Il mercato biologico nel commercio al dettaglio svizzero ha mostrato un quadro stabile e dinamico nel 2024. Dopo una significativa crescita nel 2023, influenzata principalmente dall'inflazione, il 2024 ha registrato un aumento del fatturato nel segmento biologico dello 0,3%. Parallelamente, stando al sondaggio del Biobarometro, il comportamento in materia di consumo si è spostato verso un'alimentazione più sostenibile, con una quota crescente di persone che consumano regolarmente prodotti biologici, attestatasi al 55% nel 2024. Questa percentuale, che rappresenta chi dichiara un elevato consumo di prodotti biologici, è aumentata di 6 punti percentuali tra il 2022 e il 2024. A rilevarlo un rapporto UFAG/FiBL Svizzera, pubblicato l'11 agosto, dove si analizza l'evoluzione della domanda di generi alimentari biologici nel commercio al dettaglio svizzero.
Cosa spinge i consumatori verso il bio?
I motivi principali per l'acquisto di alimenti biologici sono rimasti invariati rispetto al 2022. A livello personale, i consumatori cercano di evitare residui di prodotti fitosanitari, desiderano un'alimentazione sana e vogliono meno additivi. Dal punto di vista della sostenibilità, le motivazioni chiave includono la rinuncia all'utilizzo di antibiotici a scopo preventivo, la detenzione di animali rispettosa delle loro esigenze e una produzione rispettosa dell'ambiente.
© AI
Verdure e patate fresche biologiche
All'interno di questo panorama, la categoria generale "frutta e verdura" è tra le aree di interesse del consumo biologico. Tuttavia, i dati più dettagliati e specifici forniti dalle analisi di mercato si concentrano in particolare sulle verdure e le patate fresche biologiche, che continuano a mantenere un ruolo di grande importanza nel mercato. Pur essendo state superate dai cereali e prodotti da forno per quanto riguarda il fatturato più elevato, le verdure e le patate fresche biologiche rimangono il secondo gruppo di merci più rilevante in termini di giro d'affari nel mercato biologico.
Tra il 2022 e il 2024, il fatturato di verdure e patate fresche biologiche ha registrato un aumento medio dell'1,3% all'anno. È interessante notare come questa crescita sia stata trainata più dall'aumento dei volumi di vendita che da quello dei prezzi. Il volume di vendita, infatti, è cresciuto in media dell'1,8% all'anno nello stesso periodo. Questo indica una solida e costante domanda da parte dei consumatori per prodotti freschi e meno trasformati, riflettendo una probabile maggiore attenzione verso un'alimentazione sana e sostenibile.
La barriera principale all'acquisto resta il prezzo elevato
Nel 2024, questo fattore è diventato ancora più importante rispetto al 2022. Altre barriere, come la scarsa reperibilità in mense e ristoranti, l'eccessivo imballaggio o i dubbi sull'autenticità del prodotto biologico, hanno invece perso rilevanza.
Un aspetto significativo del cambiamento nelle abitudini di consumo riguarda il legame tra il bio e la dieta: le persone che consumano molti prodotti biologici tendono a mangiare carne meno frequentemente rispetto a quelle che ne consumano pochi. Tra il 2020 e il 2024, si osserva anche una tendenza a ridurre il consumo di carne in questo gruppo di consumatori. Di pari passo, il consumo di pasti vegani è in aumento, in particolare tra chi ha un elevato consumo di prodotti bio: la percentuale di questi intervistati che consuma pasti vegani ogni una o due settimane è passata dall'8,4% al 12,8% tra il 2020 e il 2024. Questa evoluzione suggerisce una maggiore attenzione alla sostenibilità e alle scelte etiche, che si riflette sia nel consumo di biologico che nella preferenza per alternative vegetali.
Per maggiori informazioni:
www.dati-agrimercato.ch