In molti Paesi, il 20-25% del costo di produzione dei mirtilli è attribuibile alla raccolta, un fattore critico alla luce della crescente carenza di manodopera. La presentazione sulla raccolta meccanica dei mirtilli ha suscitato grande interesse e, negli Stati Uniti, come ha osservato Marcel Beelen di Finefield, l'adozione è stata maggiore per le varietà ad alto fabbisogno di ore di freddo.
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Beelen ha offerto una panoramica delle diverse tecnologie sviluppate per evitare ammaccature e per impedire che i mirtilli cadano a terra dopo essere stati scossi o staccati con sistemi a pettine dai cespugli. "Le macchine sostituiranno la raccolta manuale", ha affermato Beelen. Roger Horak (nella foto a destra), fondatore della United Exports, ha raccontato come in Australia l'azienda "abbia decifrato il codice", dopo quasi un decennio di test su diverse macchine per la raccolta, densità di impianto e varietà selezionate per questo scopo.
Una delle caratteristiche richieste alle varietà di mirtillo destinate alla raccolta meccanica è che si stacchino solo quando sono pienamente mature. Horak ha osservato che la loro varietà Magica, una pianta robusta sotto altri aspetti, si stacca quando viene raccolta meccanicamente. Si è scoperto che nel primo anno l'apparato radicale non è ancora sufficientemente ancorato per resistere alla raccolta meccanica, e quindi questa tecnologia è adatta solo ai frutteti di due anni o più.
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In Australia hanno già destinato 100 ettari alla raccolta meccanica, con un'analoga estensione prevista per i nuovi impianti nel 2026 e 2027. "La raccolta meccanica è molto utile durante il periodo di picco, quando i prezzi si abbassano".
Horak ha sottolineato che non vi è alcuna intenzione di introdurre questa tecnologia in un Paese come il Sudafrica, dove non manca la manodopera e dove l'occupazione rurale legata al settore dei mirtilli è di importanza cruciale.
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Tavola rotonda sulla produzione globale moderata da Stephen Taylor con Amelie LIu (Joy Wing Mau), Dominika Kozarzewska (Polskie Jagody), Kasey Cronquist (US Highbush Blueberry Council), Andres Armstrong (Chilean Blueberry Council) e George Jesset (Costa)
Il valore dei mirtilli in India è nelle mani dei venditori ambulanti
L'intervento di Sachin Khurana e Gagan Khosla sull'India ha offerto un interessante contrappunto alla successiva sessione retail nel programma del summit IBO. I pionieri della vendita di mirtilli sono i venditori ambulanti, che hanno iniziato a rifornirsi di questi piccoli frutti. "Il valore dei mirtilli è nelle loro mani. I mercati all'ingrosso cominciano a distinguere varietà e marchi più dei retailer. La catena del freddo nelle città di primo livello vi sorprenderebbe", hanno sottolineato i due relatori ai delegati.
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Sachin Khurana e Gagan Khosla
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I canali di vendita tradizionali continuano a movimentare l'85% dei prodotti ortofrutticoli in India, mentre la restante quota è rappresentata dal commercio al dettaglio e dall'e-commerce (come il famoso canale di quick commerce del Paese). Gli importatori farebbero bene a distribuire i loro prodotti su tutti i canali. La maggior parte dei mirtilli importati viene aviotrasportata.
È stata sottolineata l'importanza di seguire alla lettera le norme di etichettatura e di stabilire le giuste partnership, tenendo presente che le regioni del Paese differiscono notevolmente.
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Kevin Hamilton (USHBC), Amelie Liu (Joy Wing Mau), Sabina Wyant (Marks & Spencer), Roger Horak (United Exports), con il moderatore del panel Mike Knowles di Fruitnet
Nel dibattito sul retail, Sabina Wyant di Marks & Spencer ha evidenziato la differenza tra il retail britannico e quello europeo: quest'ultimo è fortemente dominato dai marchi, mentre i retailer britannici puntano sulle private label, indicando varietà e provenienza dei mirtilli.
La maggiore conversione dei marchi in vendite si verifica in Asia. Roger Horak della United Exports ha affermato: "I consumatori in Cina sono più in sintonia con ciò che desiderano", sottolineando di aver recentemente registrato un sovrapprezzo del 30%, grazie al marchio Lán Yǒu Ozblu, lanciato di recente.
Kevin Hamilton, vicepresidente dell'US Highbush Blueberry Council (USHBC), ha osservato che un riposizionamento dei mirtilli nella percezione dei consumatori, dal reparto ortofrutta a quello degli snack, è uno degli obiettivi principali del loro lavoro. Citando l'accoppiamento fortunato di fragole e Wimbledon, e degli avocado sotto forma di guacamole durante il Superbowl negli Stati Uniti, ha sottolineato che la Coppa del Mondo di calcio in arrivo in Nord America rappresenterà un'opportunità perfetta per promuovere i mirtilli come snack salutare associato all'evento.
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