Una storia di ritorni, scelte coraggiose e radici calabresi. È così che nasce Calabria Avocado, cooperativa agricola che oggi conta circa 50 ettari coltivati ad avocado biologico nella piana tra il reggino e il vibonese, con l'obiettivo di raddoppiare la superficie entro pochi anni. A raccontarlo è Francesco Maccarone, agronomo e vicepresidente della cooperativa, che intreccia la propria esperienza personale con quella del gruppo di pionieri - Sebastiano Navarra, Alfonso Gangemi, Saverio Ortona, Roberta Canino - credendo nella coltura tropicale al Sud Italia.
© Calabria Avocado
Francesco Maccarone, agronomo e vicepresidente della cooperativa Calabria Avocado
Il percorso di Maccarone parte a Bologna, dove studia, collabora con l'Università e lavora in Coldiretti. Dopo dieci anni nel capoluogo emiliano, arriva per lui un periodo in Spagna, a Málaga, che rappresenta la vera scintilla. In Andalusia osserva l'espansione massiccia delle superfici di avocado e mango e rimane colpito da un frutto ormai presente ovunque, dal vivaio alle tavole quotidiane. Tornato in Calabria, si accorge di un dettaglio curioso: nei giardini di molte case si trovano piante di avocado isolate, spesso maestose, nate da seme eppure produttive. È la prova che l'avocado può adattarsi anche al clima mediterraneo.
L'incontro con l'agronomo Sebastiano Navarra, oggi presidente della cooperativa, già impegnato con le prime prove di coltivazione, rappresenta il punto di svolta. Insieme iniziano un percorso fatto di viaggi studio in Spagna e in Marocco, poli di riferimento per l'avocado europeo e nordafricano, oltre a sopralluoghi tecnici in Sicilia. Nel 2016 prendono avvio i primi impianti pilota; qualche anno più tardi, complice il lockdown e il tempo forzato per studiare e programmare, il gruppo decide di fondare ufficialmente la cooperativa, tra il 2020 e il 2021, dando vita a Calabria Avocado. "Siamo ancora soltanto al dieci per cento delle nostre potenzialità – sottolinea Maccarone – e questo ci dà la misura di quanta strada ci resti da fare, ma anche della forza che può avere un progetto giovane come il nostro se continua a crescere con la stessa convinzione".
© Calabria AvocadoA sinistra: Sebastiano Navarra, presidente di Calabria Avocado. A destra: Alfonso Gangemi, tra i fondatori
La coltivazione di avocado in Calabria non è priva di rischi: il territorio è considerato borderline, con possibili gelate e microclimi molto variabili. Per questo la cooperativa ha dovuto lavorare con grande attenzione sulle scelte varietali. L'obiettivo è coprire l'intero calendario produttivo e la cultivar Hass si è rivelata il vero perno del progetto, affiancata dalla Pinkerton per l'inizio della stagione e da varietà più resistenti al freddo come Fuerte, Bacon e Zutano. "Nei primi anni qualche errore è costato caro, tra siti non idonei e danni da freddo, ma oggi le raccomandazioni tecniche sono chiare: impiantare Hass anche in collina e valutare varietà tardive come Reed e B.L., solo dove la probabilità di gelate è trascurabile", dichiara Maccarone.
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La cooperativa nasce con un vincolo identitario preciso: produrre solo in biologico. Tutti gli impianti sono dotati di irrigazione a goccia, con una gestione molto accurata che permette di ottimizzare i consumi idrici e di sfatare la fama dell'avocado come coltura idrovora paragonabile al kiwi. Calabria Avocado conta oggi quindici aziende agricole e diversi piccoli produttori, spesso giovani imprenditori con superfici di un ettaro, accompagnati passo dopo passo nella progettazione, nella gestione colturale e nelle fasi di raccolta. "Siamo una cooperativa vera, che mette insieme competenze tecniche e spirito di gruppo".
Negli ultimi anni il lavoro si è concentrato sulla fase di post-raccolta. Oggi i tecnici hanno affinato i protocolli di stacco e sviluppato strategie per evitare shock termici e garantire una catena del freddo impeccabile. I frutti non sostano a lungo in cella refrigerata, ma vengono conservati solo per il tempo necessario a organizzare la logistica e subito spediti. L'obiettivo è chiaro: offrire al consumatore un avocado che sembri appena staccato dall'albero.
