Anche se il periodo peggiore per le verdure, durante il mese di giugno, pare essere superato, molti dei suoi strascichi si percepiscono ancora. Lo conferma Emile Fellini, contitolare della ditta di produzione e lavorazione "Fellini Patrizio" di Gambettola (Forlì-Cesena), il quale spiega: "Il meteo, con picchi anomali di temperature e piogge torrenziali seguite da lunga siccità, ormai non ci permette di fare programmazione. Ad esempio, oggi stiamo trinciando un'ampia superficie di sedano che avremmo dovuto raccogliere già una ventina di giorni fa. Ma la sovrapposizione produttiva di più articoli e trapianti, con la difficoltà nel reperire la manodopera, ci hanno costretti a questo passo, anche a causa di uno stress delle piante causato da colpi di calore".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itUn campo di sedano, trinciato in quanto danneggiato da colpi di calore e non raccolto in tempo anche a causa di mancanza di manodopera e per via di sovrapposizione produttiva fra diverse specie e trapianti
Il mese di giugno è stato terribile, come confermano Andrea Pignato, Luca Pollarini e Luca Zucconelli dell'ufficio commerciale. "In luglio la situazione è leggermente migliorata, ma non molto. Le vendite sono ancora piuttosto basse, seppur stabili. Anche per i prossimi 15-20 giorni non ci attendiamo grossi scossoni. Lattughe e finocchio sono abbastanza stabili. Per assurdo, abbiamo avuto un aumento di richieste per cavolfiori e broccoli, verdure non prettamente estive".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itEmile Fellini guarda sconsolato il campo di sedano che è stato costretto a far trinciare: ormai i trapianti invece che maturare scalarmente arrivano tutti allo stesso tempo
Emile Fellini sottolinea come "Ormai è impossibile fare programmazione in campagna così come eravamo abituati, e questo crea tantissimi problemi. Si va incontro sempre più spesso a surplus produttivi seguiti da rotture di stock. È difficile gestire il personale e, in taluni momenti, non si riesce a far fronte al lavoro impellente. Un esempio? Sono anni ormai che cerchiamo due trattoristi, e non riusciamo a trovarli. Piogge torrenziali e prolungate in primavera impediscono trapianti omogenei e che seguano un calendario prestabilito. Poi in estate arriva la resa dei conti".
Sostenibilità nei fatti
Una novità di prossima realizzazione è spiegata da Deborah Frani, responsabile qualità: "La Fellini Patrizio, nell'ambito del proprio progetto strategico, si propone di ottenere la certificazione della Carbon Footprint di prodotto per il finocchio. Questa certificazione è importante, perché dimostra il nostro impegno per la sostenibilità ambientale, offrendo un prodotto a basso impatto climatico; distingue il nostro finocchio sul mercato, soprattutto verso clienti attenti all'ambiente (GDO, export, consumatori consapevoli); favorisce l'accesso a nuovi mercati che richiedono o premiano prodotti certificati. E, inoltre, permette di identificare aree di miglioramento per ridurre costi energetici ed emissioni, contribuendo alla trasparenza e alla fiducia nella nostra filiera agroalimentare".
"In sintesi - conclude Deborah Frani - la certificazione della carbon footprint ci aiuterà a valorizzare il nostro finocchio, rendendolo non solo un prodotto di qualità, ma anche climaticamente responsabile".
Per maggiori informazioni:
Fellini Patrizio S.r.L.
Via G. Pascoli, 875
47035 Gambettola (FC) - Italia
+39 0547 659 777
emile@fellinipatrizio.it
www.fellinipatrizio.it