Il mercato indiano delle mele importate sta registrando una disponibilità leggermente superiore al necessario, con un surplus che esercita pressione sui prezzi. Ad affermarlo è Sanjay Aggarwal, amministratore delegato di Dev Bhumi Cold Chain Pvt. Ltd, il quale sottolinea come un incremento nella domanda, soprattutto nelle città di secondo e terzo livello, possa decisamente contribuire a stabilizzare il mercato.
© Dev Bhumi Cold Chain Pvt. Ltd.
Aggarwal evidenzia un mix diversificato di provenienze che riscuote successo tra i consumatori. "Oltre alle mele nazionali, anche quelle importate dal Cile, dalla Nuova Zelanda, dalla Polonia, dal Sudafrica e dalla Turchia sono molto apprezzate". Dev Bhumi Cold Chain gestisce oltre 40.000 tonnellate all'anno di varietà popolari come Gala, Red Delicious e Granny Smith. "La qualità è buona da tutte queste origini, ma i volumi stanno aumentando solo marginalmente, vista la stagione eccezionale in Kashmir", afferma Aggarwal.
La sensibilità al prezzo continua a influenzare le dinamiche del mercato delle mele in India. "Il mercato deve ancora maturare, visto che l'eccesso di offerta e i nuovi operatori continuano a determinare la volatilità dei prezzi. Ogni volta che il prezzo di una determinata provenienza è interessante, i volumi aumentano. Se gli importatori sono troppi, si verifica un eccesso di offerta e i prezzi crollano - spiega Aggarwal - Finora i prezzi delle diverse origini sono rimasti costanti, nonostante lo stress tra i coltivatori globali. Un altro fattore è che l'India assorbe i calibri e le varietà meno apprezzate dai mercati occidentali, consentendo di ottenere entrate da colture che altrimenti potrebbero fruttare rendimenti inferiori".
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Aggarwal sostiene che la sottofatturazione continua a rappresentare una sfida per il commercio di importazione delle mele in India: "Alcuni importatori continuano a ricorrere alla sottofatturazione per aggirare i consistenti dazi doganali indiani, spesso con la collaborazione degli esportatori esteri. Ciò non solo compromette le misure di salvaguardia a favore dei coltivatori di mele locali, ma si avvale anche di canali di rimessa illegali ed espone gli esportatori a gravi responsabilità legali". Dev Bhumi contrasta questo fenomeno mantenendo la trasparenza, lavorando solo con partner affidabili e promuovendo il rispetto delle leggi indiane.
Guardando al futuro, Aggarwal è ansioso di provare le mele Jazz, che ritiene possano riscuotere grande successo tra i consumatori indiani. Riconosce alcuni danni al raccolto eccezionale del Kashmir, ma aggiunge: "Il volume complessivo elevato, combinato con l'aumento della capacità di conservazione in camera controllata, probabilmente eserciterà una pressione al ribasso sui prezzi delle mele importate nelle prossime settimane".
Per maggiori informazioni:
Sanjay Agarwal
Dev Bhumi Cold Chain Pvt. Ltd.
+91 98 10 143 326
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www.devbhumiagri.com