TIPA Compostable Packaging e la sua consociata europea Bio4Pack hanno introdotto un'etichetta compostabile certificata per prodotti ortofrutticoli, progettata per un'ampia gamma di frutta e verdura.
Secondo TIPA, le etichette sono resistenti all'umidità, pur rimanendo flessibili. L'adesivo, sensibile alla pressione, consente l'applicazione su prodotti con buccia liscia come banane e mango, così come su superfici più ruvide come arance e meloni, senza lasciare residui.
L'azienda ha dichiarato che le etichette sono compatibili con le macchine da stampa convenzionali, adatte sia all'applicazione meccanica che manuale, e resistenti in condizioni di freddo e umidità. Inoltre, sono certificate per l'applicazione diretta per uso alimentare.
"Le etichette sui prodotti ortofrutticoli sono tradizionalmente realizzate in plastica convenzionale, che non può essere riciclata e spesso finiscono nei contenitori dei rifiuti alimentari, contaminando i flussi organici e contribuendo all'inquinamento da microplastiche. Siamo entusiasti di offrire queste etichette come parte del nostro sempre più ampio assortimento di soluzioni sostenibili che offrono le stesse prestazioni delle plastiche convenzionali, ma soddisfano gli attuali standard di compostabilità", ha affermato Daphna Nissenbaum, co-fondatrice e amministratrice delegata di TIPA.
All'inizio del 2025, TIPA ha lanciato una pellicola compostabile ad alta barriera per il confezionamento laminato di snack salati e patatine. La pellicola è disponibile a livello globale in bobine e, se combinata con strati di cellulosa o carta, è considerata una delle soluzioni compostabili a due strati più sottili per snack come patatine e chips.
Anche altre aziende stanno promuovendo l'utilizzo di imballaggi compostabili. A luglio, Huhtamaki ha annunciato il lancio di coppe per gelato compostabili sia a livello domestico che industriale, oltre che riciclabili. Le coppe sono realizzate in cartone certificato con un rivestimento in materiale di origine biologica, nell'ambito del percorso dell'azienda verso l'abbandono delle plastiche di origine fossile.
Fonte: Packaging Europe