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Pietro Aiello, presidente della cooperativa calabrese PianoGrande, sul maltempo dei giorni scorsi:

"Stagione orticola compromessa, aziende di nuovo in produzione nel 2026"

La violenta grandinata che il 17 agosto 2025 ha colpito l'altopiano del Reventino, tra i comuni di Decollatura e Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, ha messo in ginocchio numerose aziende agricole locali, compromettendo in pochi minuti intere coltivazioni orticole. Tra le realtà più colpite figurano la Cooperativa PianoGrande, guidata da Pietro Aiello e specializzata in patate e diverse orticole, e l'azienda Allasia Plant Magna Grecia S.S., attività vivaistica forestale guidata da Franco Fazio. Nel complesso, i danni interessano circa 40-50 ettari di territorio.

© Pietro Aiello - Cooperativa PianoGrande

"Non è facile – spiega Aiello – i problemi sono tanti. Siamo stati colpiti sia come singoli produttori sia come cooperativa. La grandine di grosse dimensioni ha provocato danni ingenti al magazzino di lavorazione della cooperativa: l'acqua, non riuscendo a defluire dai canali ostruiti, si è infiltrata all'interno danneggiando illuminazione, impianti elettrici e macchinari. Un colpo durissimo per la nostra struttura".

© Pietro Aiello - Cooperativa PianoGrande

Sul fronte agricolo la situazione non è meno grave. "Le patate, per fortuna, erano quasi a fine ciclo vegetativo e quindi non hanno subito danni irreparabili dalla grandinata. Ma l'eccesso d'acqua rischia ora di compromettere la raccolta: i solchi sono pieni e l'umidità favorirà l'attacco di afidi", spiega Aiello.

© Pietro Aiello - Cooperativa PianoGrande

Decisamente più pesante il bilancio sugli ortaggi. "Zucchine, melanzane, peperoni, broccoli, cavolfiori, verze: praticamente tutta la produzione in pieno campo è persa al 100%. Anche le serre non hanno retto: il peso della grandine ha fatto cedere i teli, con danni significativi anche alle colture protette".

© Pietro Aiello - Cooperativa PianoGrande

Coldiretti Calabria, che ha espresso vicinanza alle aziende coinvolte, sottolinea come la violenza dell'evento atmosferico abbia reciso i peduncoli dei fiori, compromettendo irreversibilmente la produttività futura. Danneggiati anche alcuni vivai forestali, nonostante la presenza di reti di protezione.

Piogge record in 45 minuti
Secondo i dati rilevati dai sistemi Demetra, la piattaforma agrometeorologica avanzata di Coldiretti, in appena 45 minuti si sono registrati 108,20 mm/mq di precipitazioni. Numeri che confermano le stime già raccolte dalla cooperativa PianoGrande, dove si parla di oltre 120 mm in meno di un'ora.

© Pietro Aiello - Cooperativa PianoGrande

"Anche oggi (si legga 18 agosto 2025, ndr) è caduta un'altra abbondante quantità di pioggia: altri 50 mm – aggiunge Aiello – I campi sono impraticabili e servirà almeno una settimana per avere una stima definitiva delle perdite".

Una stagione persa, produzione orticola ferma fino al 2026
Per i soci della cooperativa, le prospettive sono molto negative. "Siamo già a fine agosto, in montagna non è più possibile trapiantare nuove colture per via delle gelate che arriveranno. Questo significa che le nostre aziende non torneranno in produzione prima di marzo-aprile 2026. Una stagione intera compromessa. E purtroppo i nostri agricoltori non hanno assicurazioni sui campi: hanno investito in sementi, piantine, materiali biodegradabili, manodopera… Tutto è andato perso. Non rientreranno neppure di un euro".

© Pietro Aiello - Cooperativa PianoGrande

L'unica speranza resta il riconoscimento dello stato di calamità naturale da parte delle istituzioni. "Se Regione, comuni o provincia ci verranno incontro, riceveremo qualche ristoro – commenta Aiello – ma sappiamo bene che i tempi saranno lunghi. Intanto le aziende restano in ginocchio".

Ripercussioni sulla filiera
La cooperativa PianoGrande è socia conferitrice della Organizzazione di produttori Agrinsieme, che rifornisce la Grande distribuzione. La perdita dei raccolti si tradurrà quindi in un doppio danno: "Non ci saranno conferimenti da parte nostra e, di conseguenza, neppure vendite. L'impatto non riguarda solo noi, ma va a pesare anche sulla rete commerciale a valle", conclude Aiello.

© Pietro Aiello - Cooperativa PianoGrande

Dal canto suo, Coldiretti Calabria annuncia una ricognizione dei danni per accompagnare le aziende nel percorso di segnalazione e gestione dell'emergenza. "Episodi estremi come questo – dichiarano il presidente e il direttore della Federazione interprovinciale Coldiretti CZ-KR-VV, Fabio Borrello e Pietro Bozzo – confermano la crescente vulnerabilità dell'agricoltura di fronte ai cambiamenti climatici. È sempre più necessario garantire agli agricoltori strumenti adeguati a fronteggiare le emergenze e salvaguardare il futuro produttivo del territorio".

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