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Focus sul mercato mondiale delle cipolle

Il mercato delle cipolle in Europa e nel mondo vive sviluppi diversi, influenzati da condizioni climatiche, volumi produttivi e dinamiche commerciali. In diverse aree chiave, produttori e commercianti reagiscono a sfide in evoluzione con risultati contrastanti. Nel Regno Unito, il raccolto di cipolle è terminato, ma cresce la preoccupazione per le colture principali seminate a causa di un prolungato periodo di siccità. Con irrigazione disponibile in modo non uniforme, le alte temperature stanno bloccando la crescita delle piante e minacciando le rese. In Spagna, i prezzi delle cipolle restano elevati, spinti da una forte domanda per i calibri grandi e da una disponibilità limitata in seguito a un raccolto precoce significativamente ridotto. I volumi in arrivo da Paesi Bassi e Germania dovrebbero calmierare i prezzi nelle prossime settimane. In Italia, l'offerta interna resta scarsa, e i primi raccolti di cipolle gialle hanno prodotto prevalentemente calibri piccoli e medi. Intanto, un gruppo di riferimento nel prodotto semilavorato in Puglia segnala rese elevate e un flusso costante di esportazioni, con la raccolta in corso per le cipolle rosse biologiche.

Nei Paesi Bassi, l'inizio anticipato della raccolta non è bastato a colmare il divario tra il vecchio e il nuovo raccolto. Sebbene le rese siano buone, la domanda è attualmente moderata, poiché molti mercati d'esportazione si affidano alle proprie produzioni locali. La Svizzera ha fatto forte affidamento sulle importazioni dopo un raccolto debole e problemi di conservazione lo scorso anno, con scorte esaurite prima del previsto. Il nuovo raccolto si avvicina, e i segnali iniziali indicano una stagione migliore. In Germania si avvia alla conclusione la campagna delle cipolle invernali, mentre quelle estive presentano uno sviluppo irregolare e sono soggette a forte pressione da peronospora. Le importazioni da Spagna, Turchia e Senegal stanno aiutando a soddisfare la domanda, dato il calo dell'offerta domestica. In Grecia, la stagione delle cipolle sta passando dalle scorte alla nuova produzione, con i nuovi raccolti avviati in varie regioni. I volumi esportati restano consistenti, soprattutto verso i mercati Ue limitrofi. In Austria, il raccolto estivo è in ritardo, costringendo a prolungare la conservazione delle cipolle invernali, nonostante le esportazioni attive verso la Germania. La qualità è buona, ma i prezzi restano sotto pressione sul mercato interno.

In Nord America, le scorte limitate - in particolare per le cipolle rosse e bianche - mantengono alti i prezzi, anche se si prevede un allentamento con l'avvio della produzione in Messico e Texas. Nonostante la domanda sostenuta, si prevede una leggera flessione dei prezzi a breve termine. In Sudafrica, la stagione delle cipolle nel Capo Occidentale è agli sgoccioli, con le varietà locali marroni che spuntano un premio rispetto a quelle bianche del nord. Al nord, difficoltà di essiccazione e piogge precoci hanno compromesso la qualità, mentre nel Gauteng i prezzi restano elevati grazie alla forte domanda e ai flussi commerciali regionali. In Egitto si è conclusa la campagna di esportazione verso l'Ue: i produttori si concentrano ora sulla conservazione e su mercati alternativi. La stagione è stata caratterizzata da un'elevata produzione e da un netto calo dei prezzi. In India, la stagione export delle cipolle sta riprendendo vigore, sostenuta da un aumento del 25% della produzione e dall'eliminazione dei dazi all'esportazione. La forte domanda da Sud-Est Asiatico e Golfo Persico, unita a prezzi più bassi, sta rilanciando il commercio nonostante le difficoltà logistiche e qualitative. La Nuova Zelanda ha ripreso le esportazioni verso l'Indonesia senza necessità di fumigazione, stabilizzando l'accesso al mercato. Una stagione favorevole ha garantito cipolle di alta qualità, e la domanda da parte dell'Indonesia resta solida con prezzi in fase di ripresa.

© Viola van den Hoven-Katsman | FreshPlaza.it

Regno Unito: la siccità minaccia lo sviluppo dei bulbi
La raccolta delle cipolle nel Regno Unito si è conclusa alla fine di giugno e, attualmente, sugli scaffali sono presenti cipolle importate da Egitto, Nuova Zelanda, Tasmania e Sudafrica. La semina di quest'anno è avvenuta puntualmente e in condizioni ideali. Tuttavia, stanno emergendo serie preoccupazioni a causa di un prolungato periodo di scarse precipitazioni. Estese superfici coltivate vengono ora irrigate per sostenere lo sviluppo delle piante. Alcune aziende agricole dispongono di buone risorse e serbatoi per l'irrigazione, altre hanno diritti di prelievo da corsi d'acqua, ma alcune non hanno accesso ad alcuna fonte d'acqua.

