Un progetto ambizioso che guarda al futuro del comparto agricolo locale, con l'obiettivo di fare rete, formare e valorizzare le nuove generazioni della cerasicoltura modenese. Mercoledì 24 settembre, presso l'Osteria degli Obici a Spilamberto (Modena), si è svolto il primo incontro ufficiale dei giovani produttori di ciliegie under 50. Un appuntamento nato dal desiderio di creare connessioni, condividere esperienze e costruire nuove prospettive per un settore centrale dell'economia e della cultura.
© AmideiRossella Zanasi, Simone Amidei, Moira Stefani
Promotori e ideatori dell'iniziativa sono stati tre giovani imprenditori agricoli: Moira Stefani (Azienda Agricola Stefani), Rossella Zanasi (Frutteria Bigone) e Simone Amidei (Azienda Agricola Amidei), che hanno voluto dare un segnale concreto di unità e collaborazione tra pari.
"Siamo molto soddisfatti di questa prima serata - spiegano gli organizzatori - perché ha permesso a oltre 50 produttori, spesso attivi a pochi chilometri di distanza ma senza conoscersi, di incontrarsi, confrontarsi e iniziare a costruire una rete solida. La nostra idea è semplice ma potente: unire le forze di una generazione che ama la terra, conosce le sfide del settore e vuole affrontarle insieme, con spirito innovativo e visione condivisa".
Tra i temi emersi con maggiore forza, quello del ricambio generazionale, sempre più urgente e delicato: "Riteniamo fondamentale proporre iniziative di educazione, formazione e affiancamento che aiutino i giovani a comprendere e valorizzare il settore cerasicolo, soprattutto in un territorio come il nostro, ricco di storia, tradizioni e qualità produttiva".
Un altro obiettivo chiave è quello di costruire un dialogo attivo con le associazioni agricole esistenti, riconoscendone il ruolo e contribuendo a portare all'interno delle rappresentanze ufficiali la voce delle nuove generazioni. "Solo attraverso una collaborazione reale - sottolineano - sarà possibile affrontare con efficacia i cambiamenti del mercato e restare competitivi".
Tra i progetti futuri della rete, anche la creazione di un marchio collettivo che possa rappresentare le aziende dei giovani produttori, certificandone l'identità, la qualità e l'etica produttiva. Un marchio che sia simbolo di freschezza, passione, innovazione e sostenibilità.
"Il percorso è solo all'inizio, ma l'energia e la partecipazione al primo incontro confermano una realtà viva, concreta e pronta a scrivere un nuovo capitolo per la cerasicoltura modenese", concludono i tre organizzatori.
Per maggiori informazioni
Simone Amidei
[email protected]