La stagione dell'uva da tavola 2025/26 si preannuncia come una delle più importanti per le esportazioni agricole peruviane. Secondo le stime dell'Associazione peruviana dei produttori ed esportatori di uva da tavola (Provid), il Paese esporterà 86 milioni di casse, il 4% in più rispetto alla stagione precedente. Queste cifre, che riflettono la solidità del suo settore agroindustriale, il Perù sta consolidando la sua posizione di fornitore di questo frutto.
La Commissione per la promozione del Perù per le esportazioni e il turismo (PromPerù) afferma che questa crescita porta con sé sia sfide sia opportunità per continuare a rafforzare il posizionamento internazionale dell'uva da tavola peruviana. Secondo l'organizzazione, la pianificazione logistica, la diversificazione del mercato e la sostenibilità lungo tutta la catena del valore saranno determinanti per mantenere la competitività in destinazioni importanti come Stati Uniti, Europa e Asia.
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Luis Miguel, rappresentante di Provid, sottolinea l'importanza di disporre di proiezioni chiare che permettano all'intera filiera di anticipare la domanda. "Se continuiamo ad aumentare i volumi, ogni fase deve essere pianificata attentamente per evitare colli di bottiglia". Inoltre, è fondamentale evitare picchi di produzione per non saturare logistica e mercati, garantendo così la stabilità dei prezzi e una distribuzione più efficiente della frutta nelle settimane chiave.
"Questo vale anche per altre colture strategiche, come i mirtilli, le cui esportazioni dovrebbero crescere di oltre il 20% nella prossima stagione", aggiunge Miguel.
In questo scenario, PromPerú sta collaborando con associazioni e settore privato su iniziative come il Global Grape Group (GGG), un'alleanza che promuove campagne congiunte con Cile e Messico, volte a incrementare il consumo di uva da tavola sui mercati internazionali. La strategia sarà lanciata negli Stati Uniti e sarà estesa a Europa, Asia e America Latina, aumentando così la visibilità della frutta peruviana.
Il gruppo sta anche valutando di integrare altri fornitori, come California, Sudafrica e Brasile, con l'obiettivo di generare un maggiore impatto globale. PromPerú integrerà questi sforzi con analisi di mercato, studi sulle tendenze e iniziative di promozione internazionale per consolidare l'uva da tavola peruviana come prodotto emblematico delle esportazioni agricole del Paese.
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Prossimi passi e il ruolo di PromPerú
Il prossimo incontro del GGG si terrà al congresso IFPA (International Fresh Produce Association) di Anaheim, dove verranno definiti budget e strategie congiunte. In questo incontro, PromPerú svolgerà un ruolo chiave nel rafforzare la presenza dell'uva da tavola peruviana nei principali mercati e nel promuovere il Paese come partner strategico nell'approvvigionamento globale di frutta fresca. Inoltre, servirà a fornire dati aggiornati sulle tendenze di consumo, sugli investimenti promozionali e sulle prospettive per la prossima stagione.
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Il lavoro è completato dall'agenda strategica sviluppata da PromPerú in Asia, che ha generato vendite e potenziali affari per un valore di 208,7 milioni di dollari. La presenza del Perù a China International Fruit Expo (Shanghai), Asia Fruit Logistica (Hong Kong) e China Meet Up (Canton) ha permesso di dimostrare il livello di competitività dell'offerta peruviana e di stabilire nuovi contatti nei principali centri commerciali ortofrutticoli cinesi.
"Abbiamo anche organizzato una missione commerciale a Tokyo, dove le aziende peruviane di prodotti alimentari freschi e trasformati hanno incontrato potenziali acquirenti giapponesi. Queste iniziative stanno contribuendo a promuovere la diversificazione del mercato, consentendo al Perù di consolidarsi come fornitore affidabile di frutta e altri alimenti di qualità", concludono da PromPerù.
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