Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
REKRILL di Krill Design

La soluzione bio-based che valorizza i sottoprodotti alimentari

Benvenuti nel futuro dei materiali: con REKRILL®, i sottoprodotti agroalimentari diventano la nuova frontiera dell'industria sostenibile. Krill Design, l'azienda innovativa dietro questo biomateriale brevettato, sta ridefinendo il concetto di valore, trasformando risorse "non commestibili e sottoutilizzate", come le bucce di agrumi e i fondi di caffè, in pellet industriali pronti all'uso. Completamente 100% bio-based e nato da materie seconde tracciabili, REKRILL si distingue dalle bioplastiche di prima generazione per la sua capacità di non impattare sul suolo agricolo o sulla sicurezza alimentare.

Un'innovazione che non solo promette di sostituire i materiali fossili, ma che lo fa con una tecnologia modulare e compatibile con gli impianti di lavorazione della plastica esistenti, aprendo la strada a un'economia autenticamente circolare, locale e pronta per le sfide di domani.

© Krill Design Srl

"REKRILL nasce dalla trasformazione di sottoprodotti agroalimentari locali che risultano marginali per la filiera primaria. Si tratta ad esempio di bucce di agrumi, fondi di caffè o scorze di frutta secca, selezionati per le loro proprietà fibrose e strutturali – dichiara Ivan Calimani, Ceo di Krill Design – La fornitura avviene attraverso partnership stabili con aziende agricole e agroindustriali, che condividono una visione di economia a impatto ridotto. Ogni flusso viene tracciato, caratterizzato e pretrattato per assicurare coerenza qualitativa, nonostante la variabilità naturale. Il processo è strutturato per valorizzare risorse non commestibili, ridurre lo spreco alimentare e promuovere l'autosufficienza locale. L'integrazione tra raccolta, trasformazione e progettazione consente a Krill Design di costruire una catena del valore rigenerativa, senza sovraccaricare i sistemi ambientali o agricoli esistenti".

Come nasce REKRILL
Il processo inizia con la selezione mirata dei sottoprodotti agroalimentari che vengono disidratati, macinati finemente e combinati con leganti naturali per ottenere una matrice uniforme e lavorabile. "Questa miscela bio-based viene poi convertita in pellet tramite un processo di estrusione ottimizzato, rendendola compatibile con gli impianti per la lavorazione della plastica già esistenti, senza costi di conversione, come lo stampaggio a iniezione e la stampa 3D – spiega Calimani – Il cuore del brevetto risiede nella capacità di adattare dinamicamente la formula alla specificità chimico-fisica del sottoprodotto impiegato, mantenendo costanti le prestazioni tecniche e l'affidabilità del materiale".

REKRILL può essere personalizzato attraverso la scelta dei sottoprodotti, la colorazione del materiale e la formulazione tecnica. I colori possono richiamare l'origine vegetale (come il giallo dei limoni o il beige della crusca), ma il materiale è tinteggiabile liberamente, offrendo ampio margine creativo. "Anche la texture superficiale può essere modulata in base al processo produttivo utilizzato. Inoltre, la formulazione del biopolimero può essere adattata per rispondere a esigenze specifiche di resistenza, flessibilità o compatibilità con particolari tecnologie. Tuttavia, alcune personalizzazioni estetiche o compositive possono influenzare le prestazioni meccaniche, richiedendo un'attenta fase di test e ottimizzazione", aggiunge Calimani.

© Krill Design Srl

Le formulazioni in corso di sviluppo stanno permettendo a REKRILL di esibire proprietà simili a HIPS, PET, PVC, PC, HDPE, espandendo la gamma di applicazioni possibili. "Le formulazioni più mature sono oggi già impiegate con successo in processi come lo stampaggio a iniezione, il rotazionale e la stampa 3D, con prestazioni comparabili a materiali come PP e ABS. In parallelo, sono in fase avanzata di sviluppo blend, che mirano a replicare le proprietà tecniche di polimeri più complessi come HIPS, PET, PVC, PC e HDPE. I test di laboratorio restituiscono risultati incoraggianti, soprattutto in termini di resistenza meccanica, flessibilità e stabilità termica. Alcuni prototipi sono già stati validati su scala pilota, aprendo scenari concreti per applicazioni più sofisticate come termoformatura e blow molding. Anche se l'industrializzazione richiede ancora ottimizzazione, i progressi registrati suggeriscono che REKRILL potrà presto affiancare, e in certi casi sostituire, materiali fossili anche in ambiti tecnici ad alta complessità".

Il materiale mantiene nel tempo le sue proprietà meccaniche, estetiche e funzionali, senza alterazioni premature. Non degrada durante l'uso, ma solo quando viene smaltito in condizioni controllate, come impianti di compostaggio industriale o ambienti marini certificati, dove la sua composizione bio-based attiva un processo di disgregazione naturale. "Questo equilibrio tra solidità e compostabilità è frutto di una ricerca avanzata su formulazioni stabili in fase d'uso, ma biodegradabili a fine vita – spiega Calimani – La sua performance è testata secondo standard internazionali e validata per resistere a stress meccanici, termici e ambientali. Con REKRILL, durabilità e circolarità non sono in contrasto: coesistono, e sono progettate insieme fin dall'origine".

© Krill Design Srl

Chi ha scelto REKRILL
Aziende nei settori del design, del packaging, della moda e dell'arredamento l'hanno scelto per il suo potenziale unico di generare valore tangibile su più livelli: ambientale, strategico e narrativo. "La possibilità di integrare un materiale brevettato, 100% bio-based e derivato da materie seconde tracciabili, ha attratto brand in cerca di soluzioni capaci di coniugare innovazione, estetica e responsabilità. REKRILL offre strumenti concreti per rafforzare la comunicazione ESG, migliorare indicatori come CO₂ evitata e contenuto di materiali riciclati, e contribuire alla coerenza valoriale del prodotto. Il materiale apre inoltre nuove possibilità progettuali, grazie alla sua versatilità estetica e funzionale", dichiara Calimani. "Per molte aziende, scegliere REKRILL significa investire in una direzione chiara: rendere visibile e misurabile l'impegno verso la circolarità, differenziandosi sul mercato con una proposta credibile, innovativa e orientata al futuro".

Tra 5-10 anni quale sarà l'evoluzione di REKRILL?
La visione a lungo termine di Krill Design è fare di questo materiale un nuovo standard industriale per i biomateriali post-fossili, capace di coniugare performance tecniche elevate, circolarità reale e adattabilità produttiva. "Nei prossimi 5-10 anni il percorso evolutivo punta ad ampliare sia l'origine delle materie prime, includendo filiere emergenti, sia le destinazioni d'uso, con l'ingresso in ambiti ad alta intensità tecnologica. È in corso un ampliamento delle collaborazioni che coinvolge aziende trasformatrici per costruire insieme percorsi produttivi, insieme ai brand, finalizzati ad affiancare e sostituire i polimeri di origine petrolchimica e/o di riciclo, per la produzione di prodotti o accessori, come ad esempio i packaging".

L'obiettivo è quello di potenziare ulteriormente le caratteristiche meccaniche, termiche ed estetiche del materiale, mantenendo al tempo stesso il suo profilo bio-based, compostabile e a basso impatto.

Per maggiori informazioni:
Krill Design Srl
Via Marco d'Agrate 41
20139 Milano - Italy
+39 02 67173 528
[email protected]
www.krilldesign.net

Articoli Correlati → Vedi