Si è tenuta nella mattinata di venerdì 1 agosto 2025, a partire dalle 08.00, presso l'azienda Martucci di Valenzano, la prima visita dell'anno dedicata alle nuove varietà di uva da tavola. La visita ha previsto un percorso sensoriale guidato tra le vigne in fase di valutazione e un panel test finale su 10 nuove selezioni varietali precoci.
© Costantino Pirolo
La Rete Italian Variety Club (IVC), costituita da 22 imprese ortofrutticole e due Enti di Ricerca (lo spin off accademico Sinagri e il CRSFA Basile Caramia), ha così aperto per la prima volta le porte dei vigneti sperimentali che custodiscono centinaia di nuove selezioni e varietà costituite in 10 anni di lavoro.
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Ad accogliere i produttori, il presidente IVC Nicola Borracci, il quale ha introdotto la visita e ringraziato i soci finanziatori e i produttori agricoli presenti di Puglia, Basilicata e Sicilia. Hanno presenziato anche il Prof. Carlo Fideghelli, Cinzia Montemurro e Luigi Catalano del Comitato tecnico Scientifico della Rete, Luigi Triggiani (Unioncamere Puglia), Antonio Fallacara (Assessorato all'Agricoltura Regione Puglia), Pierfederico La Notte (CNR) e Giacomo Suglia (APEO).
Lungo il sentiero del vigneto, i tecnici IVC hanno illustrato dal vivo alcune delle migliori selezioni provenienti da incroci effettuati tra il 2015 e il 2020 e in corso di registrazione presso gli uffici europei del CPVO. A seguire, i convenuti hanno degustato al banco gli acini di alcune selezioni precoci, compilando una scheda di valutazione e attribuendo valori ai parametri più importanti (croccantezza, sapore, estetica, ecc.). Le schede del panel test saranno elaborate nei prossimi giorni.
© Costantino Pirolo
Il direttore della Rete, Costantino Pirolo, si è detto entusiasta del lavoro svolto dall'intero staff tecnico, a partire dai laboratori, per terminare alla gestione dei campi: "I tempi di un progetto di miglioramento genetico sono lunghi, ma dopo 10 anni abbiamo la soddisfazione di presentare alle imprese sostenitrici alcuni risultati importanti. Abbiamo un grande patrimonio genetico, frutto di centinaia di combinazioni di incrocio diverse e grazie al sostegno del Presidente Borracci e dei Soci, continuiamo a effettuare incroci per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, cioè realizzare varietà non solo belle e croccanti ma con sapore italiano".