicare un'annata "normale" per il cachi Rojo Brillante, con una produzione stimata intorno alle 170mila tonnellate. Di queste, tra le 30mila e le 40mila tonnellate saranno certificate DOP Kaki de la Ribera del Xúquer.

"Negli ultimi anni abbiamo avuto diversi problemi ma, fortunatamente, per il momento sembra che questa campagna non sarà particolarmente influenzata né dal clima né dai parassiti", afferma Cirilo Arnandis, presidente del Consiglio regolatore del Kaki de la Ribera del Xúquer DOP.

© Joel Pitarch | FreshPlaza.it

Secondo i dati del Ministero dell'agricoltura, pesca e alimentazione spagnolo, l'areale coltivato a cachi in Spagna è diminuito negli ultimi anni. "Questo vale sicuramente per la DOP, per la quale disponiamo di dati molto precisi. Negli ultimi anni la superficie registrata è infatti calata, soprattutto tra i produttori singoli, ossia coloro che non fanno parte di alcuna cooperativa, mentre per queste ultime la riduzione non è così marcata. Anzi, le cooperative svolgono un ruolo cruciale nel garantire la redditività delle piantagioni. Ritengo che, per le cooperative, l'areale sia rimasto stabile e che saranno le rese che riusciremo a offrire ai nostri coltivatori a determinarne la tendenza", continua Cirilo Arnandis.

L'aumento dei costi di produzione è stato una costante negli ultimi anni, soprattutto per i coltivatori di cachi che hanno avuto bisogno di trattamenti aggiuntivi, prima non necessari. "È logico che questi costi debbano essere trasferiti ai clienti, perché i produttori da soli non possono farsi carico degli elevati aumenti che abbiamo registrato negli ultimi anni", sottolinea Arnandis.

"Per quanto riguarda la reazione dei mercati a questo aumento dei costi, da alcuni anni non riusciamo a soddisfare la domanda a causa di produzioni insufficienti. Speriamo quindi che in questa stagione, con volumi più vicini alla normalità, la situazione si sviluppi in modo più fluido e, soprattutto, che ciò ci permetta di ristabilire i rapporti con clienti e consumatori, poiché in alcuni Paesi, soprattutto al di fuori dell'Ue, è stato praticamente impossibile garantire continuità nelle forniture".

Le esportazioni sono molto importanti per il settore dei cachi e, quando in alcune annate i volumi sono calati, è sempre stato per la carenza di offerta. "Ci siamo concentrati maggiormente sui mercati dell'Ue, ma logicamente il nostro obiettivo è raggiungere tutti i mercati in cui siamo già presenti e crescere sia in quelli emergenti sia dove non siamo ancora operativi. Anche la situazione in Cina è stata condizionata dalla mancanza di produzione nelle ultime stagioni, quindi ci troviamo di fronte a una sfida che, naturalmente, vogliamo portare a termine".

L'Organismo di controllo della DOP sta affrontando il continuo aumento della produzione in altri Paesi, sottolineando il valore aggiunto del proprio prodotto certificato. "Era ovviamente prevedibile, vista la crescita della produzione nella nostra area e il successo commerciale dei cachi sui mercati europei. L'arrivo di nuovi concorrenti era prevedibile. Abbiamo sempre lavorato per consolidare il nostro prodotto e il nostro marchio come leader in termini di qualità, poiché i nostri cachi sono gli unici al mondo con Denominazione di Origine".

"Negli oltre 25 anni dalla creazione dell'Organismo di controllo, abbiamo lavorato senza sosta sia nella produzione sia nella promozione, con l'obiettivo di posizionarci come leader rispetto ad altre produzioni. Crediamo che il lavoro svolto in tutti questi anni, la fiducia che il nostro marchio ha saputo conquistare e l'ineguagliabile qualità della nostra varietà locale Rojo Brillante ci abbiano portato ai vertici, sia tra i rivenditori sia tra i consumatori", aggiunge Arnandis.

Gli ultimi anni sono stati particolarmente impegnativi sia dal punto di vista climatico sia per il controllo dei parassiti. "Per quanto riguarda il clima, non c'è molto margine di manovra, mentre rispetto al controllo dei parassiti, affrontiamo la sfida di gestire quelli attuali, che rappresentano una minaccia significativa. Per garantire un futuro alla coltura, è necessario un controllo efficace di questi parassiti e di quelli che potrebbero comparire in futuro. Soprattutto, avremo bisogno del supporto delle diverse amministrazioni per ottenere le autorizzazioni all'uso di prodotti fitosanitari efficaci. Per quanto riguarda le vendite, riteniamo di avere ancora molta strada da fare in termini di consumo e consapevolezza dei cachi, ed è per questo che continueremo a promuovere il nostro marchio Persimon® e la Denominazione di origine", spiega Cirilo Arnandis.

Infatti, nel 2025 si investiranno oltre 2 milioni di euro in campagne promozionali, con programmi europei in Spagna, Francia, Canada e Brasile, oltre a promozioni del marchio in Spagna e iniziative specifiche in altri Paesi. "Questo è senza dubbio il più grande investimento effettuato finora dalle cooperative associate al Consiglio regolatore, e con loro vogliamo fare un ulteriore passo avanti nella promozione del prodotto", conclude Arnandis.

Per maggiori informazioni:
Denominació d'Origen Protegida Kaki Ribera del Xúquer
Plaça País Valencià, 7
46250 l'Alcúdia, València - Spagna
+34 962 99 77 02
[email protected]
persimon.eu

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