L'avvio della campagna di raccolta del kaki italiano si avvicina e le aspettative tra gli operatori del settore sono molto alte. Antonio Gallicchio dell'azienda Gallicchio Frutta, ideatrice del brand "Divino-Il kaki Italiano", ha delineato le previsioni su maturazione, volumi e sentiment del mercato per la varietà Rojo Brillante.
"La raccolta dei primi frutti a marchio è prevista tra circa dieci giorni, e comunque entro il 10 ottobre. Il calendario risente di un leggero ritardo nella maturazione, causato principalmente dal caldo di settembre e dall'assenza di significativi sbalzi termici, ma al contempo i frutti presentano una buona pezzatura", precisa Antonio Gallicchio, responsabile di produzione.
© Gallicchio Frutta SrlsStato attuale dei frutti
E riprende: "La scelta di attendere il momento ottimale è anche legata all'esperienza della scorsa stagione. L'anno precedente, pur avendo iniziato la raccolta il 4 ottobre, si sono registrate delle lamentele da parte dei buyer. Sebbene il kaki fosse buono da mangiare, a livello estetico non si presentava ancora con un colore accattivante, perché non era al pieno della sua maturazione. L'auspicio è che il previsto abbassamento delle temperature della prossima settimana possa favorire il raggiungimento delle condizioni ideali. Lo stato di maturazione nei campi non è omogeneo: alcuni appezzamenti sono al 50-60%, mentre altri si attestano su un 30% e necessiteranno di un altro mese prima di poter entrare in raccolta".
Sul fronte commerciale, si registra un notevole dinamismo. Le richieste di fornitura sono già numerose e l'interesse è palpabile. "Gli operatori sono frenetici – commenta Gallicchio - Non si vede l'ora di partire, tutti stanno chiamando per sapere quando saranno disponibili le prime cassette di merce detanizzata. Notiamo un fermento importante, non era mai accaduto prima; questo ci porta a pensare che sarà un esordio interessante".
© Gallicchio Frutta SrlsAntonio Gallicchio
Per quanto riguarda i volumi, le stime parlano di almeno 3.000 tonnellate. A questo risultato contribuiscono diversi fattori: se da un lato si registra qualche partita mancante, dall'altro se ne sono aggiunte di nuove e alcuni soci prevedono incrementi produttivi di 50-60 t rispetto al 2024. Sono inoltre in fase di valutazione nuove produzioni in tutti gli areali meridionali, anche in Sicilia. Le prime quantità raccolte saranno commercializzate in Italia e in Europa, trovando spazio sia nei mercati all'ingrosso sia nei supermercati.
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