Le esportazioni di jackfruit dell'India sono sostenute dalla forte domanda di prodotti trasformati come chips, polveri liofilizzate, hamburger surgelati e alternative alla carne di origine vegetale. A riferirlo è Mithilesh Desai, direttore della Jackfruitking Agro Producer Company, con sede a Ratnagiri, nello Stato indiano del Maharashtra. "Le nostre esportazioni si sono estese da Mauritius ai mercati del Golfo e all'Europa, trainate dalla versatilità del frutto e dal crescente interesse globale".
© Jackfruitking Agro Pvt. Ltd.
Tuttavia, le esportazioni di jackfruit devono affrontare sfide legate alla breve shelf life del frutto, che limita le esportazioni principalmente ai prodotti trasformati. Il jackfruit fresco viene esportato solo nei vicini Paesi del Golfo, a causa di una logistica e di un'infrastruttura della catena del freddo insufficienti. "Due anni fa, la Jackfruitking Agro ha avviato le prime esportazioni di piantagioni di jackfruit dall'India a Mauritius, mentre lo scorso anno abbiamo esportato prodotti trasformati nei Paesi del Golfo. Abbiamo, inoltre, testato l'esportazione di jackfruit freschi a Dubai, evidenziando la necessità di una gestione post-raccolta ottimale e di una logistica della catena del freddo per preservare qualità e shelf-life", spiega Desai.
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L'arrivo anticipato dei monsoni a maggio ha avuto un impatto sulla raccolta nel Maharashtra, ma la disponibilità complessiva è rimasta elevata, poiché la maggior parte dei jackfruit era già stata trasformata o venduta. Desai afferma: "La stagione, che va da gennaio a giugno, ha registrato piogge precoci quest'anno, riducendo il raccolto finale del 20-25%, sebbene i prezzi siano rimasti stabili. Migliori rese e capacità di trasformazione hanno sostenuto le esportazioni, in particolare dei prodotti a valore aggiunto".
La Jackfruitking Agro, che rappresenta 1.100 agricoltori nella cintura di Konkan del Maharashtra, ha intensificato la trasformazione per soddisfare la domanda.
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"Negli ultimi tre anni, le vendite di jackfruit trasformato sono aumentate del 70-75%, mentre quelle del frutto fresco sono cresciute del 40%, soprattutto sul mercato interno. "I prodotti trasformati come chips e polveri dominano le esportazioni, rappresentando il 60% della nostra produzione, con il 20% di vendite di jackfruit fresco e il 20% di scarti". Due varietà principali di jackfruit guidano il mercato: la polpa morbida, utilizzata per la preparazione di puree, e la polpa dura, preferita a livello globale per prodotti a valore aggiunto come nugget, burger e hamburger. Il jackfruit a polpa dura è molto richiesto per la sua versatilità come ingrediente nelle preparazioni vegetali di kebab e biryani", sottolinea Desai.
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Desai intravede delle significative opportunità per il settore indiano del jackfruit nei prossimi anni, soprattutto con i progressi nel potenziamento della catena del freddo e dei sistemi logistici. "L'economia indiana del jackfruit, dal valore di circa 4,5 miliardi di dollari, perde una forte quota di valore a causa delle difficoltà nella filiera. Sistemi migliorati potrebbero garantire il 20-30% di questo valore attraverso le esportazioni del frutto fresco, oltre alla crescente domanda di prodotti trasformati a base di jackfruit. Stiamo lavorando per esportare il jackfruit negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, nel Regno Unito e nei mercati del Golfo, sfruttando l'accordo di libero scambio tra India e Regno Unito e sistemi di catena del freddo potenziati", conclude Desai.
Per maggiori informazioni:
Mithilesh Desai
Jackfruitking Agro Producer Company
+91 82 75 455 176
[email protected]
