L'uva da tavola della fertile regione di Doukkala, a nord della costa atlantica del Marocco, è in arrivo sul mercato e la sua stagione si protrarrà fino alla fine di settembre. La regione è rinomata per le sue uve nere Doukkali, una varietà locale che è l'unica uva del Marocco con denominazione geografica protetta.
© Bouchaib Ettaki
Come altre regioni del Marocco, Doukkala soffre di un clima rigido che influisce sulla resa dei raccolti. Bouchaib Ettaki, proprietario di Domaine Rmula, afferma: "Il periodo di coltivazione è stato molto impegnativo a causa delle condizioni climatiche avverse. Abbiamo sperimentato due ondate di calore, con temperature che hanno raggiunto i 46-47 °C; la prima è stata alla fine di luglio e la seconda si è verificata solo pochi giorni fa. Anche le falde acquifere sono quasi esaurite. Di conseguenza, le rese sono diminuite del 20-30% rispetto a una stagione normale".
Tuttavia, il coltivatore afferma che la qualità di questa stagione è "eccellente" e aggiunge: "Il terroir di Doukkala è ben noto per la qualità e la dolcezza delle sue uve. Nonostante la perdita di volume, riusciamo a mantenere e migliorare questa eccellente qualità di stagione in stagione".
© Bouchaib Ettaki
Secondo Ettaki, un'altra spina nel fianco dei produttori della regione è la commercializzazione. Spiega: "I coltivatori, soprattutto quelli che si limitano al mercato locale, faticano a ottenere prezzi equi. Il settore è disorganizzato e dominato da intermediari che dettano le loro condizioni. Purtroppo, in assenza di cooperative commerciali, i produttori rimangono l'anello debole".
"Stiamo cercando attivamente prospettive di esportazione per le nostre uve. Per questo motivo, la nostra produzione soddisfa gli standard di esportazione e la nostra struttura dispone delle certificazioni necessarie", aggiunge Ettaki.
Nonostante le difficili condizioni di produzione e commercializzazione, il settore rimane promettente. Ettaki conclude: "Speriamo che la commercializzazione ortofrutticola in Marocco, soprattutto per il mercato locale, sia meglio organizzata. La produzione rimane economicamente promettente, a patto che vengano riconsiderati i canali di vendita".
Per maggiori informazioni:
Bouchaid Ettaki
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