All'inizio della raccolta autunnale, i trasformatori in Moldavia pagavano 3,6-3,8 lei/kg (0,18-0,19 euro) per le mele. Entro la fine della settimana 40, alcuni operatori hanno tentato di abbassare il "prezzo di riferimento" a 3,3 lei/kg (0,17 euro) per le mele consegnate direttamente dai frutteti.
I responsabili delle industrie di trasformazione indicano quattro motivi principali per il calo dei prezzi. In primo luogo, le quotazioni di acquisto delle mele da industria sono diminuiti in Ucraina e, soprattutto in Polonia, Paesi che rappresentano il parametro di riferimento per la Moldavia. In Polonia, il prezzo della materia prima per il concentrato di mele ha iniziato la stagione a 0,21 euro/kg, è rimasto brevemente intorno a 0,18-0,19 euro/kg e a metà settembre è sceso a 0,16 euro/kg. In Ucraina, i prezzi sono circa 0,01 euro/kg più bassi, mentre in Moldavia risultano circa 0,01 euro/kg più alti, sebbene questo possa rappresentare solo un livello temporaneo.
In secondo luogo, un ciclone freddo proveniente dall'Europa nord-occidentale sta destando preoccupazioni per il rimanente raccolto di mele in Polonia. Se le condizioni meteo dovessero danneggiare il raccolto, le aziende di trasformazione potrebbero ricevere una maggiore fornitura di mele, con un ulteriore calo dei prezzi, potenzialmente fino a 0,12-0,13 euro/kg.
In terzo luogo, le previsioni ottimistiche per la produzione di concentrato di mele in Cina, almeno 500mila-520mila tonnellate, forse fino a 550mila tonnellate, dovrebbero esercitare un'ulteriore pressione al ribasso sui prezzi. I costi e le quotazioni di vendita del concentrato in Cina sono significativamente inferiori rispetto a quelli europei o statunitensi.
Infine, la domanda globale di succo di mela è diminuita drasticamente, il che è considerato il motivo principale della pressione sui prezzi. Negli Stati Uniti, ad esempio, la domanda è diminuita di oltre il 25%, secondo gli esperti del settore.
Fonte: logos-pres.md