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Canali commerciali: e-commerce, GAS e piattaforme, Gdo "in prospettiva"
Dal punto di vista commerciale, la cooperativa ha scelto fin dall'inizio la strada della filiera corta. L'e-commerce rappresenta il canale principale, con spedizioni organizzate due volte a settimana, il lunedì e il martedì, così da assicurare che i frutti arrivino nelle case nel giro di 48 ore. Si tratta di un modello studiato nel dettaglio: evitare spedizioni il giovedì permette di scongiurare soste negli hub logistici durante il weekend e di ridurre al minimo i tempi di consegna. Accanto al proprio sito, Calabria Avocado lavora con gruppi di acquisto e con piattaforme specializzate come CrowdFarming, oltre a rifornire alcune botteghe selezionate. L'ingresso nella Grande distribuzione organizzato è considerato uno sviluppo naturale, ma da affrontare solo quando la massa critica lo consentirà.
Trasformazione: guacamole "made in Calabria"
Parallelamente, si è aperto il capitolo della trasformazione. Gli avocado non idonei al mercato del fresco, per via del calibro troppo piccolo o di difetti estetici, vengono utilizzati per produrre salsa di avocado "made in Calabria". La ricetta è tutta locale: avocado calabrese, olio extravergine d'oliva, cipolla rossa di Tropea e peperoncino regionale. La gamma comprende una salsa classica, una più piccante per gli amanti dei gusti forti e una aromatizzata al tartufo. La produzione avviene con un trasformatore partner, seguendo ricette messe a punto dalla cooperativa. In prospettiva, l'obiettivo è ampliare l'offerta con referenze fresche e, quando i volumi lo renderanno possibile, arrivare alla produzione di olio di avocado.
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Prezzo e redditività: un "minimo" deciso in assemblea
Sul fronte economico, la cooperativa definisce ogni anno insieme ai soci un prezzo minimo di riferimento, sotto il quale non scendere. "Negli ultimi cinque anni, il trend dell'avocado biologico italiano è stato crescente, anche se in futuro è attesa una stabilizzazione che consentirà di pianificare meglio le strategie. Resta evidente che produrre bio in Italia comporta costi superiori rispetto ad altre aree del mondo, ma il valore aggiunto di un prodotto locale, fresco e certificato giustifica la differenza", sottolinea il vicepresidente.
E sul rapporto con i competitor esteri? Secondo Maccarone, non c'è rischio di conflitto. La Spagna, pur essendo il principale produttore europeo, non riesce a coprire la domanda, e in Italia l'avocado può essere coltivato solo in alcune aree specifiche, come Sicilia, Calabria, Puglia e, in misura minore, Sardegna. "I volumi non saranno mai sufficienti a soddisfare tutto il fabbisogno nazionale, ma il prodotto italiano può ritagliarsi uno spazio di qualità e di nicchia. Inoltre, la stagionalità complementare con i Paesi extra-europei garantisce una continuità di approvvigionamento".
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La campagna 2025/26 dell'avocado biologico sta per partire
La nuova campagna è alle porte. Tra pochi giorni inizieranno i primi stacchi delle varietà precoci e, dopo una stagione scorsa molto generosa, quella 2025/26 si annuncia meno carica, ma in linea con l'anno precedente, per l'entrata in produzione di nuovi impianti. Maccarone spiega che una caratteristica fisiologica dell'avocado è la cosiddetta alternanza produttiva: dopo un'annata di carica, in cui concentra gran parte delle risorse nella fruttificazione, tende a "riposare" l'anno successivo, producendo quantità più contenute, per poi tornare a spingere nella stagione seguente. Questo ciclo naturale, che richiede una programmazione attenta delle risorse e delle vendite, è parte integrante della coltivazione e rappresenta una delle sfide gestionali più complesse per i produttori.
"La strategia operativa rimane invariata: raccogliere al momento giusto, spedire senza lunghe soste in cella e garantire al consumatore un avocado biologico, italiano e fresco, che arrivi sulla tavola nel giro di 48 ore", conclude Maccarone.
Per maggiori informazioni:
Calabria Avocado
C.da Bosco di Mileto snc
89842 San Calogero (VV) - Italy
+39 0963 1930582
[email protected]
www.calabriaavocadobio.com