La stagione delle cipolle egiziane si è conclusa. Molti esportatori, infatti, hanno già terminato la loro campagna a fine luglio. Rispetto alla scorsa stagione, i volumi sono stati significativamente più alti, determinando un calo dei prezzi.
Il settore ha faticato a tornare alla normalità dopo il divieto di esportazione in vigore da ottobre 2023 ad aprile 2024, giustificato da prezzi insostenibili per i consumatori interni. Le quotazioni avevano raggiunto livelli molto alti sia sul mercato locale sia su quello estero, in un contesto di scarsità globale nella passata stagione, attirando i coltivatori e portando a un notevole aumento della produzione in questa stagione. Secondo fonti professionali, la produzione di quest'anno è stimata in cinque milioni di tonnellate.
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Mina Anthony, Ceo di E2M, ha già concluso la sua campagna di esportazione e afferma: "La stagione è iniziata molto bene, con prezzi elevati, ma successivamente si sono adeguati all'ampia disponibilità. Nel complesso, durante la maggior parte della campagna di esportazione i prezzi sono stati quindi più bassi rispetto alla stagione precedente".
Secondo l'esportatore, la domanda di cipolle rosse egiziane è stata sostenuta durante la stagione, in particolare da due mercati chiave: Spagna e Paesi Bassi. "I mercati dell'Unione europea in generale hanno mantenuto una domanda stabile di cipolle rosse egiziane. Altri mercati, invece, si sono rivelati più lenti del previsto, come il Canada, dove l'offerta egiziana si è trovata a competere con quella statunitense".
Il raccolto delle cipolle egiziane si è concluso a fine giugno, con gli esportatori ancora attivi sul mercato che si sono spostati verso lo stoccaggio. I prezzi delle cipolle egiziane hanno continuato a calare, come di consueto, fino alla fine della stagione di esportazione verso l'Europa, nell'ultima settimana di luglio.
"Considerata la consueta variazione ciclica dei volumi, ha senso prevedere un calo della disponibilità di cipolle egiziane nella prossima stagione ed escludere l'eventualità di un eccesso di offerta", conclude Anthony.
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