Le prospettive per la stagione olandese delle cipolle restano molto incerte, secondo William Nannes di J.P. Beemsterboer Food Traders. "Il confine con il Senegal non è ancora aperto per le cipolle, anche se qualche carico è già partito e ci sono container in viaggio. La speranza è che nella settimana 34 venga presa una decisione. Non è ancora chiaro se si tratterà di contingenti o di un'apertura temporanea, quindi al momento non abbiamo alcuna certezza".
"Mi aspetto però una transizione fluida dalle cipolle da seme a quelle da trapianto e non prevedo che le cipolle da trapianto restino invendute una volta che ci saranno abbastanza cipolle da seme sul mercato. Per ora, quasi nessuna cipolla da seme è stata raccolta", prosegue William. "Guardando al raccolto in arrivo, le cifre e i volumi di esportazione dovrebbero diventare interessanti, ma al momento non c'è ancora nulla sugli scaffali: prima bisogna portare a termine il raccolto".
© J.P. Beemsterboer Foodtraders
"Riusciremo a esportare l'intero raccolto. Forse a un prezzo diverso rispetto agli ultimi anni, perché non appena diventiamo troppo cari, la situazione si complica. Lo abbiamo visto di recente: in quei casi la concorrenza di altri poli produttivi come Cina, Egitto e Marocco entra rapidamente in gioco. Ma in termini di volumi le prospettive sono buone, e a questi livelli di prezzo possiamo servire molti mercati".
Nella settimana 34 inizieranno anche i carichi delle prime cipolle rosa Crimsun, commercializzate in esclusiva da Beemsterboer. "Anche quel raccolto appare buono. Ogni due anni aumentiamo le superfici in modo controllato. Con le Crimsun ci concentriamo soprattutto sui clienti abituali, già familiari con le cipolle rosa, ma vengono vendute anche in Europa e altrove".
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William si mostra invece meno ottimista riguardo al mercato delle patate. "Le superfici nel nord-ovest Europa sono cresciute fortemente quest'anno, e non vedo come questo mercato potrà riprendersi a breve. Sono le fabbriche di patatine fritte a determinare l'andamento, e devono fronteggiare la forte concorrenza di nazioni come Cina e India, dove i prezzi sono molto più bassi dei nostri. Nel frattempo, le patate del vecchio raccolto diventano cibo per il bestiame".
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William Nannes
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