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Dimitris Tsolas, della Tsolas Fruit:

"In questa stagione, kiwi di calibro maggiore e innovative attrezzature tecnologiche per la selezione"

Ad Arta, una delle regioni più importanti per la coltivazione di kiwi in Grecia, la produzione della varietà Hayward dovrebbe superare quella dello scorso anno. A riferirlo è Dimitris Tsolas, proprietario dell'azienda locale Tsolas Fruit. "Sembra che ad Arta la produzione di kiwi Hayward sarà superiore del 10-15% rispetto all'anno scorso. Nel resto della Grecia, i danni estesi causati dal gelo primaverile sembrano essere compensati dalle numerose piantagioni giovani degli ultimi 4-5 anni, che ora stanno dando buone rese. Inoltre, il profilo dei frutti di quest'anno si distingue per calibri maggiori, con molti frutti compresi tra 25 e 33".

© Tsolas Fruit

"Negli ultimi anni abbiamo piantato, come diciamo noi, 'un'altra Grecia' di kiwi. Ad Arta, i mandarini vengono sradicati per far posto all'actinidia. Tuttavia, non sono d'accordo con le stime che suggeriscono che la nostra produzione potrebbe raggiungere le 400mila tonnellate. Il clima inizia a diventare subtropicale anche nelle zone settentrionali del nostro Paese, impedendo ai kiwi Hayward di accumulare le ore di freddo necessarie per raggiungere la massima resa stimata", spiega Tsolas.

"Siamo un'azienda orientata al 99% all'esportazione. Coltiviamo ed esportiamo anche agrumi. Quest'anno, i mandarini di Arta arriveranno sul mercato a partire da metà novembre e stimiamo che raggiungeranno le 20.000-25.000 tonnellate, una quantità nella norma. Li esportiamo nell'Europa orientale, mentre i kiwi sono destinati ai mercati europei e della Penisola Arabica".

© Tsolas Fruit

L'esportatore greco ritiene che, a causa dell'aumento dei dazi statunitensi sulle importazioni dall'Ue e del tasso di cambio Euro-Dollaro, le esportazioni verso gli Stati Uniti dovranno affrontare un costo aggiuntivo di circa il 25%. "Nonostante ciò, non credo che altri mercati subiranno pressioni da un eventuale reindirizzamento dei kiwi inizialmente destinati agli Stati Uniti, poiché uno scenario del genere difficilmente riguarderà grandi quantità".

Infine, la scorsa stagione ha posto sfide particolari per gli esportatori, tra i problemi di qualità che hanno reso difficile lo stoccaggio, rischiose esportazioni a lunga distanza e un necessario esaurimento precoce delle scorte. Tsolas osserva: "Gli esportatori greci hanno dovuto affrontare casi in cui il riprezzamento dei kiwi all'arrivo in mercati lontani ha raggiunto il 30-35% a causa di problemi di qualità".

© Tsolas Fruit

Tuttavia, l'azienda si sta preparando a entrare quest'anno in un ambiente produttivo completamente nuovo, che la proteggerà ampiamente da tali rischi. "Entro settembre sarà pronto il nostro nuovo impianto all'avanguardia di confezionamento, dedicato esclusivamente ai kiwi. È dotato di una calibratrice elettronica a sei canali in grado di riempire 12 container in otto ore e di un magazzino refrigerato con una capacità di 6.000 tonnellate. Si tratta di un investimento di 12 milioni di euro, con cui stiamo compiendo un passo importante per migliorare la garanzia di qualità dei nostri kiwi", conclude Tsolas.

Per maggiori informazioni:
Dimitris Tsolas
Tsolas Fruit
+30 6944 272 731
[email protected]
tsolasfruit.gr/en/homepage

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