Negli ultimi anni, la presenza della cocciniglia cotonosa in diversi frutteti e vigneti italiani è aumentata in modo significativo. Questo fitofago ha esteso la sua diffusione e intensificato la gravità degli attacchi, complice l'uso crescente di insetticidi non selettivi e la scomparsa di alcuni principi attivi efficaci.
© GEOFIN SPAAnagyrus vladimiri
"La tipologia di cocciniglia - si legge in una nota di Geofin - maggiormente responsabile dei danni, appartiene alla famiglia dei Pseudococcidi, comunemente noti come "cotonose". Le specie più diffuse sono Planococcus ficus e Pseudococcus comstocki, entrambe causa di: produzione di melata e sviluppo di fumaggini, sottrazione di linfa, distruzione dei grappoli nei casi più gravi, con conseguente perdita totale della produzione".
A questi si aggiungono danni indiretti che possono manifestarsi anche l'anno successivo, a causa dell'indebolimento della pianta e della possibile trasmissione di virus da parte del fitofago. La lotta chimica è diventata sempre più difficile, a causa della revoca di sostanze attive efficaci e, in alcune aree del Nord Italia, dell'obbligo di utilizzare insetticidi non selettivi, che impattano negativamente anche sugli insetti utili.
© GEOFIN SPACryptolaemus montrouzieri
"Per il controllo biologico, Geofin propone l'impiego di insetti utili come Anagyrus vladimiri e Cryptolaemus montrouzieri. Il loro rilascio deve tenere conto dello stadio del fitofago, del rispetto dei tempi di carenza di eventuali trattamenti e dell'entità dell'infestazione presente".
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