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OP Mita punta sull'individuazione di soluzioni innovative per vincere le nuove sfide

Una campagna del pomodoro da industria tra sfide climatiche e fitosanitarie

"La campagna 2025 del pomodoro da industria non si profila fra le più semplici degli ultimi anni, basti pensare alla scarsità d'acqua cui ha dovuto far fronte il bacino produttivo del centro sud Italia, le elevate temperature registrate già da metà giugno e il contesto fitosanitario della coltura, anch'esso abbastanza travagliato". A dichiararlo è Luigi Nelli Tagliafierro, presidente della OP Mita.

Con una programmazione colturale di circa mille ettari di cui il 40% dedicati a pomodoro lungo, il 50% al tondo e il 10% a pomodorino, l'organizzazione di produttori aggrega l'offerta produttiva di Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Molise, Basilicata e Calabria.

© Set Out Studio S.C.

Tagliafierro, nel sottolineare come le condizioni climatiche abbiano influenzato negativamente la produzione, afferma: "Il prolungato periodo di siccità che ha colpito duramente il Sud Italia, combinato con temperature elevate registrate già dalla metà di giugno, ha creato sfide senza precedenti".

La raccolta è cominciata intorno alla metà di luglio nelle zone di produzione più precoci, e già nella fase iniziale, la situazione fitosanitaria presentava una forte pressione da parte degli insetti. "La nottua gialla del pomodoro ha iniziato i suoi voli fin dalla fine di maggio e abbiamo individuato a metà giugno le prime forme di ragnetto rosso e di eriofide rugginoso".

© Set Out Studio S.C.

Nonostante le difficoltà, l'impegno verso la sostenibilità rimane irrinunciabile."La sostenibilità è la nostra stella polare - ribadisce con determinazione Tagliafierro – e anche i partner aziendali devono abbracciare questa visione dell'agricoltura. Obiettivi centrali restano la salvaguardia delle risorse naturali limitate come suolo, aria e acqua, oltre alla salute di consumatori e collaboratori".

È per questo che Op Mita predilige una gestione razionale degli input di produzione e una coltivazione che segua un disciplinare di produzione integrata, coadiuvato dall'implementazione delle tecnologie 4.0.

"Poiché le alte temperature di quest'anno hanno richiesto volumi irrigui più elevati rispetto agli anni precedenti e nel tentativo di salvaguardare una risorsa idrica oramai deficitaria, sono state installate delle sonde in campo per il monitoraggio del contenuto idrico, poste a diverse profondità nel terreno", precisa il presidente Tagliafierro.

© Set Out Studio S.C.

"Coltiviamo in regime di produzione integrata. Inoltre, disponiamo di una piccola quota di pomodori da industria biologici; tuttavia, la percentuale del residuo zero rimane una piccola parte, a causa della domanda limitata da parte delle industrie conserviere".

"Grazie ai finanziamenti dei piani operativi si sta investendo nella ricerca, in collaborazione con le Università di Foggia e Bari per l'individuazione di nuovi percorsi sostenibili a basso impatto ambientale. Un impegno che si spera possa generare soluzioni innovative per affrontare le sfide climatiche future e mantenere l'Italia all'avanguardia nella produzione di pomodori di qualità", conclude Tagliafierro.

OP Mita coltiva esperienza, grazie alla laboriosità della famiglia Tagliafierro, che ha fatto dell'agricoltura una missione tramandata nel tempo, ed è pronta ad accogliere nuovi soci produttori che sposino la stessa visione.

Per maggiori informazioni:
MITA
Sede Legale:
Strada Statale Adriatica km 4 snc
71122 Foggia Italia

Sede Operativa
Via Ingegno
Area PIP Z.I. Lotto 41
84087 Sarno (SA) Italia
+39 081 865 2982
[email protected]
www.mitaortofrutta.it

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