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Un rito collettivo che coinvolge quasi 15.000 addetti

In Val di Non e Val di Sole scatta la raccolta 2025 delle mele

Lavoro, impegno, amicizia e condivisione. Per la Val di Non e la Val di Sole la raccolta delle mele evoca il concetto di tradizione e, con essa, quel bagaglio inestimabile di storia, cultura e valori che plasmano l'identità stessa dei territori del fiume Noce, in Trentino.

© MELINDA

La raccolta è il momento culminante dell'anno. Ma non solo: è l'espressione autentica dello spirito cooperativo. Un rito collettivo capace di ripetersi senza sosta.

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È ancora presto per capire che annata sarà quella di quest'anno anche se le stime diffuse nelle scorse settimane in occasione di Prognosfruit, il summit internazionale di settore, permettono di delineare un primo quadro.

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L'Italia dovrebbe sperimentare una produzione complessiva di quasi 2,25 milioni di tonnellate con un calo del 3% rispetto al 2024 mentre i volumi continentali viaggiano poco sotto ai 10,5 milioni di tonnellate, in linea con lo scorso anno.

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In crescita la produzione prevista in Trentino (+5%), in leggero calo quella in Alto Adige (-3%). Buone le caratteristiche organolettiche delle mele.

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"I primi riscontri della raccolta 2025 autorizzano a un cauto ottimismo, nonostante alcune aree produttive siano state colpite da grandinate tra la tarda primavera e l'inizio dell'estate" commenta Simone Dalpiaz, responsabile qualità del Consorzio Melinda.

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"Abbiamo iniziato la raccolta con le varietà Gala e Sweetango: quest'ultima, in particolare, si presenta in ottima forma, con frutti croccanti, succosi e dal gusto equilibrato, molto apprezzato soprattutto dai consumatori più giovani" aggiunge Dalpiaz.

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Anche quest'anno sarà forte l'attenzione per la sicurezza, grazie all'impegno del Consorzio nelle attività di incontro e formazione realizzate anche in passato insieme al Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento, l'Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'APSS (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari) e l'Arma dei Carabinieri.

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La raccolta è destinata a coinvolgere un elevato numero di lavoratori. Sono quasi 14.600, secondo dell'Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento, gli avviamenti in agricoltura registrati lo scorso anno in Valle di Non (13.681) e in Valle di Sole (893).

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Il dato rappresenta circa la metà di tutte le assunzioni del settore nella Provincia di Trento (29.494). Le donne (26%) erano oltre un quarto della forza lavoro. Le persone straniere, l'81%.

"I dati occupazionali fanno percepire quanto siano rilevanti le attività della melicoltura, non solo per la Val di Non e Val di Sole ma per l'intero ecosistema produttivo trentino" sottolinea Mario Cescolini, consigliere Consorzio Melinda.

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"Dietro a esse si cela uno sforzo organizzativo enorme e in questo il valore della cooperazione aiuta molto le singole aziende, anche nel reperimento della forza lavoro necessaria. Un tassello essenziale, soprattutto mentre i cambiamenti climatici rendono sempre più incerta la produzione e le marginalità per gli agricoltori" aggiunge Cescolini.

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In tal senso, gli investimenti in innovazione e tecnologia assumono un ruolo indispensabile per permettere al consorzio di mantenere i livelli di qualità e competitività. Ecco perché si guarda con grande attesa all'avvio ufficiale della Funivia delle Mele: l'avveniristico impianto a fune, creato dalla visione di Melinda, che collega la sala di lavorazione di Predaia e le celle ipogee nel cuore della montagna, sta ultimando le ultime fasi di messa in funzione, necessarie per la definitiva entrata in attività.

Per maggiori informazioni:
melinda.it

Data di pubblicazione:

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