Recuperare, purificare, risparmiare. Tre parole che descrivono bene l'approccio di VisioNing, un sistema innovativo di trattamento delle acque reflue, progettato per essere sostenibile, efficiente e adattabile a diversi settori agroindustriali.
"Abbiamo sviluppato un sistema brevettato che purifica le acque reflue e recupera nutrienti, con un consumo energetico minimo e che guarda al settore ortofrutticolo con una promessa chiara: trasformare un problema in un'opportunità. È basato su un impianto bi-modulare che combina tecnologie avanzate, sfruttando materiali biobased di ultima generazione ed energia rinnovabile. Decontamina, recupera nutrienti e consente il riutilizzo dell'acqua, senza produzione di fanghi", dichiara Simone Guzzetti, cofondatore e Ceo di VisioNing, una startup deeptech, spin-off dell'Università degli Studi di Milano, che sviluppa tecnologie innovative per il trattamento e la valorizzazione delle acque reflue agroindustriali.
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Simone Guzzetti, cofondatore e Ceo, ed Ermelinda Falletta, cofondatrice e CTO di VisioNing
"Il nostro processo brevettato – spiega Guzzetti – è sempre lo stesso, indipendentemente dal settore. Cambiano solo i settaggi, in base al tipo di refluo da trattare. La tecnologia ha perciò una doppia funzione: ambientale e agronomica. Inoltre, il sistema è pensato per lavorare in continuo con manutenzione ordinaria programmata e gestione semi-automatica o completamente remota, grazie all'applicativo sviluppato".
Risparmiare trattando le acque: quanto vale per un'azienda ortofrutticola?
Anche se il sistema non è stato ancora testato direttamente su aziende ortofrutticole, i primi risultati parlano chiaro. "In due contesti agricoli, un birrificio e un frantoio oleario, l'utilizzo di VisioNing ha portato a un risparmio economico annuale compreso tra 10.000 e 20.000 euro, se confrontato con impianti di depurazione tradizionali. Un risparmio che tiene conto non solo della riduzione dei costi operativi, ma anche del valore dei nutrienti recuperati e della possibilità di riutilizzare l'acqua".
In un momento in cui la gestione della risorsa idrica è al centro del dibattito, la possibilità di recuperare fino all'80% dell'acqua reflua prodotta da un'azienda non è un dettaglio da poco. L'acqua trattata dal sistema VisioNing rispetta le tabelle dell'allegato 5 del D.L 152/06 e può essere scaricata sia al suolo sia nei corpi idrici superficiali.
E per quanto riguarda l'uso irriguo?
"Il recente Decreto Siccità (D.L. 39/2023) – aggiunge Guzzetti – apre finalmente alla possibilità di riutilizzare i reflui depurati anche per irrigare. Stiamo studiando i limiti specifici per comprendere meglio come applicare il nostro sistema anche in questo ambito". Una prospettiva particolarmente interessante per il settore ortofrutticolo, che ha fabbisogni irrigui elevati e costanti.
Test reali, risultati incoraggianti
I primi test del prototipo sono stati condotti in Lombardia, in un'azienda agricola che unisce allevamento, agriturismo e produzione di birra artigianale, trattando oltre 6000 litri di reflui, con risultati eccellenti. Pur non trattandosi di un'azienda ortofrutticola, i risultati sono significativi: abbattimento del COD (domanda chimica di ossigeno) del 90% e recupero dei nutrienti variabile tra il 30 e il 70%, a seconda del tipo di elemento. "Parametri che, in linea teorica, si possono facilmente trasferire anche alle acque reflue tipiche dell'ortofrutta, come quelle derivanti dal lavaggio di frutta e verdura o dagli scarti di lavorazione", sostiene Guzzetti.
L'obiettivo è quello di portare VisioNing anche nelle aziende ortofrutticole. "Vogliamo farlo attraverso nuovi prototipi e una fase di scale-up che ci permetta di adattare il sistema a diverse dimensioni aziendali – afferma Guzzetti – Intendiamo rendere accessibile e modulare la tecnologia, così da offrire soluzioni concrete a tutte le realtà, dalle piccole imprese locali alle grandi cooperative".
In definitiva, VisioNing propone una nuova idea di economia circolare, dove l'acqua e i nutrienti non si sprecano ma ritornano all'origine, diventando risorsa per la terra che produce. E per il comparto ortofrutticolo, oggi più che mai, potrebbe essere una chiave per coniugare sostenibilità e competitività.
Chiuso un round seed da 1 milione di euro
VisioNing ha inoltre annunciato la chiusura di un round seed da 1 milione di euro con il supporto di Farming Future, il Polo nazionale di trasferimento tecnologico dell'Agrifood Tech promosso da CDP Venture Capital SGR, in collaborazione con ToSeed & Partners. Partecipa all'operazione anche il Fondo di co-investimento MiSE – mediante le risorse dedicate all'imprenditoria femminile, istituito da CDP Venture Capital SGR.
L'aumento di capitale consentirà alla startup di accelerare lo sviluppo della sua tecnologia proprietaria per il trattamento e la valorizzazione delle acque reflue agroindustriali. Il piano prevede l'ingegnerizzazione e il lancio commerciale del primo prototipo, già operativo in un birrificio agricolo, e l'attivazione nel 2025 di ulteriori tre progetti pilota in diverse filiere agroindustriali strategiche.
"Questo investimento rappresenta un segnale forte di fiducia nella nostra visione e nelle potenzialità di impatto della nostra tecnologia", commenta Ermelinda Falletta, cofondatrice e CTO di VisioNing. "Il nostro sistema rende possibile una depurazione efficiente e il recupero di nutrienti preziosi abilitando modelli di economia circolare, grazie al lavoro di un team affiatato che unisce competenze scientifiche e ingegneristiche".
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