Non è consueto imbattersi in un giovane che da qualche anno, con molto entusiasmo, ha preso in mano la guida dell'azienda frutticola di famiglia. La sua esperienza è stata messa in luce anche dall'iniziativa Agrimanager di Agri2000 ed Emil Banca. Edoardo Pulizzi ha 27 anni e conduce una ventina di ettari nel comune di Molinella (Bologna).
"L'azienda è stata fondata dal mio bisnonno negli anni '40 - afferma l'agricoltore - per passare poi in mano a mio nonno. La generazione dei miei genitori, però, non ha voluto dedicarsi all'agricoltura: io, quindi, sono tornato alla campagna dopo il salto di una generazione in famiglia".
A breve inizierà la raccolta della pera Abate. "Abbiamo una discreta produzione, rispetto ad altre annate e altre zone, ma sarà comunque l'ultimo anno, perché poi la eradicherò. Ho calcolato che, raccogliendo circa 20 tonnellate a ettaro, se anche queste fossero tutte di prima qualità, andrò a perdere 2000 euro a ettaro. Non è più una coltivazione sostenibile".
Per contro, a breve realizzerà un impianto di pesche. "È importante diversificare. Inizierò con una piccola superficie, scegliendo la varietà anche in base alle richieste dei miei clienti. Tutti i miei impianti frutticoli sono protetti e dotati di sistemi di fertirrigazione".
© Edoardo Pulizzi
Altre varietà di pere stanno portando maggiori soddisfazioni, come William, William Rosso, Fred, Carmen, Santa Maria. "Quest'anno il raccolto delle pere estive è stato soddisfacente, la definirei un'annata normale".
Pulizzi coltiva anche zucche, un articolo molto richiesto. Infatti, a fronte dei 3 ettari attuali, il prossimo anno ne coltiverà quasi 10. "Ho stretto un accordo con un mio cliente, cui conferirò molte più zucche Violina. È un articolo che, se prodotto bene, dà ampie soddisfazioni economiche".
"Investire in agricoltura non è per niente semplice, per un giovane - sottolinea Pulizzi - specie per un'azienda neonata che ha necessità di fare nuovi investimenti. Di certo servono ottimi partner e una banca vicina al comparto e a noi imprenditori, come Emil Banca nel mio caso".
E conclude: "Per essere un giovane imprenditore agricolo, in un periodo storico come l'attuale, servono tre cose: intraprendenza, spirito di sacrificio e passione. E anche un pizzico di fortuna".
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