Il raccolto invernale sta dando buoni risultati ed è attualmente in fase di raccolta. Tuttavia, le cipolle da bulbo ("sets"), che saranno pronte tra un paio di settimane, destano preoccupazione. Ancora più critico è il raccolto seminato ("drilled"), che rappresenta la maggior parte della produzione britannica e ha bisogno di altre 5-6 settimane per maturare, generando timori significativi.

La persistente mancanza d'acqua rappresenta un grave problema. Con temperature che raggiungono i 30 °C, le piante vanno in arresto vegetativo, bloccando la crescita dei bulbi e influendo così sulle rese. Inoltre, si teme un aumento della pressione fitosanitaria dovuto al caldo estremo.

Spagna: prezzi elevati trainati dalla domanda di calibri grandi e da un'offerta limitata
Il raccolto precoce di cipolle è stato inferiore del 35-40% rispetto alle attese, a causa delle forti piogge di marzo e della minore radiazione solare con temperature miti ad aprile e maggio, che hanno inciso negativamente sulla produzione. Attualmente è in corso la raccolta delle cipolle Medio Grano (gialle di media stagione) in Castilla-La Mancha, con rese inferiori del 5-10% rispetto alla media, come già accaduto nelle scorse stagioni. Inizialmente, si pensava che i principali Paesi europei avrebbero stoccato grandi volumi di cipolle. Tuttavia, si è creato un divario tra la produzione precoce e quella tardiva, colmato ora proprio dalle cipolle Medio Grano. Di conseguenza, alcune raccolte tardive previste per inizio agosto sono state anticipate, poiché i bulbi hanno già raggiunto una dimensione sufficiente.

La superficie coltivata a cipolle Grano (gialle tardive) è leggermente aumentata rispetto all'anno scorso. Tuttavia, le condizioni climatiche avverse e la presenza di tripidi stanno generando incertezza sulle rese e sulla quantità commercializzabile.

Attualmente, i prezzi sono alti per il periodo. La domanda di calibri grandi in Europa è forte, soprattutto da parte del canale Horeca, poiché il caldo secco dell'Europa centrale ha ridotto la dimensione dei bulbi e compromesso la qualità. Al momento, la Spagna è l'unico Paese in grado di soddisfare la domanda di cipolle grandi. Tuttavia, si prevede un calo dei prezzi nelle prossime settimane, con l'arrivo sul mercato delle cipolle olandesi e tedesche a prezzi più bassi, sebbene non adatte alla conservazione prolungata.

Italia: offerta interna limitata e risultati contrastanti per il raccolto
Le ultime settimane non sono state particolarmente ricche di prodotto nazionale, in Italia. E neppure i consumi sono stati troppo elevati, in linea comunque con le aspettative del periodo estivo. Lo afferma un importante commerciante di cipolle del nord d'Italia. La prima tornata di raccolte di cipolle gialle si è conclusa con rese basse e calibri medio-piccoli. I grossi calibri sono stata merce rara e ben pagata. Per il resto, un prodotto da ri-lavorare e di calibro non elevato è oscillato attorno a 0,50-0,60 euro/kg". In prospettiva, l'operatore prevede che nelle prossime settimane non ci sarà sovrabbondanza di prodotto. Inoltre vi è sempre l'incognita meteo con temperature superiori ai 35 °C che possono compromettere la tenuta del prodotto. Nei prossimi giorni si finirà di scavare le cipolle bianche, mentre per la gialla si dovrà attendere ancora qualche settimana, ma dipenderà dalle condizioni meteo.

Per un gruppo di riferimento nel prodotto semilavorato, con sede nella provincia di Foggia, in Puglia, la campagna 2025 delle cipolle è iniziata con circa un mese di ritardo a causa di problemi nell'ingrossamento dei bulbi, ma ora procede a pieno ritmo. L'azienda segnala rese elevate (fino a 75 tonnellate per ettaro) e lavorazioni già ben avviate. La raccolta, partita con la cipolla rossa biologica, proseguirà almeno fino a dicembre. Le pezzature 40-60 destinate al fresco vengono raccolte a mano, mentre le 60+ per l'industria sono raccolte meccanicamente. Le prime spedizioni di cipolla rossa sono già partite, mentre a breve seguiranno le varietà bianca e gialla. I mercati principali all'estero sono Germania, Francia e Grecia, serviti con formati personalizzati e prodotto sia convenzionale sia biologico.

Paesi Bassi: domanda moderata e raccolta precoce
Nonostante la semina del nuovo raccolto sia avvenuta in anticipo, ciò non è bastato a colmare il divario tra la vecchia e la nuova produzione. Entro la prima metà di giugno, il raccolto 2024 era già stato in gran parte lavorato. Da metà giugno, i produttori hanno iniziato cautamente a raccogliere le cipolle invernali. Le prime hanno spuntato prezzi elevati, complice anche l'aumento delle quotazioni delle scorte di fine stagione.

Attualmente, la domanda è moderata. Molti mercati di esportazione stanno attingendo ai propri raccolti locali, mentre cresce anche la disponibilità di cipolle rosse. In generale, le rese delle cipolle invernali e di quelle piantate al secondo anno sono state buone. Resta da vedere nelle prossime settimane come si bilanceranno domanda e offerta. Un esportatore afferma: "Siamo bloccati con cipolle sovraprezzate in magazzino. I prezzi calano ogni giorno e questo rende i clienti nervosi. Quando pensi di aver trovato una quotazione giusta, è già scesa di qualche centesimo".

Svizzera: raccolto scarso e domanda precoce di importazioni
Alla fine di giugno, gli scaffali svizzeri erano già in gran parte riforniti con cipolle importate da Paesi Bassi, Danimarca e Francia. "Il raccolto dell'anno scorso è stato difficile, con volumi bassi e qualità di conservazione molto variabile", spiegano da un'associazione svizzera di produttori di ortaggi.

A causa delle condizioni umide di conservazione e dell'elevata pressione di malattie - soprattutto peronospora - molte cipolle hanno richiesto lunghe fasi di essiccazione e selezione, con costi aggiuntivi per produttori e confezionatori. Nonostante gli sforzi, le muffe si sono comunque diffuse nei magazzini. "Vista la scarsità delle scorte, le frontiere sono state aperte anche prima della fase regolamentata". Anche se erano ancora disponibili piccoli volumi residui, "possiamo dire che le scorte si sono esaurite in anticipo". Il nuovo raccolto è ormai prossimo e le prime previsioni sono positive. "La produzione per la nuova stagione appare più promettente rispetto all'anno scorso".

Germania: finisce la stagione invernale, problemi per il prodotto estivo
Le cipolle invernali tedesche sono state disponibili all'ingrosso a 20-25 € per 25 kg, assieme a lotti olandesi ed egiziani del nuovo raccolto. La campagna tedesca delle cipolle invernali è ormai al termine. Nel frattempo, quelle da bulbo essiccate attendono il ritiro nei magazzini. La domanda da parte della Grande distribuzione e degli esportatori resta debole. Lo sviluppo delle cipolle estive è molto irregolare in alcune zone, mentre la pressione da oidio è elevata in molte regioni tedesche.

Le ultime spedizioni dalla Nuova Zelanda sono già state vendute, con una qualità giudicata buona e costante quest'anno. Per le cipolle di grande calibro, sono ora disponibili i primi lotti spagnoli. "Prima dell'inizio della stagione spagnola, ci sono state carenze in Cile, quindi abbiamo dovuto acquistare prodotti dalla Turchia e dal Senegal, cosa piuttosto insolita", racconta un commerciante.

Grecia: raccolta in corso in varie regioni
Le esportazioni greche di cipolle proseguono attivamente verso Bulgaria, Romania, Polonia e anche Austria. Circa l'80-85% dei volumi esportati è costituito da cipolle gialle, il resto da rosse. I prezzi EXW per entrambe le tipologie si sono stabilizzati a 0,40 euro/kg. I produttori sono passati dalle scorte alla nuova produzione. Le ultime vendite dei lotti stoccati sono avvenute la scorsa settimana, mentre le prime cipolle fresche sono già arrivate sul mercato.

Le superfici coltivate sono rimaste invariate, e la resa media attesa è di 40 tonnellate per ettaro. Nella settimana 29, il prezzo all'origine per le cipolle fresche era di 0,35 euro/kg, con un calo previsto a 0,30 euro/kg in questi giorni. I volumi aumenteranno con l'inizio della raccolta a Tebe (Thiva), e con l'avvio delle produzioni a Larissa, Kozani e Serres.

Austria: ritardo nel raccolto estivo mette pressione sul mercato
La disponibilità di cipolle invernali per il mercato interno è in calo a causa delle esportazioni verso la Germania. Le scorte di cipolle invernali dovranno essere conservate più a lungo quest'anno, dato che la raccolta estiva inizierà più tardi rispetto al 2024. La qualità del raccolto è giudicata molto buona. Tuttavia, i prezzi sul mercato interno restano sotto pressione. A inizio della settimana 30, i prezzi delle cipolle pulite e calibrate in casse variavano tra i 32 e i 38 euro per 100 kg, in base alla qualità.

Nord America: scorte limitate sostengono i prezzi
L'offerta di cipolle resta limitata, in particolare per le varietà rosse e bianche. Il Messico ha avviato la stagione, alleviando un po' la pressione, ma un miglioramento più significativo è atteso con l'inizio della raccolta in Texas (cipolle gialle la prossima settimana, rosse e bianche da metà luglio). L'offerta è sensibilmente inferiore rispetto allo scorso anno, poiché Paesi come Messico e Canada hanno acquistato più del solito negli ultimi 3-4 mesi.

In Wisconsin, la stagione di commercializzazione delle cipolle gialle terminerà uno o due mesi prima del normale, mentre quella delle rosse si è già conclusa. Le scorte limitate nell'ovest degli Stati Uniti hanno accelerato la domanda, specie per cipolle grandi e medie, molto richieste. Le cipolle gialle continuano a essere spedite dal Wisconsin, mentre le rosse arrivano da Washington e Oregon. Le bianche provengono sia da questi due stati che dal Messico. Anche la East Coast statunitense è in produzione.

Sebbene la domanda resti alta, il recente ritmo di crescita dei prezzi ha rallentato nelle ultime due settimane e dovrebbe diminuire ulteriormente con l'inizio della stagione texana. I prezzi resteranno sopra i livelli dello scorso anno, ma si prevede un calo di circa 2,75-4,60 euro per sacco da 22,7 kg.

Sudafrica: la stagione nel Capo Occidentale volge al termine con un aumento dei prezzi
La stagione delle cipolle nel Koue Bokkeveld, nel Capo Occidentale, sta giungendo al termine. Per un altro mese, i bulbi si sovrapporranno sul mercato con quelli provenienti dalla provincia di Limpopo e dalla Namibia. Le cipolle gialle a giorno lungo del Capo Occidentale spuntano un premio del 10-15% rispetto alle cipolle bianche a giorno intermedio e corto coltivate in Limpopo e Namibia. "Le cipolle del Bokkeveld sono le regine", dichiara un agente di mercato della regione, il quale osserva che i consumatori del Capo sono disposti a pagare 5-10 rand in più (0,26-0,52 euro) per le cipolle gialle locali, quando ne hanno la possibilità.

"È stata una stagione nella media, né buona né cattiva, semplicemente normale", afferma un agricoltore del Capo Occidentale. In passato esportavano anche in Europa, ma quest'anno i volumi sono stati molto ridotti.

Nel nord del Paese, i produttori hanno affrontato difficoltà nell'essiccazione delle cipolle a causa degli elevati livelli di umidità atmosferica. Nonostante siano stati coltivati più ettari, non è chiaro quanto di quella produzione arriverà effettivamente sul mercato, secondo un agente di Pretoria. Vi sono stati anche problemi qualitativi causati dalle forti piogge durante il periodo di semina.

Al mercato di Città del Capo, un sacco da 10 kg di cipolle grandi si vende a 90 rand (4,68 euro), le medio-grandi a 95 rand (5,40 euro) e le medie a 100 rand (5,20 euro). "Buoni prezzi per questo periodo dell'anno", commenta un agente. A Pretoria, la quotazione delle cipolle gialle supera i 9 rand/kg (0,47 euro), contro una media di 6,50 rand/kg (0,34 €) per le cipolle bianche grandi. In generale, le quotazioni nella provincia del Gauteng sono più alte per via dell'elevata concentrazione di acquirenti e del commercio transfrontaliero, mentre Namibia e Botswana non hanno ancora chiuso le proprie frontiere per proteggere la produzione locale.

"Quando i produttori namibiani hanno cipolle, noi non possiamo esportare da loro, ma loro possono continuare a esportare da noi", osserva un agricoltore del Capo. "La situazione è molto complicata. Le cipolle namibiane non sono un grande problema sul nostro mercato interno; la vera concorrenza si gioca in Namibia e Angola, dove i loro prodotti competono direttamente con i nostri".

Egitto: stagione conclusa con eccedenza e domanda debole
La campagna di esportazione delle cipolle egiziane verso l'Unione europea si è conclusa a metà luglio, dopo la fine del raccolto a fine giugno. Gli esportatori si stanno ora concentrando sulla conservazione e sull'accesso ad altri mercati arabi e africani.

La stagione è stata segnata da un forte aumento dei volumi, dal calo dei prezzi e da una domanda altalenante. Vale la pena ricordare che due anni fa, verso la fine della stagione, il governo egiziano aveva vietato l'export di cipolle per tutelare i prezzi interni, ormai insostenibili per i consumatori locali. Nel 2023, le quotazioni - sia sul mercato interno sia all'export - erano molto alte, incentivando i coltivatori e portando a un'espansione della produzione. La stagione appena conclusa ha raggiunto una produzione stimata di cinque milioni di tonnellate, secondo fonti del settore e media agricoli egiziani. Dopo aver soddisfatto la domanda interna e i volumi standard di esportazione, resta un surplus superiore a un milione di tonnellate.

Tuttavia, a differenza della stagione precedente, non si è verificata una carenza globale di cipolle. Un esportatore egiziano osserva: "Non c'è praticamente domanda, e ci siamo ritrovati con tante cipolle invendute". La domanda è rimasta costante solo da alcuni mercati, in particolare dai Paesi Bassi. Brevi carenze in nazioni come Russia, Germania e Spagna hanno temporaneamente sostenuto l'export egiziano. Considerando il normale andamento ciclico - alternanza tra stagioni di alta e bassa produzione - si prevede una riduzione dei volumi per la prossima campagna.

India: ripresa dell'export trainata da maggiori rese e rimozione dei dazi
La stagione export delle cipolle in India è in piena ripresa, grazie a un aumento della produzione del 25% e alla rimozione, lo scorso aprile, del dazio all'esportazione del 20%. "Le superfici coltivate in aree come Nashik sono aumentate di quasi il 60% dopo la scarsa produzione dello scorso anno, che ha influito su prezzi e politiche", spiegano operatori del settore. La maggiore disponibilità ha stabilizzato i prezzi e riacceso l'interesse dei mercati internazionali.

La domanda da parte dei Paesi del Sud-Est asiatico, in particolare Malaysia, Vietnam e Sri Lanka, è cresciuta costantemente. In Malesia, i consumi domestici e nel foodservice sono in aumento; il Vietnam agisce da hub di riesportazione; lo Sri Lanka resta fortemente dipendente dalle importazioni. Anche i Paesi del Golfo continuano a ordinare, nonostante i costi di trasporto elevati.

Eventi climatici hanno reso difficile l'approvvigionamento di cipolle di qualità premium, mentre i costi di spedizione restano un limite, soprattutto per i mercati del Golfo. Per contenere le spese, gli esportatori stanno riducendo le operazioni e puntando su mercati asiatici vicini con spese di trasporto più contenute, anche se i tempi di transito più lunghi richiedono un'attenta pianificazione logistica.

I prezzi di questa stagione sono più bassi rispetto al 2024: nei mercati all'ingrosso, si registrano in media 0,21 euro/kg contro 0,26 euro/kg di luglio 2024. La domanda legata alle festività e l'immissione delle scorte conservate dovrebbero spingere i prezzi, sia interni sia esteri, al rialzo nelle prossime settimane.

Nuova Zelanda: l'export verso l'Indonesia riprende senza fumigazione
Nei giorni scorsi è stato annunciato che le cipolle della Nuova Zelanda possono nuovamente essere esportate in Indonesia senza l'obbligo di fumigazione.

NZ Onions sta collaborando quest'anno con il ministero dell'agricoltura indonesiano per sostenere gli agricoltori locali di specie di allium nel migliorare l'identificazione di parassiti e malattie. Questo partenariato mira a rafforzare lo scambio tecnico tra i due Paesi, migliorando le pratiche colturali e gli standard fitosanitari. Gli esportatori neozelandesi hanno già spedito cipolle e sono pronti a continuare a rifornire l'Indonesia e altri mercati in questa stagione. Le condizioni climatiche favorevoli hanno permesso di ottenere bulbi di alta qualità e con ottime capacità di conservazione.

La domanda dall'Indonesia sembra stabile. Sebbene i prezzi fossero più alti all'inizio dell'anno, il mercato sta ora recuperando e stabilizzandosi con l'arrivo delle cipolle neozelandesi.

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