La differenza di prezzo tra le diverse varietà di melagrane egiziane sta aumentando, grazie alla maggiore consapevolezza che i consumatori hanno oggigiorno, secondo quanto affermato da Mariya Dermendzhieva, amministratore delegato dell'azienda bulgara Triland, specializzata nel commercio di prodotti ortofrutticoli freschi.
"La stagione egiziana 2025 sembra essere la 'guerra delle cultivar'. Qualche anno fa la melagrana egiziana Baladi veniva esportata come se fosse la melagrana Wonderful. Tuttavia, la maggiore consapevolezza dei consumatori riguardo alle diverse varietà e l'obbligo di dimostrare esattamente cosa viene esportato hanno cambiato questa mentalità. Di conseguenza, in questa stagione il divario di prezzo tra Baladi e Wonderful sembra essere piuttosto consistente".
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"C'è stato un leggero ritardo nell'inizio della stagione, ma tutto dovrebbe partire nella prima settimana di ottobre", spiega Dermendzhieva. "A parte le differenze tra le varietà, la colorazione è in ritardo e questo comporta un ritardo nell'imballaggio e nell'esportazione, che entrerà a pieno regime dalla prima settimana di ottobre. Come ogni campagna assicuriamo in anticipo i nostri programmi per il Sud-Est asiatico e l'Europa orientale e centrale, in modo da garantire la fornitura fino alla metà di gennaio. I volumi di questa stagione sembrano normali, i calibri sono medio-piccoli, con un picco di circa 400 grammi al pezzo. La qualità varia notevolmente a seconda dell'azienda agricola e della zona, il che non è un grosso problema per i frutti appena esportati in ottobre. Tuttavia, per la frutta conservata selezioniamo solo melagrane di alta qualità, che avranno una durata di conservazione più lunga".
Nonostante i prezzi più elevati delle melagrane egiziane, Dermendzhieva ritiene che il prodotto sia comunque più economico rispetto alla concorrenza nella regione: "La domanda nel Sud-Est asiatico è stabile, ma i mercati non sono facilmente disposti ad accettare il fatto che la melagrana egiziana non sia più super economica. Una qualità migliore comporta un prezzo più elevato. Ma anche tenendo conto di questo, rispetto alla Spagna e alla Turchia, il prodotto egiziano è più economico, il che ci permette di puntare anche a molti mercati europei. Nel complesso, le melagrane egiziane ottengono una posizione più stabile sulla mappa globale della frutta".
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"Riteniamo che i prezzi si stabilizzeranno entro le prossime due settimane. Per allora il quadro sarà più chiaro anche per quanto riguarda la qualità. Ma gli accordi conclusi ora, sulla base dei programmi, sono quelli che garantiranno buone vendite nei prossimi mesi, dato che ogni acquisto ad hoc comporta un prezzo molto più alto di quello programmato", conclude Dermendzhieva.
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Triland JSC
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