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L'annata si sta confermando disastrosa

Nocciolo: la mappa delle perdite produttive da nord a sud d'Italia

Quando va bene, le perdite sono del 30 per cento, ma non mancano punte di carenza di prodotto superiori al 60 per cento: questa è una fotografia dell'annata delle nocciole in Italia, scattata dal portale Nocciolare.it attraverso interviste ad esperti del comparto. Ancora una volta, ed è così da diverse stagioni, le perdite sono notevoli ma non uniformi.

Lazio
Grande disformità produttiva nel Lazio. Gli esperti Benedetto Valentini e Giacomo Santinelli, dell'ufficio agronomico Assofrutti, hanno dichiarato che le stime iniziali di produzione, comprese tra 35.000 e 40.000 tonnellate, si sono notevolmente ridotte a causa degli eventi climatici estremi di questa stagione, con una perdita stimata di circa il 40% del potenziale produttivo. La situazione è molto disomogenea. Gli impianti più giovani "tengono botta", cioè resistono, con rese quasi nelle aspettative. Deludono invece i vecchi impianti, con perdite che vanno dal 60 al 100 per cento nei casi più gravi: qualcuno, infatti, ha deciso di non raccogliere onde evitare ulteriori costi. "L'umore dei produttori è messo a dura prova, tra preoccupazioni economiche e incertezze per il futuro, ma resta la voglia di reagire, come dimostrano l'azione congiunta delle OP e i progetti di innovazione in corso".

© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it

Campania
Le cose non vanno molto meglio in Campania. Francesco Napolitano, responsabile tecnico della OP Cerere, ha detto che "in termini quantitativi la produzione 2025 risulta nuovamente sotto media, con un calo stimabile in media intorno al 30-40 per cento rispetto al potenziale dell'areale, come già registrato nel 2023. La qualità appare piuttosto eterogenea". Un problema emerso nuovamente è quello della cimice asiatica che, in talune zone, ha compromesso sia la sanità sia la commerciabilità delle nocciole. La qualità è quindi molto disomogenea e varia da zona a zona, ma anche da azienda ad azienda.

Piemonte
Fra le tre principali regioni produttrici di nocciole in Italia, il Piemonte appare quella più in difficoltà. Come riportato già in precedenti articoli (cfr. Freshplaza del 20/08/2025 e del 25/08/2025) le perdite sono molto sostenute quasi ovunque. Da annotare che negli ultimi giorni ci si è messa pure la pioggia a ostacolare la raccolta di quel poco prodotto che era pronto. Gianluca Griseri, consigliere Fondazione Agrion con delega al nocciolo, ha affermato che "La cascola è un fenomeno che si ripete ormai in maniera significativa da 3-4 stagioni. È sicuramente dovuta a una serie di possibili fattori scatenanti: dai cambiamenti climatici agli sbalzi termici, dagli stress idrici ai danni provocati dalle cimici, dagli squilibri nutrizionali alle scorrette potature della pianta".

Intanto, alla 166° Fiera delle Nocciole di Castagnole delle Lanze (AT) è stato annunciato il primo prezzo delle nocciole per il raccolto 2025: è compreso fra 470 e 520 euro/100 kg.

Per maggiori informazioni e per l'articolo completo
www.nocciolare.it

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