La campagna di coltivazione della Patata della Sila IGP volge al termine, ma non senza difficoltà. Albino Carli, direttore del Consorzio Produttori Patate Associati (PPAS), descrive un'estate segnata ancora una volta dalla siccità e da temperature più alte della media. "Ormai il caldo eccessivo sembra essere diventato la normalità, persino in montagna", sottolinea Carli, evidenziando le crescenti preoccupazioni degli agricoltori.

Albino Carli
Le rese attese non sono particolarmente elevate: i primi sondaggi indicano tuberi di calibro medio e una produzione complessiva inferiore alla media. Le operazioni di raccolta entreranno nel vivo solo dopo il 10-12 settembre, ma già si intravede un quadro produttivo più complesso rispetto alle annate precedenti. La qualità, tuttavia, dovrebbe mantenersi buona grazie all'assenza di fitopatie diffuse, con l'unico limite rappresentato dalla carenza idrica.
In questo momento, il settore delle patate sta vivendo una situazione un po' diversa rispetto a quella delle ultime annate, che si sono contraddistinte per un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta. "A pesare ulteriormente sul mercato è la forte pressione estera. In particolare, la Francia sta immettendo prodotto a prezzi competitivi, condizionando il settore delle patate comuni. Il nostro prodotto premium ne risente in misura minore, ma la campagna commerciale si presenta meno semplice rispetto alle ultime due annate", aggiunge Carli. Le quotazioni di partenza non sono ancora state definite, ma si ipotizza una sostanziale stabilità rispetto agli anni scorsi.
Sul fronte della batata, invece, le prospettive sono migliori. Le prime scavature sono già partite e il prodotto sarà disponibile da questa settimana (la 36esima del 2025, ndr). Le condizioni climatiche più calde hanno favorito la coltura, lasciando intravedere non solo una qualità superiore, ma anche una disponibilità tale da garantire una commercializzazione più lunga di quella degli anni precedenti.
Gestione idrica, se ne parlerà alla Sagra della Patata 2025
Accanto all'aspetto produttivo, il PPAS si prepara a un appuntamento atteso: la storica Sagra della Patata della Sila, in programma dal 5 al 7 settembre, nella zona di maggiore produzione della Sila Grande. Oltre a valorizzare il tubero, simbolo del territorio, e a richiamare visitatori, quest'anno l'evento sarà occasione per una riflessione più ampia sul futuro dell'agricoltura montana. Scarica qui la locandina.
© Maria Luigia Brusco | FreshPlaza.it
Durante la manifestazione, il 5 settembre alle 18, si terrà una tavola rotonda alla presenza di enti e istituzioni regionali, dal titolo "Acqua, bene prezioso. Azioni di sviluppo sostenibile per l'economia dell'altopiano silano". Obiettivo: discutere soluzioni strutturali per la gestione dell'acqua, risorsa sempre più scarsa. Scarica qui la locandina.
"Proponiamo, tra le misure, la creazione di laghetti e bacini di contenimento in quota, sul modello alpino, capaci di raccogliere l'acqua piovana e di garantirne l'uso nei periodi di siccità estiva. Non stiamo parlando di opere faraoniche – precisa Carli – ma di progetti realistici e fondamentali per assicurare produzioni di qualità anche in futuro".
Per maggiori informazioni:
Consorzio produttori patate associati Soc. Coop. Agricola
C/da Garga 4 - S.S. 107 km 83.400
87055 San Giovanni in Fiore (CS) - Italy
[email protected]
www.patateppas.it