La seconda giornata di Asia Fruit Logistica si è svolta in un clima cordiale e piacevole. Pur con un'affluenza inferiore rispetto al primo giorno, la maggior parte degli espositori ha espresso soddisfazione per la qualità dei contatti avuti con potenziali acquirenti.
L'Europa guarda con ottimismo all'Asia
Gli espositori europei si dichiarano fiduciosi sulle prospettive di export verso il continente asiatico. I produttori francesi di mele vedono grandi opportunità grazie all'ottima qualità e sperano che i ritardi causati l'anno scorso dal blocco del Mar Rosso non si ripetano. I loro principali mercati restano Vietnam, Taiwan, Hong Kong, Cina, Singapore e Cambogia. Gli operatori olandesi di mele e pere hanno sviluppato varietà specifiche per il mercato asiatico e prevedono un incremento delle esportazioni ora che la Cina ha aperto il mercato a questi frutti dai Paesi Bassi. L'Asia rappresenta anche un mercato chiave per le cipolle olandesi, che però dovranno competere con quelle cinesi, forti di un raccolto abbondante. I produttori belgi di frutta top-quality stanno avviando le prime spedizioni verso Vietnam e Thailandia, mentre le verdure del Belgio continuano a raggiungere Hong Kong e diversi mercati del Sud-Est asiatico. Dal Regno Unito, un produttore di piccoli frutti ha raccontato come le esportazioni verso Asia e Medio Oriente siano in costante crescita.
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Didier Lepputre e Laurent De Smedt di BelOrta.
Taiwan, mercato chiave per le patate nordamericane
Negli Stati Uniti, i coltivatori di mele di Washington si preparano a un nuovo raccolto abbondante. "Esportiamo in Asia da decenni, ma con la produzione di mele in crescita sia negli USA che a livello globale, la concorrenza è più forte che mai", ha spiegato un rappresentante di Washington Apples. La raccolta delle patate statunitensi è iniziata e i produttori sono soddisfatti della qualità. Taiwan viene considerata un mercato strategico da sviluppare. Oltre alle patate, tra i prodotti chiave esportati verso l'Asia figurano pere, agrumi e piccoli frutti.
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Kenneth Wee e Ross Johnson per la Idaho Potato Commission.
Produzione in crescita nella regione cinese dello Yunnan
La produzione domestica di frutta in Cina cresce a ritmo sostenuto, ma alcune varietà del Sud del Paese hanno subito ritardi di raccolta a causa della primavera fredda. I primi limoni sono già sul mercato, con volumi maggiori attesi da dicembre, in concorrenza con le importazioni dal Sudafrica. Boom anche per i mirtilli dello Yunnan, che hanno visto moltiplicare le rese negli ultimi anni. Tempi di trasporto più brevi e standard qualitativi migliori ne hanno aumentato la popolarità sul mercato interno, lo stesso vale per gli avocado.
La Thailandia è presente con 15 aziende che espongono un'ampia gamma di frutti esotici e derivati, con buoni riscontri soprattutto da buyer cinesi, europei e nordamericani. Dal Giappone arrivano uve senza semi, dolci e di alta qualità, pensate per l'export verso l'Europa. Il Vietnam si presenta con circa 25 esportatori che promuovono i loro frutti di punta: pitaya, mango, cocco, longan, durian, melone, pomelo, banane, rambutan, lime senza semi, ananas e annone. Particolare attenzione al mango Elephant dalla buccia verde, già esportato nei mercati premium di Australia e USA, oggi sempre più richiesto anche in Cina, Hong Kong, Thailandia e Malesia. Interesse crescente anche per una nuova varietà di banana resistente alla malattia di Panama, destinata ai mercati di Giappone, Cina, Singapore e Corea del Sud.
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Ren Chen di Jianyang Fengheyuan.
Ciliegi cileni: una stagione diversa all'orizzonte
In Sud America, il Cile si prepara a una nuova campagna delle ciliegie. Dopo il record produttivo e le difficoltà logistiche dello scorso anno, il settore ha adottato misure correttive. L'obiettivo è bilanciare i volumi, migliorare il calibro, aumentare il grado zuccherino e garantire una qualità superiore. Per il Perù, invece, si aprono grandi opportunità con l'export di mirtilli. In Cina il consumo di questa bacca cresce costantemente: nonostante l'alta produzione locale, la preferenza per frutti di alta qualità spinge la domanda verso i mirtilli peruviani. "Non c'è ragione per cui la Cina non segua il percorso di Europa e Stati Uniti", ha commentato un esportatore.
Assente l'Africa occidentale
Come già evidenziato nella prima giornata, Nord Africa e Sudafrica sono ben rappresentati a Hong Kong. L'Africa orientale è presente con i padiglioni di Tanzania e Kenya, principalmente con avocado destinati al mercato cinese. L'Africa occidentale, invece, è totalmente assente. Le aspettative cinesi per le uve sudafricane sono alte, anche se i raccolti locali in Asia e quelli di Nord America e Australia presentano qualità elevata. Alcuni operatori segnalano che le importazioni di uva della Cina potrebbero ridursi a causa del rallentamento economico.
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Jofrey Ombeni e Irene Undiri di Onocado Farm, Tanzania.
Sfide per le uve australiane
Gli esportatori australiani riportano una stagione difficile per l'uva da tavola: le condizioni climatiche hanno concentrato sul mercato grandi quantità di prodotto nello stesso momento. L'aumento dei costi di produzione, inoltre, sta pesando negativamente sui margini dei produttori.