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Stéphane Vieira, QTee

"Dopo la Francia, rotta verso l'esportazione"

Sebbene le prime raccolte di QTee® siano iniziate il ​​15 luglio e si siano concluse all'inizio della scorsa settimana sulle Alpi, la campagna è ufficialmente partita il 6 agosto. L'avvio è stato promettente, grazie al clima favorevole dalla fioritura alla raccolta.

"Quest'anno abbiamo un potenziale di raccolto di 6.000 tonnellate, in netto aumento rispetto alle 3.800 tonnellate dell'anno scorso. La crescita è dovuta all'entrata in produzione dei giovani frutteti, ma anche alle condizioni meteo favorevoli allo sviluppo dei frutti. I lotti sono stati risparmiati da gelo e grandine e l'impollinazione è andata bene, a differenza dell'anno scorso", spiega Stéphane Vieira, direttore del marchio QTee.

© QTee

Sebbene la siccità abbia avuto un leggero impatto sulla quantità del raccolto, le rese di quest'anno hanno superato le aspettative. "Nel complesso, i coltivatori hanno ottenuto risultati piuttosto positivi. La qualità è molto buona, dal punto di vista sia estetico sia gustativo, anche se avremmo preferito calibri leggermente più grandi".

Un inizio positivo della campagna di commercializzazione
Per quanto riguarda la vendita al dettaglio, sebbene le pere non siano state il frutto più consumato ad agosto, la campagna è partita bene. "Tutti i nostri clienti hanno giocato d'anticipo e messo in vendita il prodotto subito. Prevediamo un aumento dei volumi di vendita a partire da settembre, con la conclusione della stagione prevista per novembre - dichiara Vieira - Dal suo lancio nel 2022, la QTee è molto apprezzata dai consumatori per l'aspetto accattivante, la croccantezza e il succo, caratteristiche che la rendono ideale per gli snack, una nuova tendenza di consumo. Un test condotto dal CTIFL-Centre Technique Interprofessionnel des Fruits et Légumes nel 2022 lo conferma. Su 200 persone che hanno assaggiato la pera QTee, il 90% si è dichiarato soddisfatto del frutto di qualità superiore, un livello di apprezzamento piuttosto raro per la frutta. Si tratta di una varietà che sta chiaramente contribuendo a rinnovare la gamma, introducendo le persone a un modo diverso di mangiare le pere".

© Wouters France

Obiettivo: aumento del 20% delle esportazioni
Sebbene la priorità attuale sia rifornire il mercato francese, il marchio punta anche a sviluppare la sua attività d'esportazione. "Vogliamo saturare il mercato francese prima di concentrarci sulle esportazioni, anche se siamo già presenti all'estero - spiega Vieira - L'anno scorso abbiamo esportato il 15% dei nostri volumi in Germania e Regno Unito, ma abbiamo anche provato a entrare in alcuni importanti mercati d'esportazione, come Dubai e America Centrale, con ottimi risultati. La pera si trasporta facilmente, si conserva bene ed è perfettamente adatta alle esigenze di alcuni mercati dell'emisfero sud, che apprezzano le pere con sfumature rosate. Il nostro obiettivo per quest'anno è portare la quota di esportazioni al 20%".

© QTee

Raggiunto l'obiettivo di 220 ettari di areali in questa stagione
La campagna 2025/26 segna il completamento del primo programma di impianto, con un totale di 220 ettari. "L'obiettivo è quello di raggiungere un potenziale di 10.000 tonnellate una volta che i frutteti saranno in piena maturazione, e lo dovremmo raggiungere con 220 ettari. Questo volume significativo rappresenta un passo cruciale per l'affermazione di una varietà commerciale nel lungo periodo. Abbiamo deciso di effettuare una valutazione iniziale una volta raggiunto tale volume, per analizzare le prestazioni della varietà nel tempo dal punto di vista agronomico e di commercializzazione. Successivamente potremmo avviare un secondo programma di impianto, ma al momento non è previsto", conclude Vieira.

Per maggiori informazioni:
Stéphane Vieira
Wouters France
[email protected]

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