Innovazione, responsabilità, nuove sfide, persone: le parole chiave per comprendere cosa c'è dietro la nuovissima piattaforma logistica di uno dei maggiori player dell'ortofrutta italiana, le pronuncia Raffaele Spreafico, amministratore delegato dell'omonimo Gruppo durante una breve cerimonia che, venerdì 19 settembre, ha inaugurato il nuovo sito a Fiano Romano, la "porta nord" della Capitale, a una manciata di km dal casello dell'A1, uno dei più importanti hub logistici per il trasporto intermodale dei freschi.
"Una tappa fondamentale nel percorso strategico e di crescita che stiamo portando avanti con determinazione", ha detto poco prima anche Mauro Spreafico, presidente del Gruppo, di fronte a una platea di partner e autorità raccolta nel piazzale della nuova struttura ad alta standardizzazione: 6600 metri quadri open space, con zone operative per ricevimento, spedizione, conservazione, lavorazione e maturazione dei prodotti che hanno reso celebre il marchio in tutti i segmenti di mercato. Dentro trovano posto 12 celle di maturazione da 24 pallet ciascuna, 7 di stoccaggio per 432 pallet, 5 linee di lavorazione 4.0 per il confezionamento, 6 ribalte, 880 mq dedicati ai servizi attivi 24 ore per 7 giorni, con impianti di refrigerazione ad alto efficientamento energetico e un impianto fotovoltaico di ultima generazione.
La nuova sistemazione, infatti, è stata l'occasione per realizzare una piattaforma che garantisce una maggiore efficienza energetica e un minor impatto logistico sul territorio, in linea con gli obiettivi fissati dal Piano strategico di sostenibilità del Gruppo. Significativo, inoltre, l'impatto occupazionale (14 dipendenti e 51 occupati indiretti).
Un progetto che FreshPlaza aveva anticipato a giugno 2024, quando il Gruppo aveva celebrato la scelta strategica di triplicare la sua presenza nel CAR di Roma. D'altronde, l'idea della piattaforma è stata partorita nel 2021 e il cantiere è stato aperto due anni dopo. Una lunga marcia partita da Dolzago (Lecco) nel 1955 e che ora vede 12 aziende agricole e 700 ettari di proprietà, otto stabilimenti in Italia, uno in Cile e 300mila tonnellate di frutta e verdura distribuite ogni anno.
Il taglio del nastro a Fiano Romano, in primo piano: Ferdinando Spreafico, Mauro e Raffaele Spreafico - Clicca qui per il fotoalbum
Per questo ulteriore traguardo, il Gruppo Spreafico ha partecipato al Programma di Sviluppo della Logistica Alimentare, nell'ambito del PNRR, finanziato dal NextGenerationEU, e ha potuto contare, oltre che su risorse proprie, sulla collaborazione con la sezione Agribusiness di Intesa San Paolo, Invitalia, Masaf "che hanno creduto nella dimensione strategica e innovativa dell'investimento", ha specificato il CEO.
Negli ultimi anni, Spreafico ha puntato a rafforzare il proprio posizionamento e investire con decisione sul valore dei propri brand e sull'alta qualità. La decisione di trasferire le attività dalla storica sede di Latina è stata dettata inizialmente dalla necessità di superare i limiti strutturali e logistici che frenavano ormai l'espansione dell'azienda.

La piattaforma di Fiano può rappresentare un modello da replicare e, certamente, è coerente con la storia di un'impresa nata come piccola attività familiare di commercio ortofrutticolo che è riuscita a evolversi in gruppo con attività agricole proprie, import-export e distribuzione organizzata a livello nazionale e internazionale.
Spreafico riesce a presidiare l'intera catena del valore grazie alla progettualità di prodotto e alle piattaforme, strutture specializzate per rispondere alle esigenze dei clienti. "Ci contraddistingue un approccio integrato alle filiere – conferma l'amministratore delegato – non ci limitiamo a gestire le singole fasi del processo ma vogliamo coordinare l'intera catena del valore: dalla produzione alla distribuzione includendo lavorazione e logistica".
Un modello che rende il Gruppo più competitivo, capace di rispondere meglio alle esigenze dei partner commerciali e soprattutto di garantire ai consumatori finali "un prodotto di qualità costante e riconoscibile". Le filiere strategiche sono, per Raffaele Spreafico, il "cuore pulsante e l'elemento che ci contraddistingue nel mercato".

Il kiwi e la partnership di successo con Zespri, le pere Angys, brand di famiglia, gli agrumi premium (Tango), la frutta tropicale (banana e ananas), la frutta a nocciolo, quella esotica, tra cui spicca l'avocado, settore in forte crescita come anche i piccoli frutti, "complessi da gestire ma che intercettano le nuove tendenze di consumo attente al benessere e alla ricerca varietale: ognuna di queste filiere con questa nuova piattaforma trova una solida base distributiva per ulteriori sviluppi".
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"Non è solo un investimento infrastrutturale – ha concluso Raffaele Spreafico prima del taglio del nastro – ma un passo strategico. Alla base di tutto questo c'è un valore che non vogliamo mai perdere di vista: le persone. La vera forza di un'azienda risiede nel suo capitale umano ed è grazie alla coesione che possiamo affrontare le sfide del futuro. L'eccellenza si raggiunge solo insieme".
F.A. per FreshPlaza

