Un'annata da incorniciare per la cipolla ramata di Montoro, regina delle tipicità campane. A confermarlo è Nicola Barbato, amministratore della GB Agricola e presidente del Comitato Promotore della Cipolla Ramata di Montoro, che racconta con soddisfazione l'andamento della campagna 2025.
"Quest'anno il periodo di coltivazione è andato benissimo – spiega Barbato – perché, non abbiamo registrato piogge frequenti e/o troppo abbondanti, e siamo riusciti a gestire l'acqua nei momenti giusti. Ci troviamo ai piedi dell'Irpinia, il secondo bacino idrografico d'Europa, dove nascono le sorgenti di Caposele e Cassano. Qui le risorse non sono mai mancate, e questo ci ha permesso di irrigare quando serviva. Inoltre, non si sono registrate piogge estreme e quindi non ci sono stati danni ai bulbi. Il risultato? Cipolle sane, brillanti, senza fitopatie fungine e con una qualità eccellente. Finora è stata davvero una bellissima annata dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo".
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Cipolla Ramata di Montoro
Mentre in Spagna e in Puglia si è registrato un calo produttivo attorno al 30%, dovuto a semine ridotte, bacini idrici scarichi e fenomeni estremi, tra piogge torrenziali e caldo intenso, Montoro ha potuto contare sulla fortuna di un territorio naturalmente vocato. "Abbiamo avuto temperature elevate anche noi, fino a 45 °C a fine giugno – spiega Barbato – ma i nostri terreni, ricchi d'acqua e ben ventilati, hanno retto bene. Il confronto con altre aree produttive ci fa capire quanto sia prezioso il nostro areale".
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Lavorazione della cipolla ramata di Montoro
Rispetto allo scorso anno, la produzione di cipolla ramata è aumentata. Da un lato per la favorevole annata di coltivazione, dall'altro per l'incremento degli ettari coltivati, arrivati a circa 170-180. "Ogni anno la richiesta di prodotto aumenta – racconta Barbato – e il Consorzio di tutela e promozione lavora per convincere altri produttori ad avvicinarsi alla ramata di Montoro, abbandonando le varietà ibride. Bisogna fare formazione e informazione: le biodiversità italiane sono sempre più richieste dai consumatori e danno un valore aggiunto al territorio. Inoltre, noi assicuriamo il ritiro del prodotto e un prezzo garantito, creando un'interfaccia tra agricoltori e Grande distribuzione organizzata".
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Montecorvino Pugliano (SA): raccolta a fine agosto della cipolla ramata di Montoro. Buona qualità e quantità
La raccolta, iniziata a fine giugno, è ancora in corso, ma la commercializzazione è partita già da qualche mese. "Agosto ha visto un leggero calo nei mercati generali, soprattutto al nord Italia, ma la Gdo ha mantenuto un trend positivo. La cipolla ramata di Montoro è presente negli scaffali di Esselunga, Despar, Interspar, Conad e Metro. Accantonato il periodo delle vacanze, Metro sta aumentando gli ordini, mentre Despar ha inserito la nostra cipolla ramata nella linea premium dedicata alle eccellenze italiane", spiega Barbato.
La forza della tipicità e delle etichette parlanti
Uno dei punti di forza della cipolla ramata di Montoro è la tracciabilità trasparente. Attraverso QR code e informazioni in etichetta, i consumatori possono conoscere analisi, luoghi di coltivazione e caratteristiche del prodotto. "Oggi il consumatore non è più distratto come una volta – osserva Barbato – ma vuole sapere tutto di ciò che porta in tavola. La ramata di Montoro risponde a questa esigenza, diventando sinonimo di fiducia e qualità".
© G.B. AgricolaScalogno bio sfuso in rete
Nuovi orizzonti: scalogno e cipolla dorata biologici
"Parlando di innovazione, quest'anno abbiamo introdotto in via sperimentale lo scalogno, un prodotto che appartiene alla stessa famiglia delle cipolle. La sua introduzione è stata favorita anche dalla normativa europea sulla rotazione colturale nei terreni biologici, che impone di non coltivare la stessa coltura per due anni consecutivi sullo stesso appezzamento, osservando una rotazione triennale. Questa regola ci ha spinto a diversificare e, dopo le prime prove, abbiamo capito che il nostro clima e i nostri terreni, molto ventilati e con basse problematiche fungine, sono potenzialmente idonei per lo scalogno, specialmente anticipando la semina di qualche mese rispetto alle coltivazioni tradizionali dell'Emilia-Romagna. Attualmente, lo scalogno è coltivato esclusivamente in regime biologico, riflettendo la nostra filosofia aziendale, dato che circa il 90% della GB Agricola è già certificata biologica e tutti i nuovi terreni acquisiti vengono convertiti al bio".
© G.B. AgricolaCipolla dorata bio, disponibile da ottobre
Un'altra importante novità è l'arrivo della cipolla dorata biologica, il cui lancio sul mercato è previsto a partire da ottobre. "Abbiamo terminato la raccolta e le analisi hanno confermato l'assenza di residui. Ora siamo in attesa dell'audit di Agroqualità per la certificazione. Al momento, abbiamo dedicato circa 5 ettari alla coltivazione della dorata biologica. È un passo significativo per ampliare la nostra offerta biologica e rispondere alle esigenze di un mercato sempre più orientato verso prodotti sani e sostenibili", conclude Barbato.
Per maggiori informazioni:
Nicola Barbato
GB Agricola
Via Padula
83025 Montoro (AV) - Italy
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