Il mercato delle cipolle dolci sta entrando in una fase di consolidamento in Spagna e in tutta Europa. Il Perù rimane il principale fornitore di questo prodotto distintivo all'interno del segmento delle cipolle, destinato a registrare presto nuovi sviluppi, secondo la Yummy Fresh.
"Negli ultimi dieci anni, le cipolle dolci hanno conquistato spazio sul mercato spagnolo, passando dall'essere poco conosciute a diventare un prodotto abituale nel commercio al dettaglio, nella ristorazione e nelle case dei consumatori", afferma David Casanoves della Yummy Fresh. "La Spagna è passata dall'essere una semplice destinazione per le cipolle peruviane a diventare il secondo mercato più importante dopo gli Stati Uniti, con una crescita davvero straordinaria. Oggi, la produzione peruviana ammonta a circa 10.000 container all'anno, di cui circa 6.000 vengono spediti negli Stati Uniti, circa 3.000 arrivano in Spagna e la rimanente parte viene distribuita tra Ecuador, Panama, Cile e altri Paesi della regione".
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Quello statunitense è il mercato di riferimento dell'azienda, dove la maggior parte del prodotto viene gestita attraverso programmi organizzati direttamente con le catene di supermercati. "Negli Stati Uniti, il 90% delle cipolle dolci fresche viene venduto tramite il settore retail. In Spagna siamo ancora in una fase di crescita. Non registriamo più gli incrementi annuali del 15-16% dei primi anni, ma continuiamo comunque a progredire, con un'ottima accoglienza anche in altri mercati europei come Francia, Italia e Portogallo", aggiunge Casanoves.
Il prodotto ha conquistato uno spazio sul mercato per le sue caratteristiche distintive. "Le cipolle dolci hanno conquistato la fiducia dei consumatori con le loro qualità organolettiche. Non c'è cipolla migliore da mangiare cruda: è delicata, croccante, poco pungente e molto versatile in cucina. Alcuni consumatori non comprano altri tipi di cipolla".
Offerta dipendente dalle importazioni
L'offerta di cipolle dolci dipende in larga misura dalle importazioni. In Spagna, la produzione nazionale copre circa tre mesi, mentre per il resto dell'anno il mercato si affida ai prodotti importati, principalmente dal Perù, ma anche da Messico e Senegal. "La cosa curiosa è che importiamo più di quanto produciamo, il che è insolito per altre colture", sottolinea Casanoves.
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La stabilità dei prezzi, tuttavia, rimane una sfida. "Ci sono stati periodi di eccesso di offerta, quando operatori opportunisti hanno introdotto volumi eccessivi in una finestra breve, con il risultato che cipolle dolci di qualità finivano vendute in sacchi con scarsa cura nella presentazione. Per noi, le cipolle dolci sono un prodotto a valore aggiunto che merita una presentazione adeguata, ma alla fine vale anche la legge del prezzo più basso", osserva Casanoves.
La strategia della Yummy Fresh è chiara. "Vogliamo offrire ai nostri clienti qualità, affidabilità e fiducia. Non stiamo inventando nulla di nuovo, ma vogliamo che le cipolle dolci occupino il posto che meritano sul mercato. Lo vediamo chiaramente nelle reazioni dei nostri clienti e nel valore che attribuiscono al nostro impegno".
L'innovazione fa parte del DNA dell'azienda. Casanoves spiega: "Proveniamo dal mondo delle sementi che, per definizione, sono l'origine dell'innovazione. Ecco perché lavoriamo da diversi anni a quello che sarà il prossimo lancio della Yummy Fresh: la cipolla dolce rossa piatta".
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"Una delle caratteristiche principali delle cipolle dolci è la loro forma piatta, che aiuta i consumatori a riconoscerle immediatamente. Mantenendo questa caratteristica, vogliamo lanciare una variante rossa, anch'essa piatta e dolce, con il marchio Sweet Rossie. Disponiamo già di varietà promettenti che potrebbero affermarsi in questa nicchia entro il 2026".
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La cipolla dolce rimane un prodotto con un potenziale a lungo termine. "È estremamente versatile, si adatta a tutto e, a giudicare dal successo che ha avuto in Spagna, c'è ancora molto margine di crescita", conclude David Casanoves.
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