La Calabria si prepara a scrivere una nuova pagina nella coltivazione della nocciola. È entrata infatti nel vivo la raccolta dei frutti nei campi della Rete di Impresa Calabria in Guscio, realtà che riunisce circa 70 produttori e promuove sul territorio il progetto "Nocciola Italia" del Gruppo Ferrero.
© Rete di Impresa Calabria in Guscio
A raccontare l'andamento della campagna è Mario Caligiuri, presidente del network: "Siamo tra il quarto e il sesto anno di impianto e per molti produttori si tratta della prima raccolta destinata a Ferrero. La qualità è ottima, che si tratti di areali delle zone basse o alte della Calabria. Purtroppo, però, un terzo della produzione è stato compromesso dalla fauna selvatica, in particolare cinghiali e istrici. È un danno che ci rammarica molto, anche perché la maggior parte dei campi era già protetta con recinzioni elettrificate e metalliche, ma la pressione degli animali è elevatissima".
© Rete di Impresa Calabria in Guscio
Al di là delle difficoltà, il presidente sottolinea un aspetto incoraggiante: "I nuovi sistemi di allevamento e di irrigazione introdotti negli impianti ci hanno premiato, consentendoci di ottenere una qualità elevata già al quinto anno. È un segnale positivo per il futuro delle nostre produzioni".
Raccolta in corso
La macchina organizzativa della Rete è quindi pienamente operativa. La raccolta, iniziata nella settimana 37, procede senza ostacoli dal punto di vista climatico: "Il meteo ci favorisce, non registriamo piogge e contiamo di concludere entro fine settembre. Lavoriamo a rotazione in sei impianti – spiega Caligiuri – e stiamo offrendo supporto diretto ai produttori con macchinari centralizzati e assistenza tecnica. Fare rete significa anche affrontare insieme le criticità e mettere a disposizione strumenti condivisi".
© Rete di Impresa Calabria in Guscio
Sotto il profilo economico, la situazione resta delicata: "Siamo ancora in una fase in cui i costi di raccolta si coprono, ma non sempre quelli di coltivazione. Qualcuno più produttivo riesce a fare di meglio, ma in generale al quinto anno siamo ancora in equilibrio precario. L'aspetto positivo è il contratto con Ferrero, che ci tutela. Quest'anno, i prezzi di mercato sono alti per via della scarsità di prodotto in Piemonte e nel Viterbese, ma noi seguiamo listini più stabili e meno speculativi, in linea con un approccio etico".
© Rete di Impresa Calabria in Guscio
Il contratto con Ferrero prevede che il 75% della produzione risponda agli standard previsti dall'azienda, mentre il restante 25% possa essere destinato ad altri canali. "Dai primi test qualitativi sembra che la gran parte del raccolto possa rientrare nei parametri Ferrero – commenta Caligiuri – ma è ancora presto per dirlo con certezza. Per gli impianti più giovani, al quarto anno, parte della produzione avrà invece altre destinazioni".
© Rete di Impresa Calabria in Guscio
L'appello alle istituzioni
Sul tema della fauna selvatica, Caligiuri non nasconde la sua preoccupazione: "Le istituzioni hanno già fatto molto, finanziando anche le reti di protezione, ma resta un problema serio per la sopravvivenza delle coltivazioni. Serve un ulteriore impegno per contenere i danni e garantire futuro a un comparto che sta crescendo e che oggi, con il primo conferimento a Ferrero, segna un passaggio storico per la Calabria".
Foto concesse e tratte dalla pagina Facebook di Rete di Impresa Calabria in Guscio
Per maggiori informazioni:
Rete di Impresa Calabria in Guscio
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+39 348 4001615
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