La raccolta delle pomacee è quasi terminata. "È stato un periodo stressante, e questa volta non a causa delle condizioni meteo. A parte alcuni danni registrati verso la fine della finestra di raccolta, dovuti ai forti venti su Doyenné du Comice, tutto è andato bene", afferma Randy Dijksman della Combilo.
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"La quantità di frutta ha fatto sì che lo stress raggiungesse il picco. Le previsioni di raccolta indicavano già un aumento significativo delle varietà di mele, e in particolare di alcune varietà di pere. Tuttavia, possiamo ora concludere cautamente che si è raccolto più del previsto, causando pressione durante il periodo di raccolta nei magazzini refrigerati e il numero dei bins di stoccaggio disponibili, tra le altre cose. Va riconosciuto al nostro settore che in questi periodi si è instaurata una buona collaborazione e che anche le celle refrigerate più datate sono state rimesse in funzione. Nel complesso, la frutta sembra tornare a essere una destinazione refrigerata e presto tornerà la calma", continua Randy.
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Il prezzo delle Conference tocca il minimo storico
"Prima della raccolta, abbiamo attraversato un periodo di siccità. In alcune zone, questo ha provocato stress idrico nei frutteti. Le pere non hanno raggiunto calibri adeguati e anche la conservabilità è discutibile. Molte di queste, così come altre pere raccolte verso la fine del periodo di raccolta, devono essere commercializzate rapidamente. Questa situazione, unita a quanto detto prima, ha creato un mercato particolarmente sotto pressione. A peggiorare le cose, il commercio verso l'Europa orientale ha subito temporaneamente un calo, anche a causa delle minacce militari. Di conseguenza, il prezzo delle Conference ha raggiunto il minimo storico. Non ci aspettavamo di commercializzare pere a tali quotazioni, ma purtroppo è successo", ha spiegato Randy.
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"Per il commercio al dettaglio europeo, questa situazione rappresenta un vantaggio. Stiamo pagando le conseguenze del nostro comportamento nelle ultime stagioni, quando, in alcuni casi, ci sono state diverse manovre dal lato dell'offerta. Il livello dei prezzi al dettaglio è sceso costantemente insieme al 'mercato giornaliero' e ha toccato un livello basso. Non mi aspetto di poter invertire la rotta nel breve periodo, anche perché sono già stati stipulati accordi a lungo termine che arrivano fino a dicembre", sottolinea Randy.
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Rese record per le Elstar
"Per quanto riguarda le mele, la situazione è ancora più interessante. Diversi coltivatori ci hanno riferito che la Elstar, tra le altre, ha prodotto rese record. Anche le varietà simili alla Jonagold e le varietà club, come Junami, non mancano sul mercato. La Polonia è arrivata in ritardo quest'anno, ma anche lì i frutti sono ormai disponibili e si è registrata una raccolta molto più abbondante del previsto. Si osservano alcune mele di calibro più piccolo in tutti i segmenti, dato che gli alberi erano particolarmente carichi", aggiunge Randy.
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"In sintesi, abbiamo chiuso la scorsa campagna con ottimismo, il che ha influito anche sugli acquisti speculativi. Ora, però, siamo tornati coi piedi per terra. Dovremo rimetterci in carreggiata e affrontare la nuova stagione con occhi nuovi. Abbiamo aspettative positive per la seconda parte della campagna. Ai consumatori vengono ora offerti frutti eccezionalmente belli e gustosi a un prezzo accettabile. Se riusciremo a mantenere tutti la calma, la stagione sarà positiva e sana", conclude Randy.
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Randy Dijksman
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