È trascorso un mese dall'inizio della stagione di meloni e angurie nella regione spagnola de La Mancia e, per il momento, i prezzi restano al di sotto dei costi di produzione. Diversi fattori hanno contribuito a prolungare questa situazione sfavorevole.
"C'è stata una sovrapposizione con altre aree di coltivazione in Spagna. Allo stesso tempo, la domanda in Europa è risultata inferiore. Ora sta aumentando, ma ci troviamo ancora in una posizione difficile. La stagione non terminerà prima di fine settembre, quindi spero che la campagna possa ancora essere recuperata. Sovrapposizioni, produzione eccessiva e temperature troppo basse in Europa sono alla base di una stagione disastrosa", afferma Agustín Borja, responsabile alle vendite della AgroBorja, un'azienda con sede a La Mancia che produce 20.000 tonnellate di anguria, Piel de Sapo, meloni gialli e zucche su 290 ettari.
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Anche la sovrapposizione con altre regioni è alla base di questa stagione negativa. "La Mancia ha iniziato con circa una settimana di anticipo quest'anno e la produzione non è stata redditizia, perché è stata raccolta contemporaneamente alla frutta di Murcia e Cordoba, che hanno cominciato più tardi a causa delle piogge primaverili".
"È stato piantato molto, ma il mercato richiede solo certi quantitativi, non di più. Inoltre, l'irraggiamento solare e il caldo delle ultime settimane non hanno giovato, considerato che la frutta in campo era già matura", sottolinea Borja.
"In Europa abbiamo avuto temperature elevate all'inizio dell'estate, ma da settimane non è più così. Inoltre, ci sono state piogge e l'anguria è un prodotto che si consuma quando fa caldo, quindi grandi quantitativi di frutta sono rimasti nei campi, poiché non ci sono stati ordini".
"I prezzi delle angurie alla fonte si attestano tra 0,12 e 0,14 euro, e i meloni Piel de Sapo costano quasi lo stesso. Il costo di produzione delle angurie si aggira tra 0,16 e 0,18 euro, e per i meloni tra 0,18 e 0,20 euro, quindi siamo ben lontani dal coprirli", afferma il responsabile.
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Domanda vs. produzione
"Si dice che non ci sia molta domanda, ma in realtà quello che sta accadendo è un eccesso di produzione. Ognuno dovrà trarre le proprie conclusioni. Alcuni sostengono che sia necessaria una pianificazione migliore, altri attribuiscono il problema principale alla mancanza di caldo in Europa, ma penso che sia normale che in quei Paesi le temperature non siano così elevate", sottolinea Borja.
"Una cosa che vale la pena ricordare è che dobbiamo coltivare un prodotto eccellente, perché avrà sempre più possibilità rispetto a uno mediocre. In molte regioni della Spagna si producono ottimi meloni e angurie, non solo qui. Sarà quindi necessario analizzare con calma quanto accaduto e riflettere su come evitarlo in futuro".
"Non si può dare la colpa a nessuno, è più utile fermarsi a riflettere su come evitare che accada di nuovo il prossimo anno. Nel settore agricolo, di avere un piccolo profitto in una stagione e nessuno in quella successiva".
"Noi stiamo tenendo duro ma, per molti coltivatori, sarà una stagione estremamente difficile. Non solo riceveranno pochissimo per la loro frutta, ma interi campi di meloni e angurie non verranno raccolti", conclude Borja.
Per maggiori informazioni:
Agustín Borja - direttore alle vendite
AgroBorja
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