Secondo Nestor Beugre, amministratore delegato di Ivoire Agri, nell'ultimo mese la domanda europea di noci di cocco provenienti dalla Costa d'Avorio è stata bassa, ma ciò è stato compensato dalla forte domanda nei mercati dell'Africa occidentale.
Il coltivatore afferma: "Come ogni anno, abbiamo avuto un periodo intenso da maggio a luglio, caratterizzato da numerose spedizioni verso la Russia e l'Unione europea. Noi di Ivoire Agri abbiamo esportato molto in Russia, Italia e Paesi Bassi. La domanda cala poi in agosto e probabilmente anche in settembre. Come ogni anno, prevediamo un aumento delle esportazioni da ottobre fino alla fine dell'anno".
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Beugre continua: "Attualmente, nonostante il periodo di rallentamento, il mercato olandese continua a mostrare una forte domanda di noci di cocco ivoriane. Tuttavia, stranamente, questa richiesta non si riflette sui prezzi, che sono scesi di quasi il 10% rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione. Le quotazioni che i coltivatori ottengono dagli acquirenti della regione sono persino superiori a quelli delle esportazioni verso il mercato olandese".
Secondo il coltivatore, gli acquirenti di diversi Paesi limitrofi vengono in Costa d'Avorio per acquistare noci di cocco e offrono ai coltivatori prezzi interessanti, persino superiori a quelli offerti da chi esporta verso l'Unione europea. "Ciò crea una forte concorrenza per l'approvvigionamento di noci di cocco. Di conseguenza, grandi volumi vengono spediti in Nigeria, Senegal, Mali e Burkina Faso".
"Speriamo di poter rifornire direttamente altri mercati europei, in particolare i Paesi nordici, che sono molto interessati alle noci di cocco", aggiunge Beugre. Secondo il coltivatore, gran parte delle noci di cocco è destinata all'industria di trasformazione, sia in Africa occidentale sia in Europa. "La domanda è particolarmente forte per i calibri A e B e per le varietà ibride e GOA".
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