Con la domanda di mirtilli in crescita durante tutto l'anno e l'offerta che fatica ancora a tenere il passo, l'azienda di breeding Fall Creek vede oggi opportunità di sviluppo senza precedenti. Una tempistica strategica della raccolta in Sudafrica, Zimbabwe e Namibia potrebbe contribuire a colmare il divario di fornitura annuale, mentre le nuove varietà ad alte prestazioni promettono una maggiore shelf life e una qualità costante.
Questi temi sono stati al centro del Connect Event (24 settembre) organizzato da Fall Creek presso il suo vivaio a Paarl, pochi giorni prima del summit dell'International Blueberry Organization (IBO) del 2025 (25 al 27 settembre 2025) a Città del Capo. L'evento ha riunito coltivatori, partner e leader del settore da tutto il mondo per discutere di come il mercato globale dei mirtilli sia sull'orlo di un cambiamento radicale e di come l'Africa meridionale sia destinata a svolgere un ruolo da protagonista.
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Ameli Aust, ex presidente del consiglio di amministrazione di Fall Creek, ha ripercorso la storia dell'azienda, dai primi esperimenti di breeding in Messico fino a diventare un operatore globale con attività in cinque continenti. Aust ha ricordato l'impatto della crisi finanziaria del 2008. "Il nostro fatturato era sceso a livelli inferiori a quelli di due anni prima. Abbiamo dovuto diversificare e a un certo punto abbiamo persino coltivato stevia e nocciole".
Aust ha descritto la visione a lungo termine di Fall Creek: produrre mirtilli 52 settimane all'anno. "Abbiamo diversificato passando dalle varietà ad alto fabbisogno di freddo, a quelle a fabbisogno ridotto, fino alle varietà zero chill, con Perù e Messico in testa. Poi sono arrivati Cile e Sudafrica, e infine Cina".
"Il Sudafrica è in un momento di svolta. C'è un grande potenziale e il fatto che l'IBO Summit si svolga qui quest'anno la dice lunga".
Con l'avvicinarsi del 50° anniversario di Fall Creek, Aust ha sottolineato come l'azienda stia rafforzando il proprio team di leadership e la governance. "Siamo ancora un'azienda a conduzione familiare, ma oggi la famiglia è ancora più coinvolta nella strategia dell'azienda".
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Ameli Aust, ex presidente del consiglio di amministrazione di Fall Creek
Innovazione e investimenti a livello locale
Herman Louw, country manager di Fall Creek Sudafrica, ha presentato il vivaio di Paarl come un polo di innovazione e crescita. "Coltiviamo mirtilli in aree in cui non sono mai stati coltivati prima, e non è un compito facile. È un'attività impegnativa e vogliamo essere parte di questo processo di apprendimento e crescita insieme ai coltivatori", ha affermato Louw.
"Questa struttura ha la capacità di raddoppiare le sue dimensioni. Invitiamo i coltivatori a contattarci e a valutare il potenziale di investimenti e partnership", ha aggiunto Louw, sottolineando la sua soddisfazione per il lavoro del team locale e per il supporto più ampio di Fall Creek.
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Realtà di mercato: "La qualità deve essere costante"
Cindy van Rijswijk di Rabobank (Paesi Bassi) ha condiviso una panoramica dettagliata del mercato, sottolineando che, sebbene la domanda di mirtilli continui a crescere, mantenere qualità ed efficienza è cruciale. "I mirtilli stanno ottenendo risultati migliori rispetto ad altri frutti nell'Ue", facendo riferimento ai dati su prezzi e volumi. "Ma se i mercati sono inondati da una qualità incostante, i prezzi scenderanno", ha sottolineato van Rijswijk.
Sebbene il potere d'acquisto in Europa di recente sia migliorato, i consumatori rimangono cauti. "Le persone stanno risparmiando di più e continuano a subire uno shock quando confrontano i prezzi con quelli di due o tre anni fa".
Inoltre, i mirtilli non sono più considerati solo un frutto stagionale. "Registriamo un aumento degli acquisti durante tutto l'anno. Questo apre nuove prospettive, soprattutto per i coltivatori dell'Africa meridionale", ha spiegato Cindy van Rijswijk.
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Barbara Botes, responsabile area Africa meridionale di Fall Creek, ringrazia Cindy van Rijswijk di Rabobank per la sua analisi.
Lezioni dal Perù: crescita e sfide climatiche
Julio Zavala Muñoz, direttore generale di Fall Creek Perù, ha condiviso alcuni spunti sulla rapida crescita del settore in Perù. "Nel 2017 il Perù ha prodotto 27.000 tonnellate di mirtilli. Prevediamo di arrivare a 400mila tonnellate nel 2025. L'anno scorso, El Niño ha ridotto la nostra settimana di picco da 21.000 a 11.000 tonnellate, ma siamo fiduciosi che quest'anno torneremo alla normalità. L'imprevedibilità climatica resta una vera sfida".
L'industria peruviana si sta evolvendo passando dalla coltivazione in pieno campo ai substrati e investendo in sistemi di fertirrigazione e irrigazione. "Non si tratta più solo di produzione, ma di precisione", ha spiegato Muñoz.
Il direttore generale ha parlato anche delle difficoltà logistiche e politiche. "L'anno scorso, l'uva da tavola ha avuto la priorità sui mirtilli nelle spedizioni per alcuni giorni. E nonostante la situazione politica possa essere instabile, come azienda privata abbiamo trovato il modo di continuare a crescere".
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Julio Zavala Muñoz, direttore generale di Fall Creek Perù
Selezione per il futuro
Jesus Morales Huerta, responsabile senior per la ricerca applicata presso Fall Creek Mexico, ha illustrato il rigoroso processo di selezione dell'azienda. "Ci vogliono dagli 8 ai 15 anni per sviluppare una varietà commerciale. Effettuiamo test in oltre 140 aree sperimentali prima di lanciare una varietà, per assicurarci che funzioni in diverse regioni", ha affermato Huerta.
I programmi di selezione di Fall Creek ora coprono ambienti ad alto, basso e zero fabbisogno di freddo, per rispondere alle esigenze di regioni e forniture differenti. Huerta ha sottolineato: "Non basta che una bacca abbia un buon sapore. Deve avere una shelf life costante, essere raccoglibile meccanicamente e soddisfare le esigenze economiche dei coltivatori".
Huerta ha annunciato due nuove promettenti varietà: FCE21-017, una varietà jumbo precoce con una shelf life di 45 giorni, e FCE21-024, un mirtillo di stagione medio-tardiva con 120 giorni di shelf life. "La FCE21-017 potrebbe essere un'ottima opzione per il Sudafrica, con un picco di produzione tra aprile e maggio", ha aggiunto Huerta. I nomi delle varietà saranno resi noti a breve.
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Jesus Morales Huerta, responsabile senior per la ricerca applicata presso Fall Creek Mexico
SEKOYA e la pianificazione strategica dell'approvvigionamento
Mark David, vicepresidente e direttore generale di SEKOYA, ha illustrato la visione dell'azienda di una fornitura premium per tutto l'anno. "La nostra missione è fornire frutta di qualità per 52 settimane all'anno, coordinandoci a livello globale con i coltivatori".
David ha sottolineato che 80 milioni di piante SEKOYA sono già in pieno campo, il 45% delle quali in Perù. Per l'Africa meridionale, le settimane dalla 20 alla 38 offrono un'opportunità di approvvigionamento più strategica. "Questa regione offre una delle finestre di crescita più ampie. Siamo inoltre molto curiosi di scoprire cosa potrà offrire il Marocco", ha aggiunto David.
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"L'Africa meridionale come futura fonte alternativa di approvvigionamento"
Paul Nselel, direttore commerciale di Fall Creek, ha illustrato gli investimenti dell'azienda nella regione. "L'Africa meridionale vanta una lunga tradizione agricola e una manodopera a costi contenuti. Se i coltivatori riusciranno a gestire bene i costi di produzione, potranno ottenere un vantaggio competitivo unico a livello globale".
Nselel ha aggiunto come il potenziale periodo di raccolta in Zimbabwe (aprile), Namibia (maggio) e Sudafrica (giugno) sia perfettamente in linea con la domanda globale.
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Cort Brazelton, amministratore delegato di Fall Creek e collaboratore del 17° Rapporto IBO sullo Stato globale dell'industria dei mirtilli, ha sottolineato la portata delle opportunità future. "Se faremo tutto nel modo giusto, la produzione globale di mirtilli potrebbe raggiungere i 2,4 milioni di tonnellate entro il 2030".
Tuttavia, Brazelton ha evidenziato un significativo divario nell'offerta durante l'anno. "Se dividiamo il calendario in tre finestre di produzione uguali, in ognuno di questi periodi ci mancano ancora 800mila tonnellate. L'Africa meridionale è in una posizione unica per contribuire a colmare questo divario, soprattutto durante il periodo di picco della domanda".
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Stegmann Hanekom, Mark Pretorius, Anthony Bingley e Melise Ferreira per il supporto ai coltivatori e servizio clienti in Sudafrica
Secondo Brazelton, il successo dipende dalla qualità. "L'opportunità è enorme, ma abbiamo bisogno di frutti premium e con una qualità costante. Ecco perché Fall Creek ha iniziato la sua attività in Sudafrica. Non si tratta più di competere con altri coltivatori o programmi di breeding, ma di cogliere le numerose opportunità disponibili", ha concluso Brazelton.

Per maggiori informazioni:
Stephanie van Rensburg
Fall Creek Farm & Nursery, Inc.
[email protected]
www.fallcreeknursery